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Visualizza Versione Completa : Tour de France...senza bat! By Ironkops!!



IronKops
04-09-2016, 12:58
E dunque, alla fine, l’ho fatto.
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Partenza lunedì 22 Agosto di prima mattina, carico dell’entusiasmo del mio primo viaggio in moto in solitaria.
Nirvana è sotto casa che mi aspetta trepidante.

Mi scuso per la lunghezza del post, ma ho visto troppe cose in troppo poco tempo quindi...

Giorno 1: Genova-Tolosa
Avendo deciso di soffermarmi su Bretagna, Normandia e Loira, i viaggi di andata e ritorno andranno via sparati in autostrada, tanto avrò modo di rifarmi, penso io.
Poco da segnalare, a parte il cercare di capire come funzionano i caselli. Momenti di panico alla caduta degli spiccioli e dei guanti, ma stranamente dietro nessuno si agita.

Giorno 2: Tolosa-Carnac-Rennes
Andando fin lassù sarebbe stato un delitto non visitare questi misteriosi megaliti allineati per un non ancora ben precisato motivo, così il giorno prima di partire ho deciso di fare una deviazione per arrivare fino a Carnac.
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Il viaggio è decisamente noioso con il paesaggio sempre più bucolico e piatto, intervallato da campi di girasoli di un giallo abbagliante.
Per dormire ho deciso di soggiornare in una fattoria in aperta campagna, evitando le città.

