the chemist
18-05-2021, 18:37
l'evento era questo qui:
https://www.motociclismo.it/tester-day-2021-78388
Ho pensato che potesse essere utile raccontare qualcosa di questo evento, avvenuto nei giorni dal 7 al 10 maggio presso il castello di Paderna (a pontenure, prov. di piacenza).
Io ci sono stato il sabato 8, nel primo turno di prove quindi al mattino, con giro dalle 10 alle 12.
La categoria di moto che ho provato è quella delle “Classiche” in cui ho potuto guidare questi modelli:
- HD SportGlide
- Ducati Scrambler Icon Dark
- Moto Guzzi V7 Stone
- Moto Guzzi V7 Special
- Triumph Street Twin
- Royal Enfield Continental GT
- Royal Enfield Interceptor
Tutte moto che anche qui nel forum potrebbero essere apprezzate da chi cerca una moto “easy” diversa da HD o dalle plurivendute endurone tipo GS e AT.
Evento a mio avviso molto interessante, spero lo ripeteranno in futuro.
La possibilità di muoversi in moto provandone su strada alcune, non è da tutti i giorni.
Al massimo potevi iscriverti a 2 categorie, quindi valutare con mano ben 12-13 moto appartenenti ai gruppi di moto di maggior interesse.
La location secondo me è stata azzeccata, un castello nel piacentino, in mezzo a pianure e colline. Posto molto semplice, con un bel cortile e un giardino ben curato dove le molte moto esposte erano anche valorizzate, a voler vedere.
Come fosse stato un megaconcessionario multimarca all’aperto, o una piccola eicma su un prato, senza luci, palchi, chiasso, gnocche, molto semplice e ruspante.
I test consistevano in 2 ore da passare in strada, circa 80 km, scambiandosi le moto con ordine; alla fine del giro tutti i “tester per un giorno” hanno quindi avuto in mano tutte le moto del gruppo.
Ogni categoria aveva un itinerario diverso, per le enduro “adventure” e “crossover” hanno compreso anche un passaggio in strada bianca e un passaggio in un piccolo guado.
Per la mia categoria, ricostruendo a posteriori il giro fatto, è stato una specie di anello passando su strade guidabili ma con poco traffico, arrivando fino alla statale di Bettola (corre parallela alla statale di Bobbio) che volendo vi porta fino in liguria a chiavari (stando alle indicazioni che ho visto sulla strada).
I paesi attraversati sono stati ad esempio san giorgio piacentino, carpaneto piacentino, ponte dell’olio, bettola, gropparello, per chi fosse delle zone.
Con una gustosa parte di saliscendi e curve proprio nei dintorni di Bettola. Gran traffico di moto anche lì.
Alla fine del giro, ogni partecipante doveva stilare la pagella delle moto provate, con voti da 1 a 10 per le diverse voci, come estetica, ciclistica, motore, freni eccetera.
Indicando poi la preferita, quella che avremmo effettivamente comprato et similia.
Da un mega riassuntone di tutte le pagelle dei partecipanti nei 4 giorni, dovrebbe uscire un pagellone generale di gradimento delle moto in prova.
Venendo alle moto da me guidate, cercherò di essere breve; mi piace scrivere ma non voglio tediarvi con pagine e pagine.
Premessa doverosa: ogni gruppo era guidato davanti e dietro da un tester di motociclismo. Ci siamo quindi attenuti ad una guida media, niente ricerca di prestazioni da gara ma nemmeno una guida da nonno sul vespino 50cc. Ognuno è riuscito a tenere il suo ritmo, magari frenando certi istinti per i più capaci e allo stesso tempo godere comunque del giro in moto. Incluso chi magari aveva iscritto anche la moglie come passeggero. (2 coppie presenti nel mio turno di guida)
Ducati Scrambler:
Una bicicletta. Nel bene e nel male. Motore tanta roba, pur essendo “piccolo”, una bella schiena, una bella spinta, vigorosa dai 3500-4000 giri . Freni e sospensioni mi sono sembrati molto buoni. Non mi sono piaciuti la sella che obbliga forse a stare con le palle troppo sul serbatoio. E nonostante io non sia un marcantonio ma un bassino di 1.73 pure sovrappeso, mi sentivo come un orso in sella alla biciclettina di mio figlio. Sound nemmeno male. Estetica generale non male, specchi esclusi e finiture qui e là bruttine, mascherate dal generale tono dark dato alla moto.
