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Visualizza Versione Completa : dopo il primo giorno al TT gia' una vittima..



FASTGABRY
06-06-2011, 23:06
stasera al tiggi' hanno detto del primo morto al tourist trophy..

che cosa orribile quando la passione diventa morte..

avete qualche articolo da leggere a riguardo?

Tenacious D
06-06-2011, 23:13
gabrymarzullo!

CapitanMarcus
06-06-2011, 23:15
Hanno detto il terzo in una settimana...

FASTGABRY
06-06-2011, 23:19
gabrymarzullo!


Hanno detto il terzo in una settimana...

cacchio cosi' tanti??
e tutti voi a fare lo shampoo al pesce rosso?

Tenacious D
06-06-2011, 23:31
è sempre stata una gara pericolosa, la passione non c'entra nulla!

solo un folle parteciperebbe ad una gara come quella!

FASTGABRY
06-06-2011, 23:39
è sempre stata una gara pericolosa, la passione non c'entra nulla!

solo un folle parteciperebbe ad una gara come quella!

ma noncredo lo facciano per soldi

Tenacious D
06-06-2011, 23:46
ma noncredo lo facciano per soldi

peggio ancora!

io per esempio ho la passione di restare vivo e sano!


davvero non capisco il motivo di rischiare la vita per una roba del genere!

cosa dimostri?


e lo dico con dolore!

nessuna passione hobby e nemmeno lavoro dovrebbe portarti a rischiare la vita così!

vedo tanti ****oni che giocano a fare i piloti in strada, mettendo a repentaglio la loro vita e anche quella degli altri, il tt è una gara pericolosissima, credo una delle più pericolose tra le storiche, ma perchè continuare ancora?

magari ci sono degli aspetti che mi sfuggono attendo pareri contrari per valutare!

steu369
07-06-2011, 00:26
i motociclisti,persino i ciclisti,i paracadutisti,persino i fantini,gli escursionisti,perfino i nuotatori,i pugili,perfino gli alpinisti, i corridori,perfino gli acrobati..
potremmo tutti continuare a lungo.
la passione,il proprio limite,l'agonismo,il coinvolgimento nello sport.
diversi pensano anche di essere immortali o averlo piu lungo...ma quelli imho sono i fessi...
fessi a parte cosa ti sfugge?
perchè i fessi li vediamo tutti i giorni,magari si è abituati e sfuggono..
quella è una gara fra le piu vecchie al mondo,percorso chiuso,tanti appassionati anche non professionisti come tutti i citati sopra,pericolosa,nessuna via di fuga .
magari tu neanche a pagarti,molti la sognano e spendono molti soldi ..
a te piace la menta,a me il limone...:happy3:
perchè mi vuoi togliere la menta?

Wild Sam
07-06-2011, 06:49
Anch'io la vedo come una vera e propria passione, paragonabile a qualsiasi sport estremo... Finché uno sceglie di parteciparvi, consapevole di quello cui va incontro, beh... è proprio una sua scelta...

:happy5:

spiedo
07-06-2011, 06:50
E' una grande corsa fatta da grandi piloti...

Però è pericolosa e sinceramente mi meraviglio sempre di cos' "pochi morti"...

Meglio e... si intende... ma immagino moto che frecciano per le strade dl Friuli a 260 km/h... sarebbe una strage...

Mi spiace per loro ma lo hanno messo in conto... :nuby:

E' passione... anche a me dicono guarda che la moto è pericolosa... e si parla di Harley... e si muore... immaginarsi la TT...

UglyDuckling
07-06-2011, 07:04
le gare di velocità su strada sono una vera e propria disciplina motociclistica, così come le gare di salita Gabri; non stiamo parlando di corse clandestine e sparate a fuoco stile ghostrider.

Un tempo, agli albori non c'erano i circuiti e tutte le gare si svolgevano su strade e percorsi cittadini, solo dopo si è arrivati ai circuiti e li la disciplina si è divisa.

