DC18
29-09-2004, 09:50
Dopo la sbronza di rosso presa la sera prima...
Ore 07,30 la mattina mi accoglie con un risveglio forzato nel momento in cui
percorro la provinciale per raggiungere la via segnata come dalla cometa
che conduce alla mangiatoia di Betlemme. Il cielo mattutino si presenta
con la sua veleta alba. Percorro, per l?ultima volta a cavalcando del mio fidato
?destriero del sollevante?, quella strada che ci ha condotto a numerosi raduni,
motogiri domenicali, o solcata solo per andare a trovare qualche ?fratello? e passare
la giornata raccontandoci il passato davanti ad una birra!
Il vento sputatomi in faccia dalla velocitÃ*, è una dolce musica che sovrasta il rumore degli scarichi.
Villa Garibaldi è ormai vicina, si sente giÃ* il profumo del cortile della concessionaria
dove volteggiano gli entusiasmi di chi è lì in attesa della propria Harley!
Il viale costeggia una roggia, e nella verde acqua la mia immagine riflette tutto il mio dolore.
Le mie ultime parole alla moto... una lacrima cade sul serbatoio, l?istinto è quello di asciugarla,
ma... No! SarÃ* il segno della mia ultima carezza!
Con la morte nel cuore parcheggio, nel ONLY HARLEY scritto su di un vecchio cartello arrugginito,
appeso sul muro, spengo il motore, giro la chiave, e sento nel mio inconscio un grido lancinate...
Era lei, che pur malinconicamente rassegnata, mi augurava una buona vita sulla strada con la mia
nuova compagna di viaggio.
Mi voltai, cercai di non guardarla più, cercai di dimenticarmela all?istante.
Voltai l?angolo, e mi si presentò davanti la sua, ormai vincitrice rivale, immobile come una
biondissima modella, era lì che mi aspettava ormai da qualche tempo. Vidi il suo sorriso, la
lucentezza del serbatoio mi colpì come nulla prima, e giÃ* pregustavo il momento in cui l?avrei
accesa, e con le sue vibrazioni che mi salivano lungo la colonna vertebrale, mi allontanavo per
sempre dal mio precedente amore.
La guardai per l?ultima volta, quando uscii dal cancello, per prendere la strada di casa...
Ora è tutto OK!
Ore 07,30 la mattina mi accoglie con un risveglio forzato nel momento in cui
percorro la provinciale per raggiungere la via segnata come dalla cometa
che conduce alla mangiatoia di Betlemme. Il cielo mattutino si presenta
con la sua veleta alba. Percorro, per l?ultima volta a cavalcando del mio fidato
?destriero del sollevante?, quella strada che ci ha condotto a numerosi raduni,
motogiri domenicali, o solcata solo per andare a trovare qualche ?fratello? e passare
la giornata raccontandoci il passato davanti ad una birra!
Il vento sputatomi in faccia dalla velocitÃ*, è una dolce musica che sovrasta il rumore degli scarichi.
Villa Garibaldi è ormai vicina, si sente giÃ* il profumo del cortile della concessionaria
dove volteggiano gli entusiasmi di chi è lì in attesa della propria Harley!
Il viale costeggia una roggia, e nella verde acqua la mia immagine riflette tutto il mio dolore.
Le mie ultime parole alla moto... una lacrima cade sul serbatoio, l?istinto è quello di asciugarla,
ma... No! SarÃ* il segno della mia ultima carezza!
Con la morte nel cuore parcheggio, nel ONLY HARLEY scritto su di un vecchio cartello arrugginito,
appeso sul muro, spengo il motore, giro la chiave, e sento nel mio inconscio un grido lancinate...
Era lei, che pur malinconicamente rassegnata, mi augurava una buona vita sulla strada con la mia
nuova compagna di viaggio.
Mi voltai, cercai di non guardarla più, cercai di dimenticarmela all?istante.
Voltai l?angolo, e mi si presentò davanti la sua, ormai vincitrice rivale, immobile come una
biondissima modella, era lì che mi aspettava ormai da qualche tempo. Vidi il suo sorriso, la
lucentezza del serbatoio mi colpì come nulla prima, e giÃ* pregustavo il momento in cui l?avrei
accesa, e con le sue vibrazioni che mi salivano lungo la colonna vertebrale, mi allontanavo per
sempre dal mio precedente amore.
La guardai per l?ultima volta, quando uscii dal cancello, per prendere la strada di casa...
Ora è tutto OK!