Moto Guzzi V7 Stone:
è la prima che ho preso in mano ad inizio giro. È quella che mi è piaciuta meno. Da fermo sembra una bella moto da portare in giro, senza riscontro poi su strada.
a motore acceso se dai il colpo di gas ti si sposta tutta la moto verso destra da sotto il sedere. Ho letto più volte di questo fenomeno ma pensavo fosse molto meno evidente.
Il motore non l’ho goduto molto, mi è sembrato soffocato. Cambio non preciso a freddo (non si trovava la prima e la folle nemmeno a pagare), vibrazioni tantissime alle pedane già da bassi giri, poi alle braccia appena passati penso i 4500 giri. Freno posteriore inesistente come su certe Harley. Anteriore buono come frenata ma leva molle. Posizione di guida invece buona, sella comoda e facile trovare i comandi di cambio e freno.
Moto Guzzi V7 Special:
a parte che tra colore ed estetica mi è piaciuta molto come moto classica. Un tenue azzurrino con aquilotto in vista e grafica con il numero 850, le marmitte (bel sound) cromate, il tubo cromato intorno alla sella, la strumentazione analogica con due strumenti tondi. La cosa per me ancora oggi totalmente inspiegabile è che mi è parso di guidare una moto totalmente diversa dalla V7 provata un paio di moto prima. motore bello e non soffocato, una discreta spinta, vibrazioni pochissime, niente reazioni dalla trasmissioni a cardano; per di più moto comoda, facile da far piegare e rialzare. Forcella dura il giusto e sospensione posteriore comoda, da turismo.
Royal Enfield Interceptor:
(nelle foto è quella nera con sella stile divano trapuntato)
mai guidata una, mai presa in considerazione una moto di questa marca. È comoda, (la sella è stata eletta come la più comoda dalle zavorrine presenti), vibra poco, “va’n caxxo” come direbbero i miei amici delle macchine. Il motore mi è sembrato davvero spento, ok la classica da turismo, ma così è poco davvero. Per le mie misure ho trovato invece molto buona la posizione in sella, con il manubrio rialzato e la forma del serbatoio. Le sospensioni posteriori buone, la forcella duretta. Freno posteriore non pervenuto, anteriore che rallenta e basta. Nel complesso non male, peccato il motore.
Royal Enfield Continental GT:
(quella rossa in stile moto da rapina anni 70)
Mi è capitato il turno su questa nei pressi delle colline vicino a Bettola, con saliscendi e curve più o meno larghe e guidabili. Ne sono uscito distrutto sui polsi (ok, ho un problema al polso destro che avrà influito presumo).
Molto caricata in avanti, durissima, sia davanti che dietro. Sella stretta e scomoda, ho avuto le balle contro il serbatoio ad ogni curva. Il motore uguale a sopra, spento, a meno di non usare tantissimo il cambio, come in realtà ho fatto. Gli specchietti attaccati a fine manopole servono a niente e rompono solo le balle. Nel complesso le do un 5.5 che esce come media dal 7 di estetica e dal 4 per tutto il resto. Sarebbe una bella moto, guidandola ti senti proprio rapinatore anni 79 che scappa dalla polizia che ti rincorre con una alfa romeo giulia. Era forse la più vintage del gruppo.
Triumph Street Twin:
l’ho trovata la migliore, quella che comprerei se volessi questo tipo di moto.
Non è bellissima a mio avviso, banalotta, ma forse è la sua forza.
Come estetica mi piacerebbe meno dark e con molto più cromo, andando sul classico retrò.
È comoda, la sella ti permette di muoverti tanto, le pedane sono al punto giusto, il manubrio è largo, comodo e rialzato il giusto. (per le mie misure eh).
Il motore mi ha stupito parecchio, pensavo ad un 2 cilindri pacioso, invece spinge pure bene, il cambio non è duro ed entra veloce, la frizione duretta. I freni frenano, le sospensioni “sospensionano”.
A forzare allegro le curve è stabile e lineare. A fine giro è stata opinione comune che fosse la moto più godibile. Un bel prodotto
HD Sport Glide:
prima del giro mi ero fatto due conti sui numeri delle moto riuscendo nell’intento di avere la harley come ultima moto del giro.
Modello che non ho ho mai considerato, trovo tutt’ora orribili i cerchi e la forma delle borse rigide di serie. Ma sono intelligenti, come il cupolino.
Appena mi ci sono seduto ho avuto subito immediato il dejavù di me seduto sul mio ex fatboy.