Secondo me non sono pazzi, lo siamo anche noi ogni volta che infiliamo il casco a ben pensarci, semplicemente praticano un tipo di disciplina più rischiosa e meno remunerativa economicamente.

p.s: con gli amici del Mona DaviaiCiapter abbiamo iscritto anche te al TT dell'anno prossimo, ormai abbiamo dato la nostra parola che correrai, non farci fare brutte figure e vedi di allenarti :happy4:
:happy5:

michelanzul
07-06-2011, 07:19
i motociclisti,persino i ciclisti,i paracadutisti,persino i fantini,gli escursionisti,perfino i nuotatori,i pugili,perfino gli alpinisti, i corridori,perfino gli acrobati..
potremmo tutti continuare a lungo.
la passione,il proprio limite,l'agonismo,il coinvolgimento nello sport.
diversi pensano anche di essere immortali o averlo piu lungo...ma quelli imho sono i fessi...
fessi a parte cosa ti sfugge?
perchè i fessi li vediamo tutti i giorni,magari si è abituati e sfuggono..
quella è una gara fra le piu vecchie al mondo,percorso chiuso,tanti appassionati anche non professionisti come tutti i citati sopra,pericolosa,nessuna via di fuga .
magari tu neanche a pagarti,molti la sognano e spendono molti soldi ..
a te piace la menta,a me il limone...:happy3:
perchè mi vuoi togliere la menta?

avverto un desiderio irrefrenabile di quotarti...azz la prima volta!:happy4:

Aggiungo ci si rende conto della pericolosità solo quando ci sono i morti? Restando in ambito motoristico... la Paris-dakar? il motociclismo in generale, non hanno mai fatto morti? Forse è proprio il rischio che fa diventare interessanti certi tipi di sport.:wink2:

Ronfo
07-06-2011, 11:07
Anch'io la vedo come una vera e propria passione, paragonabile a qualsiasi sport estremo... Finché uno sceglie di parteciparvi, consapevole di quello cui va incontro, beh... è proprio una sua scelta...

:happy5:

Il problema del TT è l'immoralità.
E' il circo dei gladiatori.
Non ha nulla in comune con gli sport estremi che solitamente vengono praticati in luoghi isolati, senza un pubblico pagante.
I morti ad oggi, nella storia, sono oltre 200 e gli speculatori continuano a guadagnare barche di soldi sulla pelle di appassionati che rischiano quasi gratis.
Non sono contrario agli sport estemi, ho fatto alpinismo per 40 anni, ma nessuno pagava per venire a vedere se mi sfracellavo o restavo sotto una valanga.
Tieni poi anche conto che in tutti gli sport estremi si cerca comunque di sfruttare tutte le sicurezze che la tecnica mette a disposizione.
Intendo chiodi, corde, ramponi, paracadute, ecc mentre al TT si lasciano volutamente muretti, dossi e alberi per aumentare l'attrazione del pubblico sulla morte.
E' come apprezzare di più un trapezzista al circo se si esibisce senza rete e se sbaglia crepa.
Per la mia coscienza non mi và:no_ok:

lordguzzi
07-06-2011, 11:38
io credo che il TT è una cosa difficile da giudicare se non lo si conosce.

Libero arbitrio.

chi va lo sa dove va e cosa rischia.

chi va lo fa per passione vera.

Il motociclismo è anche questo, forse soprattutto questo.

Un mondo senza il TT sarebbe un mondo più "povero", non più ricco.

Lasciate a chi lo capisce quest'ultima isola di Libero arbitrio politically incorrect.

vi suggerisco un bel libro di un motociclista vero per motociclisti veri: "ti porterò a Bray Hill" del grande roberto patrignani, che scrive:

SALUTI...
È giunto il momento di salutare anche chi mi ha accompagnato fin qui. Mi piacerebbe accomiatarmi alla grande, riuscendo a sprigionare da questa pagina l'urlo di un motore che si tuffa giù per Bray Hill, ma ho qualche difficoltà di carattere tecnico e temo che voi non ci mettereste la fede indispensabile. Provate però ad afferrare il libro con la mano sinistra e portatelo all'orecchio lasciando libera soltanto quest'ultima pagina che state leggendo.
Sfregate adesso tra l'indice e il pollice della mano destra il lembo inferiore della pagina. Sentite..? E lo scrosciare della pioggia sul plexiglas della carenatura mentre percorrete Union Mills.
E scusate tanto se anche questa volta ho saputo offrirvi soltanto, il surrogato di quel che avrei voluto.


qui approfondimenti

http://www.robertopatrignani.it/

Marcop
07-06-2011, 11:41
Io penso che ci siano da una parte le gare motociclistiche, e dall'altra il TT, con il suo fascino e le sue regole, e il suo essere fuori dal mondo, da un mondo che da una parte ti espone a pericoli gravi e noti (guard rail a ghigliottina, asfalto a gruviera, tutte cose che conosciamo benissimo), in nome del bilancio comunale, dall'altra obbliga te a vestirti come un guerriero per usare lo scooter per andare al lavoro. E non parliamo della sicurezza sul lavoro...

