ste71
08-05-2011, 17:31
Bellissima domenica con temperature praticamente estive, nessuna rottura di scatole in programma e moglie occupata tutto il giorno al lavoro. Occasione da cogliere al volo per sgombrare la mente da tutte le preoccupazioni della settimana appena passata, e per prepararsi al meglio alle grane che immancabilmente mi riserva la settimana che comincia domani.
Allora cosa c'è di meglio di un bel giro in moto in solitaria?
Risposta facile: un bel giro in bici in solitaria!
Questa è il mio primo anno in cui non partecipo a competizioni ciclistiche da tantissimo tempo: eccezion fatta per una parte del 2001, e quasi tutto il 2006, a causa di due brutti infortuni, questa volta ho sentito la necessità di mollare, almeno per un po'. Troppe preoccupazioni e troppi impegni, non mi sono sentito mentalmente predisposto ad affrontare un'altra stagione di allenamenti massacranti, trasferte e levatacce ogni weekend, l'assillo continuo della bilancia, la seduta settimanale dal massaggiatore, i test con il preparatore, i controlli medici....
Insomma gareggiare a buoni livelli è abbastanza logorante, più dal punto di vista mentale che fisico. Ogni colpo di pedale che dai è in funzione della prestazione. Sotto l'acqua, sotto il sole, sui rulli in casa se sei stato via tutto il giorno per lavoro, a volte all'alba e a volte a buio, col farettino a pila.
Invece quest'anno ho vissuto la bici come elemento di svago, ed ho riscoperto il piacere di fare delle bellissime girate senza dover fare i conti col cronometro, i watt, la cadenza di pedalata etc etc.
In definitiva, non sto facendo molti km in meno, ma li sto facendo per puro piacere e non in funzione della gara del weekend.
Certo, ogni tanto mi manca la scarica di adrenalina di quando si sgomita in gruppo, dell'effetto che si prova quando si vede il traguardo in lontananza, quando si scatta per provare una fuga, e la soddisfazione per aver raggiunto un buon risultato. Ma senza la necessaria convinzione e determinazione per affrontare mille sacrifici, quest'anno non era il caso.
Insomma stamani mi sono fatto un bellissimo giro in bici, e visto che sarebbe bellissimo da fare anche in moto, ho pensato di farne un resoconto dettagliato. Riporto di seguito il link su google maps per chi si trovasse da queste parti e cercasse un itinerario piacevole, senza traffico, attraverso le bellissime colline del Chianti fiorentino.
Questo il link (http://maps.google.it/maps?f=d&source=s_d&saddr=paperino,+Prato+PO&daddr=lastra+a+signa+to:ginestra+fiorentina+to:cer baia+to:san+casciano+to:mercatale+to:panzano+in+ch ianti+to:greti+to:il+ferrone+to:fattoria+di+luiano +to:san+casciano+to:tavarnuzze+to:galluzzo+to:scan dicci+to:lastra+a+signa+to:Paperino,+Prato&hl=it&geocode=FWYBnQIdySypACljlG70vlgqEzEA2UZakywICg%3BF cHfmwIdmXOpAClHyHTyeVsqEzFwneXjkCwIBA%3BFdf2mgIdhv moACkTXr9lVVsqEzGQwkVakywICg%3BFeAymgIdeMGqACnF5rk oHE8qEzEwnuXjkCwIBA%3BFeAymgIdeMGqACnF5rkoHE8qEzEw nuXjkCwIBA%3BFR_YmQIdAFOrAClFUQLrvk4qEzH1iOVuoYC43 Q%3BFYx0mAIdwqGsACk7JUe7kEoqEzFgxkVakywICg%3BFfxim QIdqYmsACnVCw2Ke0sqEzEwGUhakywICg%3BFWEwmgIdKsWrAC ndSi7Y1U0qEzHAWIWFkywICg%3BFYIdmgId2GerACGygsy441C now%3BFeAymgIdeMGqACnF5rkoHE8qEzEwnuXjkCwIBA%3BFa_ 7mgIdHy6rACl39_axyFEqEzHgNUhakywICg%3BFeddmwIdRUar ACmZ0wRRC1EqEzGQxUZakywICg%3BFQ6gmwIdqLuqACmhRMo1w lAqEzGhkYDmmR1KAw%3BFcHfmwIdmXOpAClHyHTyeVsqEzFwne XjkCwIBA%3BFWYBnQIdySypACljlG70vlgqEzEA2UZakywICg&mra=ls&sll=43.711875,11.19756&sspn=0.410457,0.806122&ie=UTF8&ll=43.69419,11.197815&spn=0.410579,0.806122&t=h&z=11)
Mi scuso per la qualità delle foto che seguono, ma sono fatte quasi tutte in movimento da sopra la bici...
