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Visualizza Versione Completa : Aprire un'attivita riparazione moto in un garage condominiale?



BORNFREE
27-04-2012, 18:44
parler:happy5:

Vicious62
27-04-2012, 18:48
Secondo me la prima cosa da controllare è se il regolamento condominiale permette un simile uso del magazzino/garage.

docelektro
27-04-2012, 18:52
Secondo me non torna,in certi condomini è tutto vietato,guarda bene.

Ziobello
27-04-2012, 20:46
che ridere quando deve fare la prova motore... wroooom wrooom wrooomm :happy4:

Mazér
27-04-2012, 20:48
Secondo me la prima cosa da controllare è se il regolamento condominiale permette un simile uso del magazzino/garage.

esatto, penso anch'io la stessa cosa (infatti spesso alle assemblee di condominio c'è qualche fenomeno che mi rompe le balle perchè vado di flessibile :happy4:)

Ghino
27-04-2012, 20:54
Bhè teoricamente avevo un'amico con officina a Firenze...zona Campo di Marte..è l'officina era situata sotto un palazzo abitato......oltre a lui davanti all'officina..c'era un centro revisioni auto/moto...e li le sgassate erano di regola !!
Penso che la domanda dovresti porla al tuo comune di residenza :ok:

Andrea HD
28-04-2012, 09:18
penso che le cose più delicate saranno le rilevazioni fonometriche...
comunque penso che l'assemblea condominiale (se non espressamente previsto dal regolamento) non darà mai l'autorizzazione

Tenacious D
28-04-2012, 09:23
esatto, penso anch'io la stessa cosa (infatti spesso alle assemblee di condominio c'è qualche fenomeno che mi rompe le balle perchè vado di flessibile :happy4:)

segagli la macchina in due, così gli passa la voglia di far lo spiritoso!:happy4::happy4:

Hummer
28-04-2012, 09:48
in ogni caso ci sono anche una miriade di regole e sottoregole inerenti stoccaggio rifiuti solidi e liquidi, regolamenti sanitari ecc ecc che difficilmente si riuscirebbero a sormontare...

bafio76
28-04-2012, 09:53
Come hanno già detto credo che il regolamento condominiale non lo preveda, o comunque c'è il rischio che qualche condomino si lamenti per via dei rumori e dei gas di scarico....
:happy5:

guest
28-04-2012, 11:57
mi sembra strano essere l'unica voce fuori dal coro, però ti dico come la penso io:
Un locale "commerciale" viene considerato tale perché è adibito a qualunque tipo di attività commerciale, "PURCHE' IN REGOLA CON LE NORMATIVE VIGENTI".
Se tale normative vengono rispettate (rumorosità, smaltimento fumi eccetera) nessuno potrà mai opporsi, pertanto:
Di al tuo amico che si faccia fare una valutazione preventiva da un professionista del settore in collaborazione con la CCIAA, se quanto viene richiesto può essere applicato al locale, il condominio lo deve accettare.
Te lo dice uno che ha aperto una pizzeria (quindi fumi, vapori, bagni eccetera) in quello che prima era un semplice Garage/magazzino.
Appena ho parlato della cosa in assemblea si sono opposti tutti, poi ho portato la valutazione preventiva rilasciata dalla ASL e si sono infilati la lingua in cu.. ed io ho aperto :happy4::happy4::happy4:

9gerry74
28-04-2012, 21:02
Te lo dico per esperienza: nessun regolamento condominiale può importi la destinazione d'uso di un immobile di tua proprietà.
Necessario però è avere l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività in quei locali e questa non è sempre possibile ottenerla.
Ricordo comunque che il rilascio, qualora ci siano i requisiti, è un atto dovuto, non un "favore".

gosilver
28-04-2012, 23:42
Te lo dico per esperienza: nessun regolamento condominiale può importi la destinazione d'uso di un immobile di tua proprietà.
Necessario però è avere l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività in quei locali e questa non è sempre possibile ottenerla.
Ricordo comunque che il rilascio, qualora ci siano i requisiti, è un atto dovuto, non un "favore".

i condomini possono renderti la vita davvero complicata. Dammi retta...cerca un' altro conduttore :wink2:
Ricordo che i regolamenti di condominio contrattuali (se questo fosse il caso, non trattandosi invece di regolamento "assembleare" - cioè deciso in assemblea e modificabile con la stessa maggioranza che lo ha approvato-) rappresentano un negozio giuridico che fa parte integrante del contratto di compravendita dell' immobile. Ovviamente ne accetti, acquistando, tutti gli articoli e le restrizioni compresi, dove siano espressi, i divieti ai cambi di destinazione d'uso. Poi trovi avvocati pronti a difenderti (e non escludo anche i successi in alcuni casi), ma intanto ti fai dei "mal di pancia".
comunque è materia complicata...dai retta..aspetta e scegli una strada più "in discesa".

guest
29-04-2012, 09:35
i condomini possono renderti la vita davvero complicata. Dammi retta...cerca un' altro conduttore :wink2:
Ricordo che i regolamenti di condominio contrattuali (se questo fosse il caso, non trattandosi invece di regolamento "assembleare" - cioè deciso in assemblea e modificabile con la stessa maggioranza che lo ha approvato-) rappresentano un negozio giuridico che fa parte integrante del contratto di compravendita dell' immobile. Ovviamente ne accetti, acquistando, tutti gli articoli e le restrizioni compresi, dove siano espressi, i divieti ai cambi di destinazione d'uso. Poi trovi avvocati pronti a difenderti (e non escludo anche i successi in alcuni casi), ma intanto ti fai dei "mal di pancia".
comunque è materia complicata...dai retta..aspetta e scegli una strada più "in discesa".

È vero che i condomini ti mettono sempre il bastone fra le ruote, ma qui hai frainteso caro Geo, non si tratta di un cambio di destinazione d'uso bensì semplicemente di cambio di inquilino, commerciale è e commerciale rimane.
Pensa se i condomini potessero scegliere quale tipo di attività inserire nei locali commerciali del condominio,chi voterebbe a favore per l'apertura di un Pub?
Ci sono delle regolamentazioni che vanno rispettate, se il locale può soddisfare ogni richiesta dettata dalle organi competenti, nessuno e ripeto nessuno può opporsi all'apertura di un'attività in un locale con destinazione d'uso commerciale.
Per questo motivo è fondamentale effettuare una valutazione preventiva, ci vuole un professionista che prepari un progetto in regola con le normative vigenti, lo presenta agli organismi preposti per i controlli e loro indicano eventuali modifiche ed implementazioni, una volta soddisfatta ogni richiesta, il suo amico potrà aprire mandando semplicemente una comunicazione di avvio attività in quanto non è necessario nessun permesso.
Il condominio può denunciare eventuali carenze ma se lui sarà in regola con quanto valutato preventivamente non potranno agire in nessun modo, ti faccio due esempi:
avevo problemi con la canna fumaria ed ho chiesto al condominio se potevo installarne una nuova, naturalmente hanno votato contro ed io ho messo il forno elettrico con abbattitore totale dei vapori
Sul progetto il geometra non ha previsto il bagno x disabili (pensava non fosse obbligatorio), sia il comune che la ASL non si sono accorti dell'errore sulla valutazione preventiva ed io ho aperto anche se non soddisfavo i requisiti di legge...
Fidati, se il tuo amico è una persona seria concedigli l'immobile in locazione!

xclode
29-04-2012, 10:17
mi sembra strano essere l'unica voce fuori dal coro, però ti dico come la penso io:
Un locale "commerciale" viene considerato tale perché è adibito a qualunque tipo di attività commerciale, "PURCHE' IN REGOLA CON LE NORMATIVE VIGENTI".
Se tale normative vengono rispettate (rumorosità, smaltimento fumi eccetera) nessuno potrà mai opporsi, pertanto:
Di al tuo amico che si faccia fare una valutazione preventiva da un professionista del settore in collaborazione con la CCIAA, se quanto viene richiesto può essere applicato al locale, il condominio lo deve accettare.
Te lo dice uno che ha aperto una pizzeria (quindi fumi, vapori, bagni eccetera) in quello che prima era un semplice Garage/magazzino.
Appena ho parlato della cosa in assemblea si sono opposti tutti, poi ho portato la valutazione preventiva rilasciata dalla ASL e si sono infilati la lingua in cu.. ed io ho aperto :happy4::happy4::happy4:

un officina non e' commerciale e' artigianale occhio , cambiano parecchie cose tra qui metrature, altezze, norme di sicurezza....
malgrado non possimo da qui vedere lo stabile , dubito sulla fattibilita' della cosa , quantomeno per via dei costi di adattamento (in primis appunto sicurezza \ ecologia ) e ci sono ben altre norme rispetto ad una pizzeria ( parlo per esperienza personale )

guest
29-04-2012, 10:57
un officina non e' commerciale e' artigianale occhio , cambiano parecchie cose tra qui metrature, altezze, norme di sicurezza....
malgrado non possimo da qui vedere lo stabile , dubito sulla fattibilita' della cosa , quantomeno per via dei costi di adattamento (in primis appunto sicurezza \ ecologia ) e ci sono ben altre norme rispetto ad una pizzeria ( parlo per esperienza personale )

Premesso che la mia è un'attività artigianale con annessa somministrazione e che quindi deve sottostare a diverse norme come l'altezza di 3 metri da pavimento a soffitto, qui si parlava di autorizzazioni condominiali che sono del tutto ininfluenti con la decisione di aprire o meno un'attività.
Se leggi bene la mia risposta, indico come "fondamentale" una valutazione preventiva e dico che, se il locale può soddisfare le condizioni imposte, lui può aprirci quello che vuole infischiandosene del condominio, che poi era la sua preoccupazione maggiore quando ha aperto il post...
Non per presunzione, ma ho aperto 4 attività artigianali in 20 anni e potrei scriverci un libro su tutti i problemi che ho incontrato, in particolar modo sulla questione del bagno per disabili, dove Geometra, Comune e ASL si rimbalzano la responsabilità ed io sto a guardare aspettando che mi notifichino la "messa a norma" per passare la palla al mio avvocato il quale notificherà loro una richiesta di rimborso spese per i lavori, i giorni di chiusura eccetera eccetera...

6galloni
29-04-2012, 11:06
un officina non e' commerciale e' artigianale occhio , cambiano parecchie cose tra qui metrature, altezze, norme di sicurezza....
malgrado non possimo da qui vedere lo stabile , dubito sulla fattibilita' della cosa , quantomeno per via dei costi di adattamento (in primis appunto sicurezza \ ecologia ) e ci sono ben altre norme rispetto ad una pizzeria ( parlo per esperienza personale )

non concordo....:mm:

dico la mia:

Dipende dal regolamento edilizio comunale che farà riferimento a quello regionale....
Regione che vai ...regolamento che trovi...
Tieni presente che passare da commerciale ad artigianale è facile (nel senso che stai "declassando l'immobile"), ma se poi vorrai riportare tutto a commerciale dovrai pagare a meno che tu non disponga di posti auto.
E tieni anche presente che quando chiederai l'autorizzazione all'apertura dell'attività la destinazione del locale verrà richiesta eccome.
Attenzione poi a non confondere la destinazione urbanistica artigianale, con la categoria merceologica dell'artigianato.
Cmq tu dovresti avere il negozio classificato C1 ed il garage C2 che pertanto devi classificare C3..
naturalmente a volte il locale classificato C2, ovvero magazzino, può non averei requisiti di altezza e rapporto aereo-illuminante adegutao per essere utilizzato come negozio, cioè C1 o adibito ad attività artigianale ovvero C3
Posto quanto detto e sperando che, urbanisticamente, sia possibile il cambio di destinazione d'uso dell'immobile (si verifica analizzando il PRG, il Regolamento Edilizio Comunale, le NTA, ecc.), occorre presentare una pratica (a firma di un tecnico abilitato, geometra-ingegnere-architetto) di Permesso di Costruire o DIA (a seconda dei comuni), oltre che l'aggiornamento catastale e la richiesta di agibilità. Oltre che la parcella del tecnico, potrebbe essere che ti chiedano il pagamento di oneri concessori per la monetizzazione di standard di parcheggio e/o verde pubblico. Il quanto costa purtroppo non è in questa sede quantificabile: ogni comune ha le proprie tabelle che dipendono altresì dal tipo di intervento, dalla sua ampiezza, ecc..
in ultimo, per quanto riguarda gli inquilini dello stabile: come già qualcuno ti ha detto SE sei in regola con le normative richieste si possono solo........."attaccare":happy3::happy5:

6galloni
29-04-2012, 11:08
Premesso che la mia è un'attività artigianale con annessa somministrazione e che quindi deve sottostare a diverse norme come l'altezza di 3 metri da pavimento a soffitto, qui si parlava di autorizzazioni condominiali che sono del tutto ininfluenti con la decisione di aprire o meno un'attività.
Se leggi bene la mia risposta, indico come "fondamentale" una valutazione preventiva e dico che, se il locale può soddisfare le condizioni imposte, lui può aprirci quello che vuole infischiandosene del condominio, che poi era la sua preoccupazione maggiore quando ha aperto il post...
Non per presunzione, ma ho aperto 4 attività artigianali in 20 anni e potrei scriverci un libro su tutti i problemi che ho incontrato, in particolar modo sulla questione del bagno per disabili, dove Geometra, Comune e ASL si rimbalzano la responsabilità ed io sto a guardare aspettando che mi notifichino la "messa a norma" per passare la palla al mio avvocato il quale notificherà loro una richiesta di rimborso spese per i lavori, i giorni di chiusura eccetera eccetera...

concordo con te.....

se in regola con le disposizioni di legge, come detto in altra risposta, gli inquilini si .............."attaccano" :happy3::happy5:

gosilver
29-04-2012, 12:55
Da quanto dice il ragazzo che pone il quesito, secondo me il problema e' il Garage che dovrebbe diventare officina (se non e' un cambio di destinazione questo...). Secondo me la state facendo tropo semplice :wink2:. Non insisto perche' mancano troppi elementi. Non mi piace sbilanciarmi troppo non conoscendo bene i fatti.






È vero che i condomini ti mettono sempre il bastone fra le ruote, ma qui hai frainteso caro Geo, non si tratta di un cambio di destinazione d'uso bensì semplicemente di cambio di inquilino, commerciale è e commerciale rimane.
Pensa se i condomini potessero scegliere quale tipo di attività inserire nei locali commerciali del condominio,chi voterebbe a favore per l'apertura di un Pub?
Ci sono delle regolamentazioni che vanno rispettate, se il locale può soddisfare ogni richiesta dettata dalle organi competenti, nessuno e ripeto nessuno può opporsi all'apertura di un'attività in un locale con destinazione d'uso commerciale.
Per questo motivo è fondamentale effettuare una valutazione preventiva, ci vuole un professionista che prepari un progetto in regola con le normative vigenti, lo presenta agli organismi preposti per i controlli e loro indicano eventuali modifiche ed implementazioni, una volta soddisfatta ogni richiesta, il suo amico potrà aprire mandando semplicemente una comunicazione di avvio attività in quanto non è necessario nessun permesso.
Il condominio può denunciare eventuali carenze ma se lui sarà in regola con quanto valutato preventivamente non potranno agire in nessun modo, ti faccio due esempi:
avevo problemi con la canna fumaria ed ho chiesto al condominio se potevo installarne una nuova, naturalmente hanno votato contro ed io ho messo il forno elettrico con abbattitore totale dei vapori
Sul progetto il geometra non ha previsto il bagno x disabili (pensava non fosse obbligatorio), sia il comune che la ASL non si sono accorti dell'errore sulla valutazione preventiva ed io ho aperto anche se non soddisfavo i requisiti di legge...
Fidati, se il tuo amico è una persona seria concedigli l'immobile in locazione!

9gerry74
29-04-2012, 15:01
i condomini possono renderti la vita davvero complicata. Dammi retta...cerca un' altro conduttore :wink2:
Ricordo che i regolamenti di condominio contrattuali (se questo fosse il caso, non trattandosi invece di regolamento "assembleare" - cioè deciso in assemblea e modificabile con la stessa maggioranza che lo ha approvato-) rappresentano un negozio giuridico che fa parte integrante del contratto di compravendita dell' immobile. Ovviamente ne accetti, acquistando, tutti gli articoli e le restrizioni compresi, dove siano espressi, i divieti ai cambi di destinazione d'uso. Poi trovi avvocati pronti a difenderti (e non escludo anche i successi in alcuni casi), ma intanto ti fai dei "mal di pancia".
comunque è materia complicata...dai retta..aspetta e scegli una strada più "in discesa".

che il regolamento sia assembleare o contrattuale non è rilevante.
Nessun condomino può vincolare il tuo bene ad un uso indicato in origine...
ripeto lo dico per esperienza.
Che poi qualcuno voglia rompere le palle è un altro discorso...

xclode
29-04-2012, 18:13
Premesso che la mia è un'attività artigianale con annessa somministrazione e che quindi deve sottostare a diverse norme come l'altezza di 3 metri da pavimento a soffitto, qui si parlava di autorizzazioni condominiali che sono del tutto ininfluenti con la decisione di aprire o meno un'attività.
Se leggi bene la mia risposta, indico come "fondamentale" una valutazione preventiva e dico che, se il locale può soddisfare le condizioni imposte, lui può aprirci quello che vuole infischiandosene del condominio, che poi era la sua preoccupazione maggiore quando ha aperto il post...
Non per presunzione, ma ho aperto 4 attività artigianali in 20 anni e potrei scriverci un libro su tutti i problemi che ho incontrato, in particolar modo sulla questione del bagno per disabili, dove Geometra, Comune e ASL si rimbalzano la responsabilità ed io sto a guardare aspettando che mi notifichino la "messa a norma" per passare la palla al mio avvocato il quale notificherà loro una richiesta di rimborso spese per i lavori, i giorni di chiusura eccetera eccetera...

penso , che in maniera diversa alla fine della fiera lo sconsigliamo entrambi :mm::mm:

non discuto su cosa tu abbbia aperto o no, so solo cosa io in provincia di VENEZIA mi sono sentito rispondere dalle " autorita' competenti " , ho un officina e dovevo spostarmi per mie esigenze " logistiche " ,
i metri non chiedono 3 ma 5 , QUI, per via dei ponti sollevatori ( magari per le moto non lo fanno ).... e ricordati sempre che il livello di rumore e i fattori inquinanti di una pizzeria nn sono minimamente paragonabile a quello di un officina ... vero , ti fanno la fonometria , ma ti assicuro che anche se sei a posto e i vicini riempiono di telfonate i VVUU perche lasci la moto accesa e " inquini " o trovano 2 macchie d'olio per terra ti rendono la vita impossibile

personalmente sconsiglio quel tipo di configurazione anche se , come ha scitto 6galloni , su carta, con un cambio d uso e balle varie , la cosa sembra fattibile

gosilver
29-04-2012, 18:55
che il regolamento sia assembleare o contrattuale non è rilevante.
Nessun condomino può vincolare il tuo bene ad un uso indicato in origine...
ripeto lo dico per esperienza.
Che poi qualcuno voglia rompere le palle è un altro discorso...

Sto parlando del garage....non nasce come locale per officina. Il regolamento, se contrattuale e se prevede che debba essere usato come garage...fidati che conta.

9gerry74
29-04-2012, 20:15
Sto parlando del garage....non nasce come locale per officina. Il regolamento, se contrattuale e se prevede che debba essere usato come garage...fidati che conta.

L'azienda dove lavoravo ha affittato un locale di sua proprietà, negozio, ad un'attività di ristorazione che ha eseguito i lavori di adeguamento e messa a norma dell'immobile... causa del condominio... soccombente perchè: "...non si può applicare l'art. XX del regolamento condominiale - che prevedeva il divieto di cambio di destinazione d'uso degli immobili - perchè limitativo dell'esercizio della proprietà..." questa era la motivazione della sentenza così come la ricordo...
Per analogia non c'è alcuna differenza con il cambio di destinazione d'uso da abitazione ad ufficio e viceversa.
Quella che ti riporto non era che la n causa di una lunga serie.
Se poi mi dici che la strada potrebbe non essere in discesa non posso che darti ragione. :happy5:

giaco45
29-04-2012, 23:13
Concordo, se un locale è commerciale i condomini non possono decidere quale tipo di commercio può o non può essere fatto. Il locale deve avere determinati connotati a seconda dell'attività commerciale ma questa è cosa che riguarda norme catastali , di regolamento edilizio e ASL. Cosa diversa è se il locale al momento non è adibito a uso commerciale. In questo caso devi fare il cambio di destinazione d'uso e devi avere il consenso dell'assemblea condominiale. Nel nostro condominio è stato di recente
deliberato il cambio di destinazione d'uso di un appartamento civile in uso studio dentistico aperto al pubblico. C'è da dire che l'attività era già iniziata da alcuni anni e nessuno aveva mai posto la questione. Ha fatto richiesta il proprietario dell'immobile per regolarizzare la propria posizione.
Ciao

MAx&Sara
30-04-2012, 08:05
Dato che il mio negozio grazie allo strangolamento delle tasse italiane sta chiudendo i battenti, un amico mi ha chiesto se gli affitto i miei locali posti in zona centrale per aprire un'officina. Il locale e' sito al piano terra con ampia vetrina sotto un megacondominio e verrebbe utilizzato per la vendita e al piano sotto (interrato con scala interna di collegamento) c'e' un garage che usavo come magazzino di 100mq dove lui vorrebbe attrezzare l'officina per le riparazioni. Secondo me non e' fattibile, ma cambiando la destinazione d'uso e facendo le relative modifiche e richieste di autorizzazioni si potrebbe fare?
E' cosi' giusto per un pour parler:happy5:

devi controllare la destinazione d'uso sul rogito, nel caso approfondire con un legale :byby:

9gerry74
30-04-2012, 08:36
Concordo, se un locale è commerciale i condomini non possono decidere quale tipo di commercio può o non può essere fatto. Il locale deve avere determinati connotati a seconda dell'attività commerciale ma questa è cosa che riguarda norme catastali , di regolamento edilizio e ASL. Cosa diversa è se il locale al momento non è adibito a uso commerciale. In questo caso devi fare il cambio di destinazione d'uso e devi avere il consenso dell'assemblea condominiale. Nel nostro condominio è stato di recente
deliberato il cambio di destinazione d'uso di un appartamento civile in uso studio dentistico aperto al pubblico. C'è da dire che l'attività era già iniziata da alcuni anni e nessuno aveva mai posto la questione. Ha fatto richiesta il proprietario dell'immobile per regolarizzare la propria posizione.
Ciao


devi controllare la destinazione d'uso sul rogito, nel caso approfondire con un legale :byby:

riformulo.
E' proprio il caso che ho vissuto.
L'assemblea condominiale ed il regolamento non possono importi cosa fare con un immobile di tua proprietà.
L'immobile è tuo e se il comune ti autorizza al cambio di destinazione d'uso i condomini si attaccano...

gosilver
30-04-2012, 08:45
Il regolamento di condominio contrattuale e' parte integrante del rogito.

gosilver
30-04-2012, 09:06
Comunque, riprendo un secondo la prima cosa che ho scritto. Se un regolamento condominiale contrattuale (quindi parte integrante del contratto di compravendita, che accetti acquistando) non prevede il cambio di destinazione d'uso, gia' parti con una situazione negativa che peraltro hai sottoscritto. Che poi si trovi il giudice che, dopo una causa, acconsente questo e' possibile (ogni caso ed ogni sezione di tribunale e' autonoma nella decisione). Il fatto e' che il mio consiglio all' amico che ha aperto il post e' che, sussistendo le condizioni che ho scritto sopra, io sceglierei un' altro conduttore. Questo con il chiaro scopo di evitare rotture di scatole.

9gerry74
30-04-2012, 09:10
assodato, ma ripeto, sentenza (vista)/e (lette) alla mano, la gerarchia delle fonti normative prevede che il regolamento condominiale sia all'ultimo posto e se di fatto in contrasto con quelle superiori vale un caz... per quanto riguarda quest'aspetto.
idem per quei regolamenti che vietano la custodia di animali...

gosilver
30-04-2012, 09:16
assodato, ma ripeto, sentenza (vista)/e (lette) alla mano, la gerarchia delle fonti normative prevede che il regolamento condominiale sia all'ultimo posto e se di fatto in contrasto con quelle superiori vale un caz... per quanto riguarda quest'aspetto.
idem per quei regolamenti che vietano la custodia di animali...

Intanto vai in causa sicuro perche' parti da una posizione formale di torto..poi se ne parla. per il discorso animali son d'accordo con te, ma e' questione di spessore diverso da questa.
Ho visto vincere cause assurde e perdere cause in partenza "sicure" sul tema condominio

gosilver
30-04-2012, 09:26
Comunque e' troppo varia la casistica e ci sono troppe variabili ulteriori fatte da dettagli. Il mio consiglio, ribadisco, e' che per prendere una strada gia' in salita...ne scelgo un' altra e le mie energie ed i miei soldi li impiego in qualcosa di piu' dilettevole che non pagare degli avvocati e farmi del sangue marcio. Dove finisce la logica...inizia il condominio.

9gerry74
30-04-2012, 09:36
Comunque e' troppo varia la casistica e ci sono troppe variabili ulteriori fatte da dettagli. Il mio consiglio, ribadisco, e' che per prendere una strada gia' in salita...ne scelgo un' altra e le mie energie ed i miei soldi li impiego in qualcosa di piu' dilettevole che non pagare degli avvocati e farmi del sangue marcio. Dove finisce la logica...inizia il condominio.

:ok:

lale8lina
30-04-2012, 16:56
In genere, la giurisprudenza (Cass. civ. Sez. II, 08/03/2006, n. 4920) ritiene che, ove previsto in un regolamento di condominio di natura contrattuale - cioè previsto nel regolamento che è stato accettato espressamente nell'atto di acquisto dell'immobile -, il divieto di destinazione sia vincolante.
Conseguentemente, il condominio può richiedere la cessazione dell'attività posta in essere abusivamente sia al conduttore che al proprietario.

:happy5::happy5::happy5:

Ale