London dude
22-03-2024, 12:08
Finalmente, mi vergogno un pò perchè ce l'ho da Settembre scorso, sono arrivato a 1500 chilometri e ci ho ragionato un pò sopra.
Vi lascio qualche pesiero in ordine più o meno sparso e senza diventare troppo tecnico che non gliene frega nulla a nessuno. :happy3:
Estetica
Beh, che dire.
E’ quasi impossibile non notare questa moto. La colorazione è dichiaratamente ispirata alle Muscle Cars americane degli anni ’60 e ’70. Tutti abbiamo in mente la mitica Shelby Cobra esattamente in questi colori.
Borse più piccole, sollevate dagli scarichi, sospensioni più alte e il mitico porseo sul serbatoio le danno un look decisamente più aggressivo del resto della line up.
Certamente come tutto può piacere o non piacere ma sicuramente non passa inosservata.
Harley dichiara di aver prodotto 2000 esemplari di ciascun modello (Street Glide, Road Glide e Lowrider), pochini ma non pochissimi. Una delle tante Harley, quasi tutte in realtà, che non manterrà valore nel tempo.
Personalmente preferisco la Street Glide alla Road Glide (la Lowrider non la prendo nemmeno in considerazione per pietà cristiana). Il cupolone fisso, il manubrio più alto ed elevato, la strumentazione non lineare e le voraggini intonro agli steli mi fanno dire bella proposta, contenuto interessante, ma per me è un no.
Guardando la SG, sia da “fuori” che in sella, tutto sembra avere più ordine e linearità perlomeno nella mia opinione e per i miei gusti.
Ho aggiunto all’acquisto il bilancere al pedale del cambio, manopole riscaldate (sto diventando vecchio), specchietti fuori carena perchè quelli di serie sono padelloni di plastica e manubrio Fuzed Low, praticamente uguale a quello di serie ma di diametro maggiorato per far passare i cavi internamente.
Ho anche cambiato la sella che, di serie, è come stare seduti su una cassetta della frutta e tra l’altro mi metteva troppo in alto e avanti rispetto a come mi piace guidare. Ho messo la sella di serie della Special che per me è perfetta, busto un poco più inclinato in avanti e più peso sui polsi. Pure bella esteticamente senza cambiare la linea generale della moto.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20240322/19b205f843f4349f7e6acf959fedbd97.jpg
Ciclistica e guida
Premessa: stiamo parlando di un’Harley eh, quindi non facciamo quelli che le sospensioni non disegnano bene la strada, sicuramente una forcella a steli rovesciati davanti e una coppia di ammortizzatori con cartuccia di gas separata dietro fanno la differenza.
Esteticamente sono magari più aggressivi da vedere se a voi e ai vostri amici piace quel tipo di look magari la differenza la fanno anche. E dopo che la fanno cosa succede? Io di certo non sono uno che lascia gas nella manopola quando può darlo ma questa moto, così come esce dal concessionario ha margine anche nelle situazioni in cui uno vuole spremerla sempre tenendo presente che è un’Harley e che se uno vuole veramente spremerla al punto di andare sempre a trovare il limite probabilmente, anzi sicuramente, ha sbagliato moto e ha sbagliato marchio.
Detto questo, la moto si guida davvero bene soprattutto aiutandosi col gas.
Sembra avere una doppia natura. La si può portare in giro sorniona guardandosi in giro a bassi regimi (non troppo bassi altrimenti strappa e non gli fa bene, ne parlerò anche in seguito) guidando con poco sforzo sul manubrio e a gas praticamente costante.
E poi la si può guidare veramente, marce basse giri più alti col gas sempre puntato sulle camme.
E’ una goduria, la si butta in curva e la si tiene in traiettoria col gas. Il bat facilità l’entrata in piega, per rialzarla in uscita ci si aiuta col contro sterzo, nelle inversioni di piega più rapide ginocchia strette al serbatoio e leggera pinzatina all’anteriore, sale da una parte e scende dall’altra in modo sorprendentemente rapido (ovviamente non stiamo parlando di una CBR eh).