Stamani il primo obiettivo era uscire al più presto dalle strade con traffico. Per chi come me proviene dalla periferia sud di Prato, la via più breve è arrivare fino a Lastra a Signa passando dall'Indicatore, e da lì svoltare verso Ginestra Fiorentina, passando per Malmantile. Da qui in poi siamo già nelle colline fiorentine: niente traffico, bei paesaggi.
La prima "difficoltà" (per chi deve pedalare) è la salitella di Malmantile, nota in zona come "Il Grillaio". Nonostante qualche kg in più, ed uno stato di forma lontano da quello dei giorni migliori, riesco a salire agevolmente senza togliere la moltiplica grande.
http://img806.imageshack.us/img806/773/08052011dscn0938.jpg
Una volta giunti in cima, ci sono una serie di saliscendi. A destra e sinistra il paesaggio è quello tipico della collina toscana:
http://img815.imageshack.us/img815/975/08052011dscn0940.jpg
La strada poi si conclude con una velocissima discesa verso Ginestra Fiorentina. Da qui in poi, ogni località rivendica l'appellativo di "Città del vino". Si prosegue verso Cerbaia, tappa obbligata per arrivare a San Casciano (praticamente il "capoluogo" della zona).
San casciano è situato in cima ad una collina, e da qualunque parte ci si arrivi, c'è da fare un po' di salita.
Quella da Cerbaia è una delle più dure e rognose: è composta da una serie di rampe durissime, intervallate da tratti in lieve discesa, che non danno il tempo di recuperare.
Si comincia subito con il primo tratto:
http://img217.imageshack.us/img217/5639/08052011dscn0949.jpg
In compenso non c'è traffico, ed il paesaggio è molto piacevole:
http://img10.imageshack.us/img10/201/08052011dscn0950.jpg
http://img837.imageshack.us/img837/2100/08052011dscn0951.jpg
http://img546.imageshack.us/img546/3779/08052011dscn0953.jpg
http://img864.imageshack.us/img864/7718/08052011dscn0954.jpg
Arrivati in cima a San Casciano, si prosegue in direzione Mercatale. Queste sono le zone famose per il buon vino rosso e della bistecca, ma anche per i fatti di cronaca nera legati al mostro di Firenze che negli anni '70 e '80 sconvolsero tutta l'Italia.
La strada da qui in poi è ancora più bella e ancor meno trafficata. Lasciato Mercatale si arriva alle Quattro Strade, e si seguono le indicazioni per Panzano:
http://img8.imageshack.us/img8/1050/08052011dscn0961.jpg
Questa è la vera "difficoltà" della giornata: numerose rampe micidiali, sempre sopra al 10% di pendenza, che per i quadricipiti sono come sciabolate.