Sella comoda e bassa, manubrio largo il giusto, i comandi HD che conosco al volo; una moto così meriterebbe le pedane larghe e non quei comandi (troppo) avanzati. Il pedale del freno lo trovi subito ma la leva del cambio mamma mia, nelle scalata soprattutto è di uno scomodo!
Mi è venuto il dubbio pure che fosse montata sbagliata, troppo verticale.
Motore 107 niente da dire, bella spinta. I freni sono buoni, non guido una softail a singolo disco dal 2014 ma l’anteriore che frenata! Però la leva durissima da subito, con attacco quasi immediato.
Rientrando al castello negli ultimi km l’ho forzata sulle curve di campagna, come avrei fatto con il mio fatboy. Risposta sincera, bella piega, buon ritorno raddrizzandola.
Ho dato ben più di qualche metro agli altri tester del mio gruppo restando molto più a contatto con il tester ufficiale che ci guidava (con ktm 690 super motard, per inciso, bellissima).
Tornati alla base, le opinioni generali del mio gruppo sono state positive quasi unanimi per la triumph street-twin e per la ducati scrambler. Tutti concordi sulla royal enfield continental come più scomoda. Tutti molto ben sorpresi dalla “insospettabile” guidabilità della HD e dalla fruibilità del suo motore; ad inizio giro erano tutti spaventati da quell’elefante americano.
Mia personale pagella finale, considerando tutti gli aspetti che posso valutare:
escludo HD perché non voglio passare per talebano del marchio….
1° posto triumph street twin
2° posto guzzi V7 special, ma solo se capisco come è possibile che la V7 stone provata insieme, sembrasse un rottame a confronto.
3° posto ducati scrambler, che però per inciso non mi fa venire idea di essere una moto comoda per caricare una borsa in due e partire per un weekend.
L’assegno lo staccherei comunque per…..HD, ah ah ah ah ah.
Col senno di poi mi resta amaro in bocca per essermi fatto sopraffare dal timore delle endurone.
Perché a vederle lì tutte insieme, il prurito alle mani per africa twin e per provare la panamerica mi è venuto.
E anche per le naked con la aprilia tuono, bellissima imho. Tanto per aumentare la confusione mentale.
le foto le potete vedere qui dove le ho raccolte:
https://photos.app.goo.gl/9EwovRADu4y9hhzc7
spero di essere stato interessante o anche utile se qualcuno cercasse una 2° moto facile e non Harley.
https://www.motociclismo.it/tester-day-2021-78388
Ho pensato che potesse essere utile raccontare qualcosa di questo evento, avvenuto nei giorni dal 7 al 10 maggio presso il castello di Paderna (a pontenure, prov. di piacenza).
Io ci sono stato il sabato 8, nel primo turno di prove quindi al mattino, con giro dalle 10 alle 12.
La categoria di moto che ho provato è quella delle “Classiche” in cui ho potuto guidare questi modelli:
- HD SportGlide
- Ducati Scrambler Icon Dark
- Moto Guzzi V7 Stone
- Moto Guzzi V7 Special
- Triumph Street Twin
- Royal Enfield Continental GT
- Royal Enfield Interceptor
Tutte moto che anche qui nel forum potrebbero essere apprezzate da chi cerca una moto “easy” diversa da HD o dalle plurivendute endurone tipo GS e AT.
Evento a mio avviso molto interessante, spero lo ripeteranno in futuro.
La possibilità di muoversi in moto provandone su strada alcune, non è da tutti i giorni.
Al massimo potevi iscriverti a 2 categorie, quindi valutare con mano ben 12-13 moto appartenenti ai gruppi di moto di maggior interesse.
La location secondo me è stata azzeccata, un castello nel piacentino, in mezzo a pianure e colline. Posto molto semplice, con un bel cortile e un giardino ben curato dove le molte moto esposte erano anche valorizzate, a voler vedere.
Come fosse stato un megaconcessionario multimarca all’aperto, o una piccola eicma su un prato, senza luci, palchi, chiasso, gnocche, molto semplice e ruspante.
I test consistevano in 2 ore da passare in strada, circa 80 km, scambiandosi le moto con ordine; alla fine del giro tutti i “tester per un giorno” hanno quindi avuto in mano tutte le moto del gruppo.
Ogni categoria aveva un itinerario diverso, per le enduro “adventure” e “crossover” hanno compreso anche un passaggio in strada bianca e un passaggio in un piccolo guado.
Per la mia categoria, ricostruendo a posteriori il giro fatto, è stato una specie di anello passando su strade guidabili ma con poco traffico, arrivando fino alla statale di Bettola (corre parallela alla statale di Bobbio) che volendo vi porta fino in liguria a chiavari (stando alle indicazioni che ho visto sulla strada).
