PDA

Visualizza Versione Completa : Motocivismo contro ANIA



Bertone
28-03-2008, 16:31
Roma 26 marzo 2008
Comunicato Stampa



L'Ania, l'associazione che rappresenta le imprese di assicurazione operanti in Italia, nei giorni scorsi ha dato il via ad una campagna stampa sui maggiori quotidiani Nazionali e sul web.
http://www.ania.it/documenti_salastampa/rassegne/2284_2352_25032008_artrs.pdfwww.ania.it/documenti_salastampa/rassegne/2284_2352_25032008_a...
Premesso che lo statuto dell'Ania prevede quale finalità principale la tutela degli "interessi della categoria coniugandoli con gli interessi generali del Paese nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile riconosciuto dalle Istituzioni e dall'opinione pubblica", rileviamo con disappunto che il
raggiungimento di questo obbiettivo passa, evidentemente, anche attraverso la criminalizzazione e la diffamazione di intere categorie di utenti della strada, in questo caso i motociclisti, presi ad esempio di
uno stile di guida pericoloso nonché autolesionista.

La lobby degli assicuratori quindi, non paga di aver applicato negli ultimi mesi rincari fino al 30% sulle polizze moto adducendo motivazioni inconsistenti e prive di ogni ragionevolezza, ha deciso di elevare
agli onori della cronaca motociclisti che vanno ?a 130 in centro abitato? e successivamente "si arrestano" contro i tram, e li ha utilizzati per una campagna "di sensibilizzazione" alla guida sicura di pessimo gusto che tenta invano di essere ironica.

Siamo certi che ai Signori dell'Ania (e alla loro agenzia di pubblicità) non sfuggano alcuni dettagli che comunque, per sicurezza, riportiamo:

- La maggior parte degli incidenti a carico delle due ruote a motore (72.3%) avviene a bassa velocità e in area urbana.
- Circa il 60% degli incidenti moto vede coinvolta un?automobile. La percentuale sale se si considerano anche autobus e camion.
- La responsabilità primaria dell?incidente è suddivisa tra conducente dell?altro veicolo (50%) e conducente del veicolo a due ruote (37%)
-Nel 70% dei casi in cui la causa primaria è l?errore umano da parte del conducente dell?altro veicolo, questo è dovuto a mancanza di percezione del veicolo a due ruote.
(fonti Ancma, Maids, Cnel)

Il Coordinamento Motociclisti chiede pertanto il ritiro immediato delle immagini e delle vignette in oggetto, che gettano palesemente discredito sull'immagine della categoria dei Motociclisti, e invita Ania a considerare i veri pericoli a cui vanno incontro gli utenti delle due ruote:
distrazione dei conducenti di altri veicoli, strade dissestate, ostacoli fissi, dossi e spartitraffico non a norma, guardrail assassini e, ancor più grave se possibile, la totale disattenzione delle istituzioni verso una categoria di utenti della strada che viene ingiustamente colpevolizzata e denigrata invece che tutelata e protetta.
A nostro avviso, per ridurre i costi legati all'incidentistica dei veicoli a due ruote, sarebbe sicuramente più produttiva una campagna che, come accade nel resto d'Europa, sensibilizzi gli automobilisti ad una
maggiore attenzione verso le moto e le Istituzioni ad un maggiore impegno nella progettazione e manutenzione delle nostre strade, perchè purtroppo, sempre più spesso, ?Il motociclista non uccide, viene ucciso?.


Ass. COORDINAMENTO MOTOCICLISTI
http://www.cmfem.itwww.cmfem.it - segreteria@cmfem.it
MOTOCIVISMO
http://www.motocivismo.itwww.motocivismo.it - info@motocivismo.it

SCARICA E DIFFONDI IL DOCUMENTO IN PDF

Elia#4
28-03-2008, 16:44
ma te pensa questi http://www.webchapter.it/smiles/bigeyes.gif http://www.webchapter.it/smiles/bigeyes.gif

harleyman1970
28-03-2008, 17:02
che la percezione delle 2 ruote da parte degli automobilisti non è ridotta ma completamente assente...
L'ANIA ha riportato quello che pensano la maggior parte dei "guidatori" di mezzi a 4 o più ruote, e la cosa assurda è che te lo dicono in faccia quando scampi a qualche attentato e fai notare la cosa (vedi sportelli aperti, uscite dalle colonne senza freccia, semafori non rispettati perchè dalla parte opposta c'erano "solo le moto"!--successo a me!- ecc ecc).
Siamo considerati pericoli pubblici solo perchè guidiamo un mezzo agile nel traffico (a parte i pulmini http://www.webchapter.it/smiles/happy4.gif http://www.webchapter.it/smiles/happy4.gif ) e facciamo invidia in quanto superiamo le colonne e in estate non moriamo di caldo (secondo loro)!.
Mah, alla base c'è sempre una irresponsabilità di alcuni che danneggia l'intera categoria... tipo le donne al volante! http://www.webchapter.it/smiles/happy4.gif

London dude
28-03-2008, 17:32
Boh, francamente non vedo un granche' per cui scandalizzarmi.
E' una campagna di sensibilizzazione contro gli idioti (e ce ne sono una marea) che usano la moto in citta' come fossero da soli ed immortali.
Purtroppo il rapporto dei motociclisti con le compagnie di assicurazione e' condizionato da questi stronzi che quando vanno per terra fanno danni seri a se stessi ed agli altri.
Se queste campagne le facesse Motocivismo farebbe una gran cosa.

Cava
28-03-2008, 17:43
Probabilmente hanno fatto la campagna prima di leggere i dati di Altroconsumo....
I veri responsabili di molti incidenti sono anche le strade, che non tengono per niente conto dei mezzi a due ruote....

http://www.repubblica.it/2008/03/motori/motori-marzo-2008/motori-inchiesta-altroconsumo/motori-inchiesta-altroconsumo.html?ref=mothpstr1Schiaccia.....