http://img714.imageshack.us/img714/2822/08052011dscn0962.jpg
Le rampe non sono lunghissime, ma si ripetono in successione e la fatica comincia a farsi sentire:
http://img820.imageshack.us/img820/4048/08052011dscn0969.jpg
Per lunghi tratti la strada si snoda nel bosco, ma nei tratti più aperti si possono ammirare i paesaggi ed i piccoli borghi di case tipiche:
http://img830.imageshack.us/img830/305/08052011dscn0971.jpg
http://img851.imageshack.us/img851/7315/08052011dscn0975.jpg
In teoria il calvario dovrebbe terminare al Passo di Testalepre:
http://img842.imageshack.us/img842/425/08052011dscn0972.jpg
Ma non è così. Nel tratto in discesa, guardando avanti, si capisce che ci sarà da soffrire ancora un po' prima di arrivare a Panzano in Chianti.
http://img3.imageshack.us/img3/5624/08052011dscn0980.jpg
La vista della città vecchia di Panzano arriva quasi come una liberazione:
http://img196.imageshack.us/img196/2382/08052011dscn0982.jpg
Uno dei motivi principali per me per venire a Panzano, di solito è una visita enogastronomica alla famosissima Macelleria Cecchini, per un ottimo pranzo a base (ovviamente) di carne e vino rosso in uno dei locali attigui alla macelleria. E' ora di pranzo, e ovviamente la macelleria strabocca di turisti e di locali affamati. L'odore che arriva in strada per un carnivoro come me è da svenimento, passare davanti alle tavole imbandite mi fa sentire un po' come il vampiro di Twilight.... invece oggi mi dovrò accontentare della banana che ho in tasca, e dell'acqua fresca di qualche fontana pubblica.
http://img638.imageshack.us/img638/533/08052011dscn0985.jpg
La discesa verso Greve in Chianti è bellissima: ampi curvoni con ottima visibilità e asfalto perfetto. Arrivo a Greve in un battibaleno, praticamente senza avere mai toccato i freni. Qui siamo sulla 222 Chiantigiana, altra strada bellissima che collega i quartieri di Firenze Sud con il Chianti, scendendo verso Siena.
Però abbandono al 222 poco dopo Greti, svoltando verso il Passo dei Pecorai, puntando verso la Cassia. La strada è pianeggiante, e la gamba tiene ancora bene nonostante gli sforzi precedenti. Oltrepassato Il Ferrone, dove ci sono gli stabilimenti in cui viene prodotto il famosissimo cotto dell'Impruneta (piastrelle per la realizzazione del tipico pavimento toscano), mi concedo l'ultima salitella della giornata: svolto per Luiano, la strada che mi riporterà a Mercatale, ricollegandomi all'itinerario dell'andata.
La salita, che conosco benissimo, non presenta nessuna difficoltà: è tutta a pendenza costante ed un passista come me, seppur non in grande forma, ci va sempre a nozze. Anche qui, lunghi tratti immersi nel bosco si alternano a radure, fino al paesino di Luiano dove c'è una vecchissima fattoria.
http://img695.imageshack.us/img695/9901/08052011dscn0987.jpg
http://img811.imageshack.us/img811/2678/08052011dscn0992.jpg
La gamba gira ancora molto bene, e dopo avere affrontato il tratto iniziale con la moltiplica piccola, oltrepassata la fattoria mi permetterò pure il lusso di ingranare il rapportone e dare un'accelerata fino a Mercatale.
http://img848.imageshack.us/img848/9058/08052011dscn0988.jpg
Rieccoci nuovamente sulla strada che da Mercatale mi riporta verso San Casciano. Le ville nobiliari di queste zone sono bellissime, questa mi pare quella dei principi Corsini ma non sono sicuro.
http://img859.imageshack.us/img859/3388/08052011dscn0993.jpg
A San Casciano sono praticamente finite le salite: mi separano da casa una bellissima discesa (quella che mi porterà a Tavarnuzze), qualche strappo insignificante, e come scoprirò a mie spese poco dopo, tanto vento contrario nel tratto in pianura.
