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Visualizza Versione Completa : il decalogo del mafioso



bartantero
07-11-2007, 15:48
Dal corriere

All'inizio del testo, scritto a macchina e in maiuscolo, in un italiano a tratti zoppicante, c'è un titolo che ricorda la Costituzione: «Diritti e doveri». Seguono i dieci comandamenti che il soldato di Cosa nostra non può mai trasgredire: «Giuro di essere fedele a Cosa nostra. Se dovessi tradire le mie carni devono bruciare come brucia questa immagine». Sono regole che hanno l'evidente obiettivo di tutelare in primo luogo la segretezza dell'organizzazione mafiosa, poi di regolare rigorosamente i comportamenti degli uomini d'onore, imponendo fedeltÃ* e cieca obbedienza, ma anche sobrietÃ* e moderazione. Il buon mafioso, ad esempio, non deve bere, nè giocare, nè frequentare taverne, nè fare «comparati» con esponenti delle forze dell'ordine. Un'attenzione particolare è dedicata a quelli che vengono definiti «valori morali» e in particolare alla morale sessuale, improntata ancora una volta a rigidi divieti. Come se i capi di Cosa nostra volessero imporre alle nuove leve una «restaurazione» dei costumi, mettendo un freno ai comportamenti piuttosto disinvolti adottati negli ultimi anni tra gli affiliati più giovani. Vietato anche diventare affiliato se si ha uno "sbirro" in famiglia.

A me pare una cosa inverosimile: ve lo immaginate il capomafia che si mette alla macchina da scrivere e, tic e tac, un tasto alla volta scrive sta roba?

mah http://www.webchapter.it/smiles/mm.gif