I paesi attraversati sono stati ad esempio san giorgio piacentino, carpaneto piacentino, ponte dell’olio, bettola, gropparello, per chi fosse delle zone.
Con una gustosa parte di saliscendi e curve proprio nei dintorni di Bettola. Gran traffico di moto anche lì.
Alla fine del giro, ogni partecipante doveva stilare la pagella delle moto provate, con voti da 1 a 10 per le diverse voci, come estetica, ciclistica, motore, freni eccetera.
Indicando poi la preferita, quella che avremmo effettivamente comprato et similia.
Da un mega riassuntone di tutte le pagelle dei partecipanti nei 4 giorni, dovrebbe uscire un pagellone generale di gradimento delle moto in prova.
Venendo alle moto da me guidate, cercherò di essere breve; mi piace scrivere ma non voglio tediarvi con pagine e pagine.
Premessa doverosa: ogni gruppo era guidato davanti e dietro da un tester di motociclismo. Ci siamo quindi attenuti ad una guida media, niente ricerca di prestazioni da gara ma nemmeno una guida da nonno sul vespino 50cc. Ognuno è riuscito a tenere il suo ritmo, magari frenando certi istinti per i più capaci e allo stesso tempo godere comunque del giro in moto. Incluso chi magari aveva iscritto anche la moglie come passeggero. (2 coppie presenti nel mio turno di guida)
Ducati Scrambler:
Una bicicletta. Nel bene e nel male. Motore tanta roba, pur essendo “piccolo”, una bella schiena, una bella spinta, vigorosa dai 3500-4000 giri . Freni e sospensioni mi sono sembrati molto buoni. Non mi sono piaciuti la sella che obbliga forse a stare con le palle troppo sul serbatoio. E nonostante io non sia un marcantonio ma un bassino di 1.73 pure sovrappeso, mi sentivo come un orso in sella alla biciclettina di mio figlio. Sound nemmeno male. Estetica generale non male, specchi esclusi e finiture qui e là bruttine, mascherate dal generale tono dark dato alla moto.
Moto Guzzi V7 Stone:
è la prima che ho preso in mano ad inizio giro. È quella che mi è piaciuta meno. Da fermo sembra una bella moto da portare in giro, senza riscontro poi su strada.
a motore acceso se dai il colpo di gas ti si sposta tutta la moto verso destra da sotto il sedere. Ho letto più volte di questo fenomeno ma pensavo fosse molto meno evidente.
Il motore non l’ho goduto molto, mi è sembrato soffocato. Cambio non preciso a freddo (non si trovava la prima e la folle nemmeno a pagare), vibrazioni tantissime alle pedane già da bassi giri, poi alle braccia appena passati penso i 4500 giri. Freno posteriore inesistente come su certe Harley. Anteriore buono come frenata ma leva molle. Posizione di guida invece buona, sella comoda e facile trovare i comandi di cambio e freno.
Moto Guzzi V7 Special:
a parte che tra colore ed estetica mi è piaciuta molto come moto classica. Un tenue azzurrino con aquilotto in vista e grafica con il numero 850, le marmitte (bel sound) cromate, il tubo cromato intorno alla sella, la strumentazione analogica con due strumenti tondi. La cosa per me ancora oggi totalmente inspiegabile è che mi è parso di guidare una moto totalmente diversa dalla V7 provata un paio di moto prima. motore bello e non soffocato, una discreta spinta, vibrazioni pochissime, niente reazioni dalla trasmissioni a cardano; per di più moto comoda, facile da far piegare e rialzare. Forcella dura il giusto e sospensione posteriore comoda, da turismo.
Royal Enfield Interceptor:
(nelle foto è quella nera con sella stile divano trapuntato)
mai guidata una, mai presa in considerazione una moto di questa marca. È comoda, (la sella è stata eletta come la più comoda dalle zavorrine presenti), vibra poco, “va’n caxxo” come direbbero i miei amici delle macchine. Il motore mi è sembrato davvero spento, ok la classica da turismo, ma così è poco davvero. Per le mie misure ho trovato invece molto buona la posizione in sella, con il manubrio rialzato e la forma del serbatoio. Le sospensioni posteriori buone, la forcella duretta. Freno posteriore non pervenuto, anteriore che rallenta e basta. Nel complesso non male, peccato il motore.