Il TT, dicevo: ha le sue regole, crude, ma sincere. Chiunque può vedere che si tratta di una follia, ma nessuno ti obbliga a partecipare (... però per strada ci devi andare, al lavoro pure...), capisco chi vi partecipa, subisco il suo fascino, eeeeh... boh, se ne potrebbe parlare all'infinito, questo è solo il mio punto di vista...

Un pensiero a tutti quelli a cui è andata storta perchè inseguivano una passione...

moxa
07-06-2011, 11:47
io credo che il TT è una cosa difficile da giudicare se non lo si conosce.

Libero arbitrio.

chi va lo sa dove va e cosa rischia.

chi va lo fa per passione vera.

Il motociclismo è anche questo, forse soprattutto questo.

Un mondo senza il TT sarebbe un mondo più "povero", non più ricco.

Lasciate a chi lo capisce quest'ultima isola di Libero arbitrio politically incorrect.

vi suggerisco un bel libro di un motociclista vero per motociclisti veri: "ti porterò a Bray Hill" del grande roberto patrignani, che scrive:

SALUTI...
È giunto il momento di salutare anche chi mi ha accompagnato fin qui. Mi piacerebbe accomiatarmi alla grande, riuscendo a sprigionare da questa pagina l'urlo di un motore che si tuffa giù per Bray Hill, ma ho qualche difficoltà di carattere tecnico e temo che voi non ci mettereste la fede indispensabile. Provate però ad afferrare il libro con la mano sinistra e portatelo all'orecchio lasciando libera soltanto quest'ultima pagina che state leggendo.
Sfregate adesso tra l'indice e il pollice della mano destra il lembo inferiore della pagina. Sentite..? E lo scrosciare della pioggia sul plexiglas della carenatura mentre percorrete Union Mills.
E scusate tanto se anche questa volta ho saputo offrirvi soltanto, il surrogato di quel che avrei voluto.


qui approfondimenti

http://www.robertopatrignani.it/

Quando parli di queste cose, ti quoto assolutamente.

FASTGABRY
07-06-2011, 11:49
credo non la facciano nemmeno vedere in TV, senno' sarebbero ricchi e famosi tutti, e pieni di sponsor...

passione al 100 x 100

Daniel
07-06-2011, 12:09
Ho visto il servizio in un tiggi....
Hanno chiesto ai parenti se desideravano dopo l'accaduto che il TT scomparisse....
Hanno detto che volevano ancora il TT....

E' così, è una droga per tutti, per chi lo vede ma soprattutto per chi lo fa...

Kinge
07-06-2011, 12:32
<<Vincere è un'eventualità, morire anche. Se non rischi di morire, non puoi vincere.
In motogp, sono più veloci, ma non c'è il pericolo, che io invece amo. sono un pò noiose, ecco.>>
Tratto da un' intervista a Guy Martin, 29 anni, 7 TT, 28 gare (8 podi, 4 secondi posti, 4 terzi posti).

Tenacious D
07-06-2011, 12:35
Il problema del TT è l'immoralità.
E' il circo dei gladiatori.
Non ha nulla in comune con gli sport estremi che solitamente vengono praticati in luoghi isolati, senza un pubblico pagante.
I morti ad oggi, nella storia, sono oltre 200 e gli speculatori continuano a guadagnare barche di soldi sulla pelle di appassionati che rischiano quasi gratis.
Non sono contrario agli sport estemi, ho fatto alpinismo per 40 anni, ma nessuno pagava per venire a vedere se mi sfracellavo o restavo sotto una valanga.
Tieni poi anche conto che in tutti gli sport estremi si cerca comunque di sfruttare tutte le sicurezze che la tecnica mette a disposizione.
Intendo chiodi, corde, ramponi, paracadute, ecc mentre al TT si lasciano volutamente muretti, dossi e alberi per aumentare l'attrazione del pubblico sulla morte.
E' come apprezzare di più un trapezzista al circo se si esibisce senza rete e se sbaglia crepa.
Per la mia coscienza non mi và:no_ok:

io ti quoto al 100%

steu369
07-06-2011, 14:59
io ti quoto al 100%
no e si. nessun ''corridore''pensa agli spettatori.
una corsa in moto specie per un professionista è esattamente come una scalata difficile.
uno ha l'aderenza,l'esperienza,il desiderio di riuscire e primeggiare ,ma nella corsa è calmo,attento,sereno,valuta il rischio e il rapporto del rischio con le sue possibilità.
come un alpinista su una parete difficile.
il contorno è diverso le sensazioni le medesime.
di solito si scaricano, le tensioni,si suda,si trema dopo ...e se ci si pensa troppo è il momento di smettere.
sia per l'alpinista che per il motociclista .
ed è anche in un certo modo cio che succede per i motociclisti turistici, come per gli alpinisti non estremi....quando cominci a pensare un pò troppo smetti.
non s3i piu sereno,il bilancio fra il piu e il meno non ti conquista piu...

Alo74
07-06-2011, 15:27
Lunga vita ai gladiatori!!..E gloria...E onore...e tutte quelle robe li! LIBERO ARBITRIO....È una scelta...È una passione...È una chiamata piu forte di te...mica ti puntano un fucile per farlo..Lo fai e col sorriso sulla faccia..Pronto a tutto...Li rispetto e li stimo per la passione ed il coraggio...ce chi lo dimostra andando a combattere una guerra sua o meno...chi si butta da un aereo senza paracadute...chi da una montagna....E chi lo fa anche sulle strade aperte al traffico..gran ****ata!
Questi gladiatori sanno cosa fanno e cosa rischiano e lo fanno di tasca loro su un circuito..se sbagliano pagano loro e basta.
Il resto son solo nostre chiacchiere..chiacchiere di chi per la maggior parte preferisce girare a 80 km/h in cerca della prossima birra e salsiccia...come possiamo noi comprenderli?:happy5:

moxa
07-06-2011, 17:17
Il problema del TT è l'immoralità.
E' il circo dei gladiatori.
Non ha nulla in comune con gli sport estremi che solitamente vengono praticati in luoghi isolati, senza un pubblico pagante.
I morti ad oggi, nella storia, sono oltre 200 e gli speculatori continuano a guadagnare barche di soldi sulla pelle di appassionati che rischiano quasi gratis.
Non sono contrario agli sport estemi, ho fatto alpinismo per 40 anni, ma nessuno pagava per venire a vedere se mi sfracellavo o restavo sotto una valanga.
Tieni poi anche conto che in tutti gli sport estremi si cerca comunque di sfruttare tutte le sicurezze che la tecnica mette a disposizione.
Intendo chiodi, corde, ramponi, paracadute, ecc mentre al TT si lasciano volutamente muretti, dossi e alberi per aumentare l'attrazione del pubblico sulla morte.
E' come apprezzare di più un trapezzista al circo se si esibisce senza rete e se sbaglia crepa.
Per la mia coscienza non mi và:no_ok:

Immoralità? E dove sarebbe l'immoralità. Anche gli scalatori sono ampiamente sponsorizzati e anche se usano le ultime tecnologie (non sempre, penso agli 8000 senza ossigeno), mica vanno a spianare le vie verso le vette con i caterpillar.
Si tratta di conquiste, in entrambi i casi; l'eterna sfida dell'uomo verso le difficoltà più estreme.
Come Messner, nella mia personalissima classifica, io li metto tra gli eroi.

Les Paul
07-06-2011, 17:56
....

Libero arbitrio.

chi va lo sa dove va e cosa rischia.

chi va lo fa per passione vera.

...
Lasciate a chi lo capisce quest'ultima isola di Libero arbitrio politically incorrect.....

Ciao. Tocchi il punto nodale: quanto si è liberi di disporre della propria vita, una vita sana. Ed io ti seguo nel discorso ma non ho una risposta così chiara come la tua. :byby:




Lunga vita ai gladiatori!!..E gloria...E onore...e tutte quelle robe li! LIBERO ARBITRIO....È una scelta...È una passione.....

Ciao. Con i gladiatori l' unica cosa che vi è in comune è che si rischia la morte per divertire un pubblico.

Ma i gladiatori non erano eroi bensì schiavi o prigionieri di guerra e, poi, cristiani. Erano costretti a combattere; nessun libero arbitrio, anzi; quando e se riacquistavano la libertà smettevano di combattere. :byby:



.... l'eterna sfida dell'uomo verso le difficoltà più estreme.
....io li metto tra gli eroi.

Ciao. La metti sul mitico. E sul mitico ti rispondo. Gli eroi mitici, Perseo, Teseo, Giasone combattevano per ideali nobili: il bene, la giustizia. Do' è la virtute, dov' è la conoscienza che guidano Ulisse?