Le sospensioni più alte sono proprio quello di cui questa moto aveva bisogno per farmela piacere sia esteticamente che come impostazione di guida, più puntata sull’anteriore della Special che avevo provato tempo fa.
Gli angoli di piega che si riescono ad ottenere (32 a destra e 31 a sinistra) non sono ovviamente da moto sportiva ma diciamo che la pedana che striscia su questa moto è un buon indicatore che il limite si sta avvicinando e non più un segnale che mancano ancora 15 gradi come su altri Touring.
In autostrada è stabile sul dritto fino a velocità ampiamente sopra il codice (i 130 si fanno in sesta marcia a 3000 giri su 5500) e non da sudori freddi nei curvoni anche a velocità elevate. Certo non bisogna spettarsi di essere su un binario ma le leggere oscillazioni che si percepiscono in caso di velocità alta e asfalto sconnesso in curva sopra una certa velocità (diciamo 160) sono comunque tollerabili, a patto di non panicare e iniziare a fissare il guard rail esterno.
A 4000 giri in sesta siamo oltre i 170 e quindi direi che i 200 si fanno tranquilli e con un pò di pazienza ritengo che si possa andare oltre i 220 indicati.
E frena anche bene. Sono sempre, con pilota a bordo, oltre 450 chili di massa da rallentare e fermare ma ad oggi non ho notato affaticamenti o incertezze. Si modula bene (il freno posteriore non tantissimo sia per il tipo di movimento che bisogna fare con la gamba che per la rigidità del comando, nulla a cui chi guida una Touring Harley non sia già abituato) e con l’ABS di serie si può stare tranquilli. Non mi piacciono molto i freni collegati tra di loro. Li preferisco separati per poter spostare il peso all’avantreno prima di iniziare a frenare anche con l’anteriore ma ormai sembra essere obbligatorio averli così.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20240322/631666f3e027e9e46bb9341cd1b45c2a.jpg
Motore
Parliamo di 1923cc di cilindrata, quasi un litro per cilindro. Riflessione inutile ma interessante, la miscela che ci sta in un cilindro della SG ST sta in 4 cilindri di un CBR.
Ovviamente la differenza di alesaggio c’è e non potrebbe essere diversamente ma il dato più interessante è la corsa. In un CBR la corsa è di 48.5mm mentre nel nostro 117 è di 114.3
Questo significa che il 117 produrrà la sua coppia massima a giri più bassi del CBR. Non di più a parità di cc e altri parametri, solo più in basso.
Ma meno in basso di quanto me lo aspettassi.
Un appunto che faccio a questo motore (ad oggi solo Stage I – Filtro, mappa e SE Street Cannons) è che per muoversi da fermi non basta dare un filo di gas e lasciare la frizione. Bisogna darci un pochino e questo, insieme al fatto che la prima è abbastanza corta (ratio 9.593) non me la fa piacere moltissimo.
Ovvio che il peso elevato (370 chili in ordine di marcia) non aiuta e rompere l’inerzia da fermi richiede un pò più di sforzo ma questi non sono fatti nuovi per HD.
Possibile che fuori garanzia ci metterò le mani cambiando camme per qualcosa che mi abbassi il punto di max torque. Vediamo quando ci arrivo, per ora va benissimo così.
La frizione a cavo su una moto di questo prezzo non si può vedere e la spiegazione che ti danno quando la compri (è più regolabile secondo i gusti del guidatore) fa abbastanza ridere. Mettici una leva regolabile al manubrio e hai risolto.
Chiaramente stiamo parlando di riduzione di costi come anche l’eliminazione del cambio a bilancere (spiegata con su una moto sportiva il bilancere non si può vedere) ma tant’è, a me non piace e tra l’altro, come mi sembra l’abbia già notato qualcun altro, ogni tanto mi da uno strano feedback come fosse un leggero colpetto alla leva in alcuni cambi di marcia.
Nulla che cambi il piacere di guida che è davvero tanto. Le altre marce sono davvero ben spaziate e cambiando rapidi l’accelerazione sembra davvero non smettere mai.
Ottimo anche la solita martellata all’innesto della prima. Always a head turner...
Non ho notato temperature insopportabili, il raffreddamento ibrido delle testate, le alette sopra il cilindro posteriore insieme all’Engine Idle Temperature Management System fanno il loro lavoro e tengono tutto a temperature tutto sommato accettabili.
Ai consumi non ho fatto tanto caso, non si compra una moto del genere per per poi mettersi a fare i conti delle virgole ma ad occhio mi sembra che non siano eccessivi (tenendo presente cilindrata, peso e aerodinamica...).
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20240322/ee51d8f60050956cbead4ea282aa8f9e.jpg
Strumentazione
C’è tutto quello che serve, tutto sott’occhio, tutto chiaramente leggibile.
Tra l’altro, ma questi sono gusti personali, molto appropriato per il tipo di moto lo stile e lo schema un po' muscle car con cui sono allineati nel cruscotto.
L’infotainment (termine veramente inadeguato a una Harley ma tant’è…) è lì dovesse servire e spippolando tra schermo e comandi al manubrio ci si trova davvero tanta roba di relativa utilità.
Unico appunto che però è una costante di queste moto: invece dell’indicatore dell’amperaggio che sfido a trovare qualcuno che lo guarda più di una volta avrei preferito un indicatore di temperatura da poter switchare tra temperatura delle testate, temperatura dell’olio e magari anche temperatura dell’aria. Quest’ultima si trova anche toccando l’icona “i” sull’infotainment ma bisogna andare a cercarla e, tra l’altro, il sensore è chiuso dentro al bat insieme a libri di cibernetica e circuiti di mille valvole che sicuramente generano calore restituendo una lettura che lascia veramente il tempo che trova.
I comandi alle manopole ci sono veramente tutti, forse per me anche un pelino in più di quello che servono. Alla fine per gestire tutto quello che si può gestire da lì ci si trova a fare un po' i pianisti e ogni tanto l’occhiata viene da dargliela cosa che inevitabilmente distrae da situazioni che magari richiedono attenzione massima.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20240322/26e0cd9c99058e76b2a0d2d691d0c4b9.jpg
In conclusione per me questa è senz’altro la Harley più divertente da guidare che io abbia mai provato, è bella, è potente, frena bene, è sicura, a modo suo è anche una moto agile nel misto stretto e prevedibile nel misto veloce.
Le borse sono roba da un paio di giorni di giro contando che ci si porta dietro sempre anche qualche attrezzo e l’antipioggia ma aggiungendo un portapacchi e un borsone oppure un economicissimo Tour-Pak in tinta con relativi attacchi, serrature e schienale per passeggero (totale non lontano dai 3.000 Euro...) si riesce a stare via anche per periodi più lunghi. La moto non ha certamente limite alle lunghe percorrenze, cede prima la schiena anche perchè non stiamo proprio parlando di un comfort di marcia da berlina di lusso. Le sospensioni sono abbastanza rigide e le spalle dei pneumatici basse non aiutano.
Costa un botto però, prezzo da auto di fascia media.
Stiamo parlando di un oggetto assolutamente superfluo per l’uso che se ne deve fare, quando mi chiedono quanto l’ho pagata glisso dicendo che è da cafoni chiederlo come l’età delle donne ma che come tutte le Harley entra nel cuore e diventa parte della nostra vita e a quel punto non ha senso parlare di soldi.
Si parla di viaggi, di strade, di sensazioni e di emozioni e li questa Harley Davidson, come tutte le altre, vale assolutamente tutti i soldi che costa.
E anche di più...
Vi lascio qualche pesiero in ordine più o meno sparso e senza diventare troppo tecnico che non gliene frega nulla a nessuno. :happy