http://img707.imageshack.us/img707/5035/08052011dscn0995.jpg
Prima di arrivare a Tavarnuzze, lungo la strada c'è il cimitero Americano, monumento ai caduti americani durante la liberazione dell'Italia.
http://img64.imageshack.us/img64/8387/08052011dscn0997.jpg
Proseguendo oltre verso Firenze, si trova infine la Certosa:
http://img853.imageshack.us/img853/8465/08052011dscn1002.jpg
Poco dopo la Certosa si conclude la parte "bella" itinerario: svoltando per Le Bagnese mi dirigo verso Scandicci. Attraverso il centro che assomiglia di più al labirinto del Minotauro che ad un centro cittadino (mi ci perdo sempre) e torno a casa passando nuovamente da Lastra a Signa, con tanto di quel vento in faccia che mi fa quasi rimpiangere le salite fatte in precedenza.
http://img838.imageshack.us/img838/8296/08052011dscn1006.jpg
:happy5::happy5::happy5:
Allora cosa c'è di meglio di un bel giro in moto in solitaria?
Risposta facile: un bel giro in bici in solitaria!
Questa è il mio primo anno in cui non partecipo a competizioni ciclistiche da tantissimo tempo: eccezion fatta per una parte del 2001, e quasi tutto il 2006, a causa di due brutti infortuni, questa volta ho sentito la necessità di mollare, almeno per un po'. Troppe preoccupazioni e troppi impegni, non mi sono sentito mentalmente predisposto ad affrontare un'altra stagione di allenamenti massacranti, trasferte e levatacce ogni weekend, l'assillo continuo della bilancia, la seduta settimanale dal massaggiatore, i test con il preparatore, i controlli medici....
Insomma gareggiare a buoni livelli è abbastanza logorante, più dal punto di vista mentale che fisico. Ogni colpo di pedale che dai è in funzione della prestazione. Sotto l'acqua, sotto il sole, sui rulli in casa se sei stato via tutto il giorno per lavoro, a volte all'alba e a volte a buio, col farettino a pila.
Invece quest'anno ho vissuto la bici come elemento di svago, ed ho riscoperto il piacere di fare delle bellissime girate senza dover fare i conti col cronometro, i watt, la cadenza di pedalata etc etc.
In definitiva, non sto facendo molti km in meno, ma li sto facendo per puro piacere e non in funzione della gara del weekend.
Certo, ogni tanto mi manca la scarica di adrenalina di quando si sgomita in gruppo, dell'effetto che si prova quando si vede il traguardo in lontananza, quando si scatta per provare una fuga, e la soddisfazione per aver raggiunto un buon risultato. Ma senza la necessaria convinzione e determinazione per affrontare mille sacrifici, quest'anno non era il caso.
Insomma stamani mi sono fatto un bellissimo giro in bici, e visto che sarebbe bellissimo da fare anche in moto, ho pensato di farne un resoconto dettagliato. Riporto di seguito il link su google maps per chi si trovasse da queste parti e cercasse un itinerario piacevole, senza traffico, attraverso le bellissime colline del Chianti fiorentino.
Questo il link (http://maps.google.it/maps?f=d&source=s_d&saddr=paperino,+Prato+PO&daddr=lastra+a+signa+to:ginestra+fiorentina+to:cer baia+to:san+casciano+to:mercatale+to:panzano+in+ch ianti+to:greti+to:il+ferrone+to:fattoria+di+luiano +to:san+casciano+to:tavarnuzze+to:galluzzo+to:scan dicci+to:lastra+a+signa+to:Paperino,+Prato&hl=it&geocode=FWYBnQIdySypACljlG70vlgqEzEA2UZakywICg%3BF cHfmwIdmXOpAClHyHTyeVsqEzFwneXjkCwIBA%3BFdf2mgIdhv moACkTXr9lVVsqEzGQwkVakywICg%3BFeAymgIdeMGqACnF5rk oHE8qEzEwnuXjkCwIBA%3BFeAymgIdeMGqACnF5rkoHE8qEzEw nuXjkCwIBA%3BFR_YmQIdAFOrAClFUQLrvk4qEzH1iOVuoYC43 Q%3BFYx0mAIdwqGsACk7JUe7kEoqEzFgxkVakywICg%3BFfxim QIdqYmsACnVCw2Ke0sqEzEwGUhakywICg%3BFWEwmgIdKsWrAC ndSi7Y1U0qEzHAWIWFkywICg%3BFYIdmgId2GerACGygsy441C now%3BFeAymgIdeMGqACnF5rkoHE8qEzEwnuXjkCwIBA%3BFa_ 7mgIdHy6rACl39_axyFEqEzHgNUhakywICg%3BFeddmwIdRUar ACmZ0wRRC1EqEzGQxUZakywICg%3BFQ6gmwIdqLuqACmhRMo1w lAqEzGhkYDmmR1KAw%3BFcHfmwIdmXOpAClHyHTyeVsqEzFwne XjkCwIBA%3BFWYBnQIdySypACljlG70vlgqEzEA2UZakywICg&mra=ls&sll=43.711875,11.19756&sspn=0.410457,0.806122&ie=UTF8&ll=43.69419,11.197815&spn=0.410579,0.806122&t=h&z=11)
Mi scuso per la qualità delle foto che seguono, ma sono fatte quasi tutte in movimento da sopra la bici...
Stamani il primo obiettivo era uscire al più presto dalle strade con traffico. Per chi come me proviene dalla periferia sud di Prato, la via più breve è arrivare fino a Lastra a Signa passando dall'Indicatore, e da lì svoltare verso Ginestra Fiorentina, passando per Malmantile. Da qui in poi siamo già nelle colline fiorentine: niente traffico, bei paesaggi.
La prima "difficoltà" (per chi deve pedalare) è la salitella di Malmantile, nota in zona come "Il Grillaio". Nonostante qualche kg in più, ed uno stato di forma lontano da quello dei giorni migliori, riesco a salire agevolmente senza togliere la moltiplica grande.
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Una volta giunti in cima, ci sono una serie di saliscendi. A destra e sinistra il paesaggio è quello tipico della collina toscana:
http://img815.imageshack.us/img815/975/08052011dscn0940.jpg
La strada poi si conclude con una velocissima discesa verso Ginestra Fiorentina. Da qui in poi, ogni località rivendica l'appellativo di "Città del vino". Si prosegue verso Cerbaia, tappa obbligata per arrivare a San Casciano (praticamente il "capoluogo" della zona).
San casciano è situato in cima ad una collina, e da qualunque parte ci si arrivi, c'è da fare un po' di salita.
Quella da Cerbaia è una delle più dure e rognose: è composta da una serie di rampe durissime, intervallate da tratti in lieve discesa, che non danno il tempo di recuperare.
Si comincia subito con il primo tratto:
http://img217.imageshack.us/img217/5639/08052011dscn0949.jpg
In compenso non c'è traffico, ed il paesaggio è molto piacevole:
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Arrivati in cima a San Casciano, si prosegue in direzione Mercatale. Queste sono le zone famose per il buon vino rosso e della bistecca, ma anche per i fatti di cronaca nera legati al mostro di Firenze che negli anni '70 e '80 sconvolsero tutta l'Italia.
La strada da qui in poi è ancora più bella e ancor meno trafficata. Lasciato Mercatale si arriva alle Quattro Strade, e si seguono le indicazioni per Panzano:
http://img8.imageshack.us/img8/1050/08052011dscn0961.jpg
Questa è la vera "difficoltà" della giornata: numerose rampe micidiali, sempre sopra al 10% di pendenza, che per i quadricipiti sono come sciabolate.
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Le rampe non sono lunghissime, ma si ripetono in successione e la fatica comincia a farsi sentire:
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Per lunghi tratti la strada si snoda nel bosco, ma nei tratti più aperti si possono ammirare i paesaggi ed i piccoli borghi di case tipiche:
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In teoria il calvario dovrebbe terminare al Passo di Testalepre:
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Ma non è così. Nel tratto in discesa, guardando avanti, si capisce che ci sarà da soffrire ancora un po' prima di arrivare a Panzano in Chianti.
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La vista della città vecchia di Panzano arriva quasi come una liberazione:
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Uno dei motivi principali per me per venire a Panzano, di solito è una visita enogastronomica alla famosissima Macelleria Cecchini, per un ottimo pranzo a base (ovviamente) di carne e vino rosso in uno dei locali attigui alla macelleria. E' ora di pranzo, e ovviamente la macelleria strabocca di turisti e di locali affamati. L'odore che arriva in strada per un carnivoro come me è da svenimento, passare davanti alle tavole imbandite mi fa sentire un po' come il vampiro di Twilight.... invece oggi mi dovrò accontentare della banana che ho in tasca, e dell'acqua fresca di qualche fontana pubblica.
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La discesa verso Greve in Chianti è bellissima: ampi curvoni con ottima visibilità e asfalto perfetto. Arrivo a Greve in un battibaleno, praticamente senza avere mai toccato i freni. Qui siamo sulla 222 Chiantigiana, altra strada bellissima che collega i quartieri di Firenze Sud con il Chianti, scendendo verso Siena.
Però abbandono al 222 poco dopo Greti, svoltando verso il Passo dei Pecorai, puntando verso la Cassia. La strada è pianeggiante, e la gamba tiene ancora bene nonostante gli sforzi precedenti. Oltrepassato Il Ferrone, dove ci sono gli stabilimenti in cui viene prodotto il famosissimo cotto dell'Impruneta (piastrelle per la realizzazione del tipico pavimento toscano), mi concedo l'ultima salitella della giornata: svolto per Luiano, la strada che mi riporterà a Mercatale, ricollegandomi all'itinerario dell'andata.
La salita, che conosco benissimo, non presenta nessuna difficoltà: è tutta a pendenza costante ed un passista come me, seppur non in grande forma, ci va sempre a nozze. Anche qui, lunghi tratti immersi nel bosco si alternano a radure, fino al paesino di Luiano dove c'è una vecchissima fattoria.
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La gamba gira ancora molto bene, e dopo avere affrontato il tratto iniziale con la moltiplica piccola, oltrepassata la fattoria mi permetterò pure il lusso di ingranare il rapportone e dare un'accelerata fino a Mercatale.
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Rieccoci nuovamente sulla strada che da Mercatale mi riporta verso San Casciano. Le ville nobiliari di queste zone sono bellissime, questa mi pare quella dei principi Corsini ma non sono sicuro.
http://img859.imageshack.us/img859/3388/08052011dscn0993.jpg
A San Casciano sono praticamente finite le salite: mi separano da casa una bellissima discesa (quella che mi porterà a Tavarnuzze), qualche strappo insignificante, e come scoprirò a mie spese poco dopo, tanto vento contrario nel tratto in pianura.
http://img707.imageshack.us/img707/5035/08052011dscn0995.jpg
Prima di arrivare a Tavarnuzze, lungo la strada c'è il cimitero Americano, monumento ai caduti americani durante la liberazione dell'Italia.
http://img64.imageshack.us/img64/8387/08052011dscn0997.jpg
Proseguendo oltre verso Firenze, si trova infine la Certosa:
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Poco dopo la Certosa si conclude la parte "bella" itinerario: svoltando per Le Bagnese mi dirigo verso Scandicci. Attraverso il centro che assomiglia di più al labirinto del Minotauro che ad un centro cittadino (mi ci perdo sempre) e torno a casa passando nuovamente da Lastra a Signa, con tanto di quel vento in faccia che mi fa quasi rimpiangere le salite fatte in precedenza.
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