Royal Enfield Continental GT:
(quella rossa in stile moto da rapina anni 70)
Mi è capitato il turno su questa nei pressi delle colline vicino a Bettola, con saliscendi e curve più o meno larghe e guidabili. Ne sono uscito distrutto sui polsi (ok, ho un problema al polso destro che avrà influito presumo).
Molto caricata in avanti, durissima, sia davanti che dietro. Sella stretta e scomoda, ho avuto le balle contro il serbatoio ad ogni curva. Il motore uguale a sopra, spento, a meno di non usare tantissimo il cambio, come in realtà ho fatto. Gli specchietti attaccati a fine manopole servono a niente e rompono solo le balle. Nel complesso le do un 5.5 che esce come media dal 7 di estetica e dal 4 per tutto il resto. Sarebbe una bella moto, guidandola ti senti proprio rapinatore anni 79 che scappa dalla polizia che ti rincorre con una alfa romeo giulia. Era forse la più vintage del gruppo.
Triumph Street Twin:
l’ho trovata la migliore, quella che comprerei se volessi questo tipo di moto.
Non è bellissima a mio avviso, banalotta, ma forse è la sua forza.
Come estetica mi piacerebbe meno dark e con molto più cromo, andando sul classico retrò.
È comoda, la sella ti permette di muoverti tanto, le pedane sono al punto giusto, il manubrio è largo, comodo e rialzato il giusto. (per le mie misure eh).
Il motore mi ha stupito parecchio, pensavo ad un 2 cilindri pacioso, invece spinge pure bene, il cambio non è duro ed entra veloce, la frizione duretta. I freni frenano, le sospensioni “sospensionano”.
A forzare allegro le curve è stabile e lineare. A fine giro è stata opinione comune che fosse la moto più godibile. Un bel prodotto
HD Sport Glide:
prima del giro mi ero fatto due conti sui numeri delle moto riuscendo nell’intento di avere la harley come ultima moto del giro.
Modello che non ho ho mai considerato, trovo tutt’ora orribili i cerchi e la forma delle borse rigide di serie. Ma sono intelligenti, come il cupolino.
Appena mi ci sono seduto ho avuto subito immediato il dejavù di me seduto sul mio ex fatboy.
Sella comoda e bassa, manubrio largo il giusto, i comandi HD che conosco al volo; una moto così meriterebbe le pedane larghe e non quei comandi (troppo) avanzati. Il pedale del freno lo trovi subito ma la leva del cambio mamma mia, nelle scalata soprattutto è di uno scomodo!
Mi è venuto il dubbio pure che fosse montata sbagliata, troppo verticale.
Motore 107 niente da dire, bella spinta. I freni sono buoni, non guido una softail a singolo disco dal 2014 ma l’anteriore che frenata! Però la leva durissima da subito, con attacco quasi immediato.
Rientrando al castello negli ultimi km l’ho forzata sulle curve di campagna, come avrei fatto con il mio fatboy. Risposta sincera, bella piega, buon ritorno raddrizzandola.
Ho dato ben più di qualche metro agli altri tester del mio gruppo restando molto più a contatto con il tester ufficiale che ci guidava (con ktm 690 super motard, per inciso, bellissima).
Tornati alla base, le opinioni generali del mio gruppo sono state positive quasi unanimi per la triumph street-twin e per la ducati scrambler. Tutti concordi sulla royal enfield continental come più scomoda. Tutti molto ben sorpresi dalla “insospettabile” guidabilità della HD e dalla fruibilità del suo motore; ad inizio giro erano tutti spaventati da quell’elefante americano.
Mia personale pagella finale, considerando tutti gli aspetti che posso valutare:
escludo HD perché non voglio passare per talebano del marchio….
1° posto triumph street twin
2° posto guzzi V7 special, ma solo se capisco come è possibile che la V7 stone provata insieme, sembrasse un rottame a confronto.
3° posto ducati scrambler, che però per inciso non mi fa venire idea di essere una moto comoda per caricare una borsa in due e partire per un weekend.
L’assegno lo staccherei comunque per…..HD, ah ah ah ah ah.
Col senno di poi mi resta amaro in bocca per essermi fatto sopraffare dal timore delle endurone.
Perché a vederle lì tutte insieme, il prurito alle mani per africa twin e per provare la panamerica mi è venuto.
E anche per le naked con la aprilia tuono, bellissima imho. Tanto per aumentare la confusione mentale.
le foto le potete vedere qui dove le ho raccolte:
https://photos.app.goo.gl/9EwovRADu4y9hhzc7
spero di essere stato interessante o anche utile se qualcuno cercasse una 2° moto facile e non Harley.