Giorno 3: Mont Saint Michel-Cancale-Saint Malo
Finalmente lascio le autostrade, mi dico. Non fino a Mont Saint Michel, perché le statali sono come le autostrade, solo col limite di 110. Mezz’ora di noia bucolica poi si rimane stupefatti da questo:
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La cittadella bassa è invasa da negozietti di souvenir e ristoranti di dubbio gusto, ma passate le strette viuzze si arriva ai piedi dell'abbazia, vero spettacolo di architettura
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La marea potente c'era stata due giorni prima, ma in due minuti sono comunque riuscito ad osservare con quanta forza invada l’area dell’abbazia
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Tappa a Cancale, cittadina di mare, per sosta ristoratrice e...scroscio d’acqua. Giusto per bagnare l’asfalto e costringermi a mettere la cerata, anche se in direzione Saint Malo si è già tutto asciugato e il tempo è tornato bello.
Molto affascinante la città intra muros, dalla quale ammirare la baia salendo sui camminamenti di guardia
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Giorno 4: Rennes-Rouen-Le Havre
Spostamento in Normandia, e nuova monotonia del paesaggio. Però ho scoperto la posizione Rospo e quella a ciuccia manubri che hanno alleviato le sofferenze al collo. Visto che sono leggermente in anticipo decido al volo di fare un salto a Rouen, giusto per allungare un po' il viaggio ed ammirare le sue famose case a graticcio
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Giorno 5: Bayeux-Spiagge dello sbarco
Passato lo spettacolare Pont du Normandie, mi dirigo verso la cittadina di Bayeux, sede dell’omonimo arazzo; impressionante per la sua complessità e lunghezza, narra le gesta di Guglielmo il conquistatore
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Decido di recarmi anche al museo della Guerra, per “ammirare” pezzi di artiglieria e iniziare l’immersione nella storia a cui sto per andare incontro
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In rigoroso silenzio percorro i sentieri del cimitero americano e rimango attonito di fronte alla vista di Bloody Omaha: mi tornano alla mente le scene di Salvate il soldato Ryan e mi vengono i brividi.
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Point du Hoc altrettanto impressionante, con i crateri creati dalle bombe che costellano visibilmente tutto l’altopiano
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Si può anche osservare ciò che rimane dei bunker e delle case matte tedesche
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Ripercorro tutta la costa per arrivare ad Arromanches, per vedere i resti del Mulberry Harbour, porto artificiale costruito nei giorni dello sbarco
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Giorno 6: Costa d’Alabastro-Tours
Costeggio tutto il litorale fino a Dieppe per ammirare le famose scogliere a picco sul mare e rimango sbalordito ad Etretat di fronte allo spettacolo della natura più bello che io abbia mai visto
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In pratica tutta la costa è un susseguirsi di villaggi in riva al mare delimitati da scogliere verticali
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finalmente una strada ricca di curve e saliscendi e riesco a divertirmi anche durante il viaggio, ma ora...mi aspetta lo spostamento a Tours in Loira.
Altri innumerevoli chilometri di caldo e autostrada. Il divertimento è altra cosa, le strade sono un perenne rettilineo e il paesaggio è di una monotonia asfissiante
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Giorno 7: Tours-Angers-Tours
Decido di approcciare innanzitutto i castelli della parte occidentale, partendo da quello più famoso per i suoi meravigliosi giardini esterni: Villandry. Il personale si raccomanda di iniziare la visita dall’interno del castello, proprio per non rimanerne delusi una volta visti i giardini esterni, effettivamente spettolari
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Nelle vicinanze si trovano il castello di Langeais, di stampo più medioevale, ed il fiabesco castello di Ussé
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Scaldato il motore con questi tre chateau, mi dirigo verso Angers, per visitare la relativa fortezza di pietra nera e l’Arazzo dell’apocalisse, altro arazzo incredibilmente grande e dettagliato custodito al suo interno di cui non ho potuto fare foto per il divieto di usare flash
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Giorno 8: Amboise, Close Lucé, Chenonceau
Il castello reale di Amboise si fa ammirare dalla sponda opposta del fiume e si dica contenga la tomba di Leonardo da Vinci, all’epoca in stretto contatto con il Re
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Poco distante si trova Clos Lucé, dove soggiornò l’ingegnere/artista negli ultimi anni della sua vita. Interessanti le riproduzioni delle sue opere ingegneristiche installate nel bel parco che circonda la casa
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Resto in zona per ammirare il bellissimo castello di Chenonceau, ed è qui che mi è mancata una diga; romanticismo sfrenato e miele che colava dalle pareti
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Giorno 9: Chamont-Chambord-St. Etienne
Inizio il viaggio di rientro, facendo tappa in quello descritto come il più maestoso dei castelli della Loira: Chambord. Fortunatamente, la sera prima mi sono accorto che non avevo considerato il castello di Chamont, la cui storia si intreccia con quello di Chenonceau. Quindi sveglia all'alba e mi presento ai cancelli che devono ancora aprire
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Tappa a Chambord, per concludere il tuor dei castelli con il più maestoso; se c’è una cosa che odio visitando luoghi in cui non tornerò più sono le impalcature agli edifici, e ovviamente le ritrovo qui, e anche i prati che circondano il castello sono completamente sottosopra per rifacimento.
L’arrivo al castello è veramente maestoso, il parco è di dimensioni esagerate e l’aspetto esterno è effettivamente regale
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La famosa scalinata a doppia elica per la quale si ipotizza che Leonardo da Vinci abbia preso parte allo sviluppo del castello
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Giorno 10: St. Etienne-Passo Moncenisio-Genova
Dedico di fare il passo del Moncenisio come da suggerimenti, giusto per salire un po’ di quota e farmi ghiacciare le mani, ma arrivati in cima il freddo viene ripagato dallo spettacolo del lago
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Conclusioni
4650 Km in dieci giorni. Ne è valsa la pena?
Da un lato ci sono i posti visitati e le meraviglie osservate da vicino, e la risposta è assolutamente si. Ma dal punto di vista motociclistico? Purtroppo mi tocca ammettere che non è stato il viaggio che avevo pensato. Distanza troppo lunghe con
strade e paesaggio assolutamente monotoni.
Però come si dice...tutta esperienza!

gru-nt
17-09-2016, 22:21
:happy3::happy3:

Cava
18-09-2016, 00:11
:happy6: Bel giretto, mi piace:ok: