hdmorgan
23-12-2005, 14:22
sondaggio interessante che fa pensare...... http://www.webchapter.it/smiles/sad4.gif
Una cura anti-etÃ*
I giovani risparmiano meno e si indebitano di più. Gli investitori in fondi "invecchiano" e la pensione preoccupa solo gli ultra-cinquantenni. Prevale la ?cultura dell?oggi? e cresce il numero di italiani che non riesce ad accantonare nulla ?per necessitÃ*?. Con il risultato che il futuro diventa più incerto.
Sono più ottimisti sulla loro situazione finanziaria futura, ma meno propensi a mettere da parte i soldi. Per contro spendono e si indebitano di più delle generazioni precedenti. E? questo lo spaccato del comportamento dei giovani che emerge dall?ultimo rapporto Bnl/Centro Einaudi sul risparmio in Italia. Ma l?indagine, che è stata effettuata su un campione di 1.072 famiglie, rivela anche che è in aumento il numero di coloro che non riescono ad accantonare nulla per le esigenze future e spesso non per scelta ma per necessitÃ*. Nel 2004 erano il 48%, ora sono il 51,4%, una percentuale che supera il picco del 2001 (50%).
Incrociando i dati delle due indagini, emerge con chiarezza che le ultime generazioni sono molto più ?cicale? che ?formiche?. Il 45% dei 20-30enni non ha risparmiato nell?ultimo anno, mentre chi lo ha fatto ha puntato su obiettivi specifici come l?acquisto o ristrutturazione della casa. Inoltre, la percentuale di giovani che considerano indispensabile mettere da parte delle somme per il futuro è inferiore a quella delle altre generazioni, il 62% contro quasi il 70%. Per contro, sono più propensi ad indebitarsi. Il 15% delle famiglie italiane ricorre al credito bancario per finanziare spese per consumi e la diffusione di questo tipo di prestiti raggiunge il livello più elevato tra gli under 30.
Tra i giovani sembra prevalere la ?cultura dell?oggi?: preferiscono soddisfare le esigenze del presente, senza preoccuparsi per il futuro o sono obbligati a farlo non avendo un reddito che permette di accantonare risorse. Ne è una prova il fatto che sotto i cinquant?anni sono pochi coloro che mettono da parte dei soldi in vista della pensione. Il rapporto Bnl/Centro Einaudi parla di ?miopia generazionale?, nel senso che si comincia a pensare alla questione previdenziale solo quando ci si avvicina al termine della vita lavorativa. Ma si può parlare di miopia in senso ben più ampio, perché la tendenza a non pensare al futuro o l?impossibilitÃ* a farlo rende i giovani più vulnerabili di fronte a eventi imprevisti e situazioni di necessitÃ*. Forse al risparmio serve un?energetica cura anti-etÃ*.
peppe http://www.webchapter.it/smiles/peppe2.gif
Una cura anti-etÃ*
I giovani risparmiano meno e si indebitano di più. Gli investitori in fondi "invecchiano" e la pensione preoccupa solo gli ultra-cinquantenni. Prevale la ?cultura dell?oggi? e cresce il numero di italiani che non riesce ad accantonare nulla ?per necessitÃ*?. Con il risultato che il futuro diventa più incerto.
Sono più ottimisti sulla loro situazione finanziaria futura, ma meno propensi a mettere da parte i soldi. Per contro spendono e si indebitano di più delle generazioni precedenti. E? questo lo spaccato del comportamento dei giovani che emerge dall?ultimo rapporto Bnl/Centro Einaudi sul risparmio in Italia. Ma l?indagine, che è stata effettuata su un campione di 1.072 famiglie, rivela anche che è in aumento il numero di coloro che non riescono ad accantonare nulla per le esigenze future e spesso non per scelta ma per necessitÃ*. Nel 2004 erano il 48%, ora sono il 51,4%, una percentuale che supera il picco del 2001 (50%).
Incrociando i dati delle due indagini, emerge con chiarezza che le ultime generazioni sono molto più ?cicale? che ?formiche?. Il 45% dei 20-30enni non ha risparmiato nell?ultimo anno, mentre chi lo ha fatto ha puntato su obiettivi specifici come l?acquisto o ristrutturazione della casa. Inoltre, la percentuale di giovani che considerano indispensabile mettere da parte delle somme per il futuro è inferiore a quella delle altre generazioni, il 62% contro quasi il 70%. Per contro, sono più propensi ad indebitarsi. Il 15% delle famiglie italiane ricorre al credito bancario per finanziare spese per consumi e la diffusione di questo tipo di prestiti raggiunge il livello più elevato tra gli under 30.
Tra i giovani sembra prevalere la ?cultura dell?oggi?: preferiscono soddisfare le esigenze del presente, senza preoccuparsi per il futuro o sono obbligati a farlo non avendo un reddito che permette di accantonare risorse. Ne è una prova il fatto che sotto i cinquant?anni sono pochi coloro che mettono da parte dei soldi in vista della pensione. Il rapporto Bnl/Centro Einaudi parla di ?miopia generazionale?, nel senso che si comincia a pensare alla questione previdenziale solo quando ci si avvicina al termine della vita lavorativa. Ma si può parlare di miopia in senso ben più ampio, perché la tendenza a non pensare al futuro o l?impossibilitÃ* a farlo rende i giovani più vulnerabili di fronte a eventi imprevisti e situazioni di necessitÃ*. Forse al risparmio serve un?energetica cura anti-etÃ*.
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