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Visualizza Versione Completa : Garfagnana: Campocatino



rocco
08-09-2014, 08:01
Mappa:

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Partenza da Siena molto presto, devo essere a Lucca per le 9 in modo da poter visitare Murabilia in mattinata e primo pomeriggio, prima dell’arrivo della pioggia prevista…

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Arrivato a Lucca, cappuccino e zuppa dal Pinelli e poi sulle mura per l’ingresso a “Murabilia”

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Il giorno dopo: partenza alle 9:30 per il giro in Garfagnana con destinazione Campocatino

Il Ponte del Diavolo, foto di rito:

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Protagonisti del giro: io e mio fratello:

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Tempo bello, con nuvole bianche, a tratti anche consistenti…

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Il primo tratto non è granché panoramico (meglio il tragitto che segnalo a fine post), segue il percorso del Serchio e scorre lungo valle, poi si gira e prende a salire, entrando nel cuore delle Alpi Apuanane con le tipiche strade di montagna poco trafficate e abbastanza ben tenute. La salita comunque è piacevolissima e per niente impegnativa e si respira il profumo delle resine del bosco. Pochi i tornanti, che si affrontano tranquillamente. L’unica cosa che mi viene da pensare è che non sono da farsi da metà Ottobre a metà Gennaio: il bosco arriva fin sulla strada, tenendola molto in ombra e molto umida (leggi ghiaccio nei mesi freddi). Il fitto letto di foglie di castagno che vi si depositerà renderà il tutto molto impegnativo, per chi vorrà provarci. Incrociate molte moto ma nessun smanettone.

Piccola sosta al bacino artificiale di Vagli:

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Ho approfittato di un tratto per testare una nuova app per iPhone: Hyperlapse (sta per uscire la corrispondente per Android). Fa video sfruttando la tecnica del time-lapse, quella permette di realizzare quei video accelerati che condensano in pochi secondi riprese che a velocità normale prenderebbero qualche minuto. È divertente, ed ha uno stabilizzatore veramente efficace. Devo solo trovare un sostegno da manubrio per il cellulare, tenerlo in mano non è cosa.

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Naturalmente la riproduzione può avvenire anche a velocità normale e si possono anche realizzare filmati con diverse velocità di riproduzione per effetti molto particolari, ma devo impratichirmi.

Destinazione raggiunta: Campocatino. Il paese, arroccato proprio ai piedi del monte Roccandagia, si raggiunge andando per Vagli di Sotto e poi seguendo le indicazioni che lo segnalano.

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È un posto molto suggestivo, siamo intorno ai 1000mt sul mare, con baite in pietra e tetti in lastre di ardesia, architettura tipica da alpeggi, a ricordare la tradizione di pastorizia e allevamento che per secoli è stata la fonte di sostentamento di queste zone caratterizzate da un alternarsi di faggete e pietraie.

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Le baite sono perfettamente mantenute, anche se le forti piogge qualche danno l’hanno fatto, visto che le muricciate sono fatte con pochissima malta a legare.

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Adesso il paesino vive soprattutto nei periodi di vacanza, ma alcuni anziani ci passano anche più tempo.

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La zona rivive anche grazie al CAI, che ha recuperato i percorsi usati per la transumanza rivalorizzandoli in sentieri per il Nordic Walking ed escursioni naturalistiche. Prendo nota, si tornerà tra qualche settimana per fare alcuni percorsi.

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La fame taglia… proprio dove cominciano le prime baite c’è il rifugio, che serve piatti caldi ma noi, al solito, ci diamo dentro di panino: coppa e pecorino.

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Qualche centinaio di metri prima di arrivare al paese, invece, c’è il bar-ristorante la “Buca dei Gracchi”, che offre anche la possibilità di pernottare in alcune delle baite del paese, conto di farlo quando verrò a provare i percorsi CAI.

Il tempo si chiude un po’, ed io devo arrivare fino a Siena. Decidiamo di cominciare il ritorno. Ci fermiamo per il caffè a Chifenti, nei pressi del Ponte delle Catene. Uno dei primi ponti sospesi costruiti in Italia, siamo intorno al 1840. La passerella in legno e metallo è retta da cavi metallici sostenuti da piloni che richiamano per la forma quella degli archi di trionfo romani

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Giretto finito, ci rimettiamo in marcia per Lucca ed io proseguo fino a Siena.

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Consigli: se avete un paio di ore in più, scegliete le strade alla sinistra orografica del Serchio ed allungate per visitare Coreglia Antelminelli - nell’elenco dei borghi più belli di’Italia - Barga e Castelvecchio Pascoli, facendo quindi il percorso mappato dopo, invece di quello fatto da me in questa occasione. E programmate di fermarvi a mangiare in una delle millemila osterie che potete trovare: qui impera il fungo e la castagna, quindi si va verso il periodo giusto. Penso di rifarla a breve.

edit: ripristinati links alle foto.