leomar77
25-08-2006, 09:28
Muore in un intervento fuori servizio una poliziotta della questura di
Roma "Era una ragazza che amava la vita e il suo lavoro, come dimostra
quanto accaduto questa notte". Con poche ma commosse parole Andrea
Grassi, dirigente della Polizia di Stato presso la questura di Roma, ha
voluto ricordare la collega Laura Battisti di 38 anni, morta a Pomezia
dopo essere caduta dal tetto di un capannone su cui era salita dopo un
furto avvenuto in un appartamento adiacente. Sul tetto Laura pensava
fossero fuggiti i ladri, ma la copertura non ha retto cedendo di
schianto. La poliziotta aveva scelto spontaneamente di dare una mano ai
colleghi dell'Arma dei Carabinieri, presenti sul luogo del furto. Laura
Battisti è stata prima portata all'ospedale Sant'Anna di Pomezia, poi,
visto l'aggravarsi delle condizioni, è stata trasportata d'urgenza al
San Camillo di Roma, dove purtroppo è deceduta tra la disperazione dei
familiari e dei colleghi della questura della Capitale. In Polizia da 15
anni, era entrata nella Scientifica sei anni fa, dove è sempre rimasta
pur cambiando sede: dalla questura di Roma era andata all'Ufficio
immigrazione di via Teofilo Patini dove si occupava delle attivitÃ* di
fotosegnalazione degli stranieri. Molte le testimonianze di affetto
giunte ai familiari e ai colleghi di Laura, tra cui il "cordoglio per la
perdita di una brava agente" da parte del questore di Roma Marcello
Fulvi. I funerali di Laura Battisti si svolgeranno giovedì 24 agosto a
Roma nella chiesa Don Bosco (piazza San Giovanni Bosco) alle 11,30.
Il commento dell?Asaps (Associazione amici della Polizia Stradale)
Il sacrificio di Laura Battisti ignorato dai media
A noi ?importa?, ed ora si renda onore all?assistente della Polizia di
Stato caduta fuori servizio.
Solo chi ?ama? gli altri si espone fino al sacrificio estremo
Poche, frammentarie notizie in qualche sito di cronaca. Sull?Ansa le
righe sono 4, come i baffi sulla divisa di Laura. 4 baffi in tutto, due
per ogni spallina: sono i gradi da Assistente della Polizia di Stato.
Questo fa di Laura Battisti una poliziotta esperta, con una certa
anzianitÃ* di servizio. Cosa vogliamo dire con questo? Semplice: non era
una sprovveduta e se ha deciso di entrare in azione, a quell?ora di
notte, da sola, libera dal servizio, vuol dire che ci credeva ancora.
Eppure non c?è stato un telegiornale, un giornale radio, una pagina web
di qualche network comunicativo, che abbia fatto il suo nome. Solo
qualche riga d?agenzia, nella quale il nome di Laura non c?è. C?è sul
sito dei ?caduti della Polizia di Stato?, iniziativa spontanea di un
gruppo di poliziotti che amano il loro lavoro e che onorano la memoria
di chi l?ha amato fino all?estremo. Scusate, ma non ci sembra giusto.
Non ci sembra affatto giusto dimenticare così una ragazza che nessuno
aveva obbligato a fermarsi, a mostrare il distintivo, farsi raccontare
quello che accadeva ed entrare in azione. Non ci sembra giusto non poter
vedere la sua foto sui giornali, tutti o quasi impensieriti dal ritardo
che il ricorso al Tar di una squadra imprimerÃ* al campionato di calcio.
Non ci sembra giusto parlare solo di Libano e di Galilea, di Hezbollah e
di Iran, o di quanto i tedeschi amino ancora l?Italia. Non ci sembra
affatto giusto che tutti abbiano saputo dal telegiornale, che il CNR è
riuscito a clonare i cipressi di Bolgheri tanto cari al Carducci,
condannati all?estinzione da un fungo killer esportato dagli americani
con le casse dei mitra Thompson durante la seconda guerra mondiale e che
invece quasi nessuno saprÃ* mai che Laura è morta mentre difendeva tutti
dall?illegalitÃ*. Badate bene, che solo un grande amore può aver spinto
la poliziotta a scendere dalla sua auto per inseguire gli autori del
furto. Solo un grande attaccamento alla sua professione, una dedizione
assoluta ai valori che la animano e che ne sono propulsore in chi
davvero ci crede, possono averla indotta ad entrare in azione e ignorare
quel tarlo che qualcuno prova a insinuarti in testa fin dal giorno dopo
il giuramento. ?Per mille euro al mese, ma chi te lo fa fare?? Laura
Battisti, 38 anni, si era arruolata in silenzio, aveva lavorato in
silenzio e in silenzio se n?è andata. Chi gliel?ha fatto fare, non lo
sappiamo, ma sappiamo che l?ha fatto per tutti voi, per tutti noi.
Questo, a noi, importa moltissimo, ?invece
Roma "Era una ragazza che amava la vita e il suo lavoro, come dimostra
quanto accaduto questa notte". Con poche ma commosse parole Andrea
Grassi, dirigente della Polizia di Stato presso la questura di Roma, ha
voluto ricordare la collega Laura Battisti di 38 anni, morta a Pomezia
dopo essere caduta dal tetto di un capannone su cui era salita dopo un
furto avvenuto in un appartamento adiacente. Sul tetto Laura pensava
fossero fuggiti i ladri, ma la copertura non ha retto cedendo di
schianto. La poliziotta aveva scelto spontaneamente di dare una mano ai
colleghi dell'Arma dei Carabinieri, presenti sul luogo del furto. Laura
Battisti è stata prima portata all'ospedale Sant'Anna di Pomezia, poi,
visto l'aggravarsi delle condizioni, è stata trasportata d'urgenza al
San Camillo di Roma, dove purtroppo è deceduta tra la disperazione dei
familiari e dei colleghi della questura della Capitale. In Polizia da 15
anni, era entrata nella Scientifica sei anni fa, dove è sempre rimasta
pur cambiando sede: dalla questura di Roma era andata all'Ufficio
immigrazione di via Teofilo Patini dove si occupava delle attivitÃ* di
fotosegnalazione degli stranieri. Molte le testimonianze di affetto
giunte ai familiari e ai colleghi di Laura, tra cui il "cordoglio per la
perdita di una brava agente" da parte del questore di Roma Marcello
Fulvi. I funerali di Laura Battisti si svolgeranno giovedì 24 agosto a
Roma nella chiesa Don Bosco (piazza San Giovanni Bosco) alle 11,30.
Il commento dell?Asaps (Associazione amici della Polizia Stradale)
Il sacrificio di Laura Battisti ignorato dai media
A noi ?importa?, ed ora si renda onore all?assistente della Polizia di
Stato caduta fuori servizio.
Solo chi ?ama? gli altri si espone fino al sacrificio estremo
Poche, frammentarie notizie in qualche sito di cronaca. Sull?Ansa le
righe sono 4, come i baffi sulla divisa di Laura. 4 baffi in tutto, due
per ogni spallina: sono i gradi da Assistente della Polizia di Stato.
Questo fa di Laura Battisti una poliziotta esperta, con una certa
anzianitÃ* di servizio. Cosa vogliamo dire con questo? Semplice: non era
una sprovveduta e se ha deciso di entrare in azione, a quell?ora di
notte, da sola, libera dal servizio, vuol dire che ci credeva ancora.
Eppure non c?è stato un telegiornale, un giornale radio, una pagina web
di qualche network comunicativo, che abbia fatto il suo nome. Solo
qualche riga d?agenzia, nella quale il nome di Laura non c?è. C?è sul
sito dei ?caduti della Polizia di Stato?, iniziativa spontanea di un
gruppo di poliziotti che amano il loro lavoro e che onorano la memoria
di chi l?ha amato fino all?estremo. Scusate, ma non ci sembra giusto.
Non ci sembra affatto giusto dimenticare così una ragazza che nessuno
aveva obbligato a fermarsi, a mostrare il distintivo, farsi raccontare
quello che accadeva ed entrare in azione. Non ci sembra giusto non poter
vedere la sua foto sui giornali, tutti o quasi impensieriti dal ritardo
che il ricorso al Tar di una squadra imprimerÃ* al campionato di calcio.
Non ci sembra giusto parlare solo di Libano e di Galilea, di Hezbollah e
di Iran, o di quanto i tedeschi amino ancora l?Italia. Non ci sembra
affatto giusto che tutti abbiano saputo dal telegiornale, che il CNR è
riuscito a clonare i cipressi di Bolgheri tanto cari al Carducci,
condannati all?estinzione da un fungo killer esportato dagli americani
con le casse dei mitra Thompson durante la seconda guerra mondiale e che
invece quasi nessuno saprÃ* mai che Laura è morta mentre difendeva tutti
dall?illegalitÃ*. Badate bene, che solo un grande amore può aver spinto
la poliziotta a scendere dalla sua auto per inseguire gli autori del
furto. Solo un grande attaccamento alla sua professione, una dedizione
assoluta ai valori che la animano e che ne sono propulsore in chi
davvero ci crede, possono averla indotta ad entrare in azione e ignorare
quel tarlo che qualcuno prova a insinuarti in testa fin dal giorno dopo
il giuramento. ?Per mille euro al mese, ma chi te lo fa fare?? Laura
Battisti, 38 anni, si era arruolata in silenzio, aveva lavorato in
silenzio e in silenzio se n?è andata. Chi gliel?ha fatto fare, non lo
sappiamo, ma sappiamo che l?ha fatto per tutti voi, per tutti noi.
Questo, a noi, importa moltissimo, ?invece