Inoltre, particolare non trascurabile, i veri eroi mitici non sono mai morti nelle loro imprese. Da morti nessuno li avrebbe considerati eroi ma semplici sfortunati.

Quindi il paragone è del tutto inappropriato. :byby:


...
I morti ad oggi, nella storia, sono oltre 200 e gli speculatori continuano a guadagnare barche di soldi sulla pelle di appassionati che rischiano quasi gratis....
Per la mia coscienza non mi và:no_ok:

Ciao. Condivido pienamente. Ci sono solo i soldi a tenere in piedi la baracca. Come i soldi dei ristoratori e degli albergatori che ospitano plebi in cerca dell' ultima emozione. :byby:

Ronfo
07-06-2011, 18:04
Immoralità? E dove sarebbe l'immoralità. Anche gli scalatori sono ampiamente sponsorizzati e anche se usano le ultime tecnologie (non sempre, penso agli 8000 senza ossigeno), mica vanno a spianare le vie verso le vette con i caterpillar.
Si tratta di conquiste, in entrambi i casi; l'eterna sfida dell'uomo verso le difficoltà più estreme.
Come Messner, nella mia personalissima classifica, io li metto tra gli eroi.

Guarda che io mi tolgo tanto di cappello davanti allo spirito che anima un pilota TT o davanti ad un Messner o un Gaillardon.
L'immoralità del TT stà nel pagare un biglietto per vedere un'altro che passa a dieci cm con la testa da un muro e il far soldi da parte degli organizzatori e degli abitanti dell'isola sulla passione e sulla pelle altrui.

willieroero
07-06-2011, 18:17
Ciao. Tocchi il punto nodale: quanto si è liberi di disporre della propria vita, una vita sana. Ed io ti seguo nel discorso ma non ho una risposta così chiara come la tua. :byby:





Ciao. Con i gladiatori l' unica cosa che vi è in comune è che si rischia la morte per divertire un pubblico.

Ma i gladiatori non erano eroi bensì schiavi o prigionieri di guerra e, poi, cristiani. Erano costretti a combattere; nessun libero arbitrio, anzi; quando e se riacquistavano la libertà smettevano di combattere. :byby:




Ciao. La metti sul mitico. E sul mitico ti rispondo. Gli eroi mitici, Perseo, Teseo, Giasone combattevano per ideali nobili: il bene, la giustizia. Do' è la virtute, dov' è la conoscienza che guidano Ulisse?

Inoltre, particolare non trascurabile, i veri eroi mitici non sono mai morti nelle loro imprese. Da morti nessuno li avrebbe considerati eroi ma semplici sfortunati.

Quindi il paragone è del tutto inappropriato. :byby:



Ciao. Condivido pienamente. Ci sono solo i soldi a tenere in piedi la baracca. Come i soldi dei ristoratori e degli albergatori che ospitano plebi in cerca dell' ultima emozione. :byby:

sempre m'inchino, ma.
ma:
1. alcuni eroi mitici sono morti eccome (vedi Achiile o Beowolfe)
2. ... ma quanto mi sta sul culo Odisseo glorioso, furbetto, spocchioso e opportunista. Solo Topolino mi sta più sulle balle :happy4:

steu369
07-06-2011, 18:23
chi rischia la vita lo fa per passione.
i soldi,non sempre,arrivano dopo.
la passione in senso lato,intesa come volontà,disciplina,e pure un pizzico di pazzia etc.etc è una dei motivi per cui l'umanutà si è evoluta.
non tutti la possiedono,ma esiste.
non tutti riescono a capire,ma dai risultati ne usufruiscono invece tutti.
non parlo solo delle corse, ma anche delle corse.
gli sportivi in genere non sono persone come tutte le altre,sono dei ''diversi''.

shovel77
07-06-2011, 21:49
c'è chi parla di eroi e chi parla di profitti,ma che in tre pagine di commenti si sia parlato solo del TT mi fa capire che nessuno sa di che sta parlando,se si parla del TT è perchè lo si conosce grazie al mitico AGO che è l'unico Italiano che l'abbia vinto più volte e per questo motivo la maggior parte è a conoscenza solo del TT,ma di gare su circuiti cittadini ce ne sono diverse sparse per il mondo e anche di più pericolose perchè se al TT si parte uno alla volta sugli altri si corre in gruppo e credo che arrivare ad una staccata a contatto con il tuo avversario ti spinga oltre,più che finire il giro e vedere se sei stato veloce più del tuo avversario.
aggiungo un'altra cosa,i piloti che partecipano al TT,quelle gare le fanno tutte,e solo quelle,di andare a correre in un circuito non gli passa nemmeno per la testa e aggiungo che gli eroi dei circuiti cittadini se non finiscono una gara è perchè la moto si rompe e non contro un muretto,queste gare non sono il motomondiale dove a vincere è chi ha più talento.chi vince queste gare oltre al talento conoscono ogni buca del circuito e per questo i morti avvengono alle prime giornate quando chi ci va per la prima volta non capisce che a vincere è chi sa arrivare sano al traguardo il più veloce possibile e che su 60km (se non ricordo male,un giro) è facile confondere una curva che si può prendere in pieno con quella che bisogna tirar via una marcia.
:happy5::happy5::happy5::happy5:

moxa
07-06-2011, 21:54
Guarda che io mi tolgo tanto di cappello davanti allo spirito che anima un pilota TT o davanti ad un Messner o un Gaillardon.
L'immoralità del TT stà nel pagare un biglietto per vedere un'altro che passa a dieci cm con la testa da un muro e il far soldi da parte degli organizzatori e degli abitanti dell'isola sulla passione e sulla pelle altrui.


Ma tutte queste passioni estreme devono essere in un qualche modo "sponsorizzate" per poter sopravvivere. Lo stesso Gallardon era marchiato da capo a piedi e le stesse marche ne hanno guadagnato sia con la sua vita che con la sua morte spettacolare. È la legge del mercato.
Tornando al TT, che ci sia pubblico che ama vedere questi folli (che a loro volta amano essere guardati) e che ci sia gente che ci guadagni facendosi un mazzo così ad organizzarlo, sinceramente, non ci vedo nulla di strano. Organizzatori e piloti sono persone adulte che sanno bene quello che stanno facendo.

darkness_73
07-06-2011, 21:55
E' una corsa storica che ogni smanettone vorrebbe fare almeno una volta nella vita...non ci sono le dovute misure di sicurezza quindi a mio avviso sarebbe da censurare ma a quanto pare il giro di quattrini va oltre tutto questo, e si muore! eccitante ma...NO grazie:no_ok:

shovel77
07-06-2011, 22:02
E' una corsa storica che ogni smanettone vorrebbe fare almeno una volta nella vita...non ci sono le dovute misure di sicurezza quindi a mio avviso sarebbe da censurare ma a quanto pare il giro di quattrini va oltre tutto questo, e si muore! eccitante ma...NO grazie:no_ok:

sono censurate,hai mai visto una telecronaca in diretta in tv?

moxa
07-06-2011, 22:05
Ciao. Tocchi il punto nodale: quanto si è liberi di disporre della propria vita, una vita sana. Ed io ti seguo nel discorso ma non ho una risposta così chiara come la tua. :byby:




Ciao. La metti sul mitico. E sul mitico ti rispondo. Gli eroi mitici, Perseo, Teseo, Giasone combattevano per ideali nobili: il bene, la giustizia. Do' è la virtute, dov' è la conoscienza che guidano Ulisse?

Inoltre, particolare non trascurabile, i veri eroi mitici non sono mai morti nelle loro imprese. Da morti nessuno li avrebbe considerati eroi ma semplici sfortunati.

Quindi il paragone è del tutto inapproppriato

No, guarda, non la metto per nulla sul mitico. Me ne guardo bene. Anche perché i personaggi che hai citato molto probabilmente non sono mai esistiti e se lo sono, centinaia di anni di racconti orali ne hanno modificato ed ingigantito le gesta.
Questi sono personaggi più semplici, storie alla portata di tutti e nelle quali ognuno di noi si può specchiare.
Certe storie malraccontate mi piace lasciarle per i kolossal americani.
:happy5:

darkness_73
07-06-2011, 22:14
sono censurate,hai mai visto una telecronaca in diretta in tv?

no, ma le autorità locali esistono o fanno finta di non esistere...siamo in inghilterra!

shovel77
07-06-2011, 22:37
no, ma le autorità locali esistono o fanno finta di non esistere...siamo in inghilterra!

in italia per certi versi siamo messi molto peggio.:wink2::wink2:

darkness_73
07-06-2011, 22:44
in italia per certi versi siamo messi molto peggio.:wink2::wink2:

a beh...torto non posso dartene!:wink2:

Tenacious D
08-06-2011, 00:43
No, guarda, non la metto per nulla sul mitico. Me ne guardo bene. Anche perché i personaggi che hai citato molto probabilmente non sono mai esistiti e se lo sono, centinaia di anni di racconti orali ne hanno modificato ed ingigantito le gesta.
Questi sono personaggi più semplici, storie alla portata di tutti e nelle quali ognuno di noi si può specchiare.
Certe storie malraccontate mi piace lasciarle per i kolossal americani.
:happy5:

caspita i miti greci ridotti a storie malraccontate mi pare un azzardo un pò troppo grosso!

e omero non mi pare3 che abbia tramandato racconti orali!:wink2:
:happy5:

Les Paul
08-06-2011, 09:55
...
1. alcuni eroi mitici sono morti eccome (vedi Achiile o Beowolfe)
2. ... ma quanto mi sta sul culo Odisseo glorioso, furbetto, spocchioso e opportunista. Solo Topolino mi sta più sulle balle :happy4:...

Ciao Guglielmo, devo dire che sulle prime ho pensato che Beowolfe fosse Bellerofonte - colpevolmente da me dimenticato - ma non essendolo devo confessare la mia completa ignoranza sul soggetto in questione, che poi ho letto appartenere alle mitologie nordiche.

Che proprio tanto nostre, culturalmente parlando, non sono. Anche perchè, i nordici, non hanno avuto un Ovidio o un Esiodo che le raccontasse.

Riguardo Achille, ho volutamente non considerato lui, Aiace Telamonio, Agamennone, Patroclo e quant' altri chè le loro imprese hanno sempre avuto come avversario un altro uomo. E non stiamo parlando di questo genere di eroi.

Su Odisseo che dire? Ogni mia parola sarebbe inadeguata. :byby:


No, guarda, non la metto per nulla sul mitico. Me ne guardo bene. Anche perché i personaggi che hai citato molto probabilmente non sono mai esistiti e se lo sono, centinaia di anni di racconti orali ne hanno modificato ed ingigantito le gesta.
Questi sono personaggi più semplici, storie alla portata di tutti e nelle quali ognuno di noi si può specchiare.
Certe storie malraccontate mi piace lasciarle per i kolossal americani.
:happy5:

Ciao. Certo che non sono mai esistiti: vorrei ben vedere! Sono idee che sorgono dalla notte dei tempi, non certo da qualche centinaio d' anni. Sono racconti, e mito proprio questo vuol dire: racconto.
Ma se tu parli di "eterna sfida" proprio sul piano mitico ti poni. Perchè non c' è evidenza storica ma solo mitica in questo concetto di "eterna".

E proprio perchè ad ogni "mito" corrisponde un "rito" ecco che il TT diventa il Rito di questa eterna sfida. E tutto ciò sarebbe bellissimo se non ci fosse di mezzo Mammona.

Eh sì, perchè non si è mai visto un mito, un rito, un eroe legato al denaro. Quando ci sono soldi c' è meretricio, che ben poco mitico è. Ercole non pretese nè guadagnò una lira per i suoi 12 servigi. :byby:

PS Sul mal raccontate però, scusami, prendi davvero un grossolano abbaglio. Sono le più belle e meglio narrate storie che l' animo umano abbia mai concepito. Altro che kolossal americani o "peplum" romani.

willieroero
08-06-2011, 10:21
No, guarda, non la metto per nulla sul mitico. Me ne guardo bene. Anche perché i personaggi che hai citato molto probabilmente non sono mai esistiti e se lo sono, centinaia di anni di racconti orali ne hanno modificato ed ingigantito le gesta.
Questi sono personaggi più semplici, storie alla portata di tutti e nelle quali ognuno di noi si può specchiare.
Certe storie malraccontate mi piace lasciarle per i kolossal americani.
:happy5:

non sono esistiti come persona (forse), ma soo la raffigurazione di quello che la gente vedeva e viveva.
trasportiamolo ai giorni nostri e contestualizziamo.
Gilles Villeneuve, da tutti adorato come "mitico", cos'ha vinto? Il premio sfasciacarrozze? il tapiro d'oro consegnatoli da Pironi? L'alloro per la miglior piroetta sincronizzata con la macchina? il collaudatore dell'anno? (me lo vedo Forghieri che ancora si morde le mani).
eppure è mito. perchè ha portato all'estremo quello che il popolo voleva, la lotta senza condizioni fino al (proprio) sacrificio. Semplicemente quello che tutti noi (mortali) non osiamo concederci.
Prost che vinceva andando a punti (e sono 4 mondiali) è un mito? No, solo un campione.
e Mamola e Sckwantz ecc, cos'hanno vinto rispetto ad altri? Ma erano funambolici e rischiavano e si facevano male.
e il nostro sbavare dietro improbabili chopper inguidabili e senza freni, non sono solo la tangibile prova della nostra voglia di sfida?

Sono proprio gli eroi, i miti, ad essere più veri di quanto lo siamo noi quotidianamente. Perchè sono la rappresentazione in terra dei nostri sogni e non l'adattamento sociale per la mera sopravvivenza della specie.

moxa
08-06-2011, 11:12
non sono esistiti come persona (forse), ma soo la raffigurazione di quello che la gente vedeva e viveva.
trasportiamolo ai giorni nostri e contestualizziamo.
Gilles Villeneuve, da tutti adorato come "mitico", cos'ha vinto? Il premio sfasciacarrozze? il tapiro d'oro consegnatoli da Pironi? L'alloro per la miglior piroetta sincronizzata con la macchina? il collaudatore dell'anno? (me lo vedo Forghieri che ancora si morde le mani).
eppure è mito. perchè ha portato all'estremo quello che il popolo voleva, la lotta senza condizioni fino al (proprio) sacrificio. Semplicemente quello che tutti noi (mortali) non osiamo concederci.
Prost che vinceva andando a punti (e sono 4 mondiali) è un mito? No, solo un campione.
e Mamola e Sckwantz ecc, cos'hanno vinto rispetto ad altri? Ma erano funambolici e rischiavano e si facevano male.
e il nostro sbavare dietro improbabili chopper inguidabili e senza freni, non sono solo la tangibile prova della nostra voglia di sfida?

Sono proprio gli eroi, i miti, ad essere più veri di quanto lo siamo noi quotidianamente. Perchè sono la rappresentazione in terra dei nostri sogni e non l'adattamento sociale per la mera sopravvivenza della specie.

Stai dicendo esattamente quello che ho scritto io!

willieroero
08-06-2011, 11:40
Stai dicendo esattamente quello che ho scritto io!

perdonami, ma dove tu l'abbia scritto io non l'ho colto. puoi indicarmelo? non vorrei travisare ...:happy3:

moxa
08-06-2011, 12:20
perdonami, ma dove tu l'abbia scritto io non l'ho colto. puoi indicarmelo? non vorrei travisare ...:happy3:

Si tratta di conquiste, in entrambi i casi; l'eterna sfida dell'uomo verso le difficoltà più estreme.
Come Messner, nella mia personalissima classifica, io li metto tra gli eroi.
Questi sono personaggi più semplici, storie alla portata di tutti e nelle quali ognuno di noi si può specchiare.

Così come Gilles che hai giustamente citato. Molto più facile specchiarsi in lui che in un campione multi iridato cme Schumacher.

Mi sono voluto distaccare dalle storie dei miti greco/romani perché lì si parla di personaggi assoluti, quasi divini, che nulla hanno a che fare con storie estreme, ma di serie B (mediaticamente parlando), come appunto il TT.

lordguzzi
08-06-2011, 13:31
non sono esistiti come persona (forse), ma soo la raffigurazione di quello che la gente vedeva e viveva.
trasportiamolo ai giorni nostri e contestualizziamo.
Gilles Villeneuve, da tutti adorato come "mitico", cos'ha vinto? Il premio sfasciacarrozze? il tapiro d'oro consegnatoli da Pironi? L'alloro per la miglior piroetta sincronizzata con la macchina? il collaudatore dell'anno? (me lo vedo Forghieri che ancora si morde le mani).
eppure è mito. perchè ha portato all'estremo quello che il popolo voleva, la lotta senza condizioni fino al (proprio) sacrificio. Semplicemente quello che tutti noi (mortali) non osiamo concederci.
Prost che vinceva andando a punti (e sono 4 mondiali) è un mito? No, solo un campione.
e Mamola e Sckwantz ecc, cos'hanno vinto rispetto ad altri? Ma erano funambolici e rischiavano e si facevano male.
e il nostro sbavare dietro improbabili chopper inguidabili e senza freni, non sono solo la tangibile prova della nostra voglia di sfida?

Sono proprio gli eroi, i miti, ad essere più veri di quanto lo siamo noi quotidianamente. Perchè sono la rappresentazione in terra dei nostri sogni e non l'adattamento sociale per la mera sopravvivenza della specie.

ma che bello. che bravo. quoto in pieno, mi hai anche emozionato. sei un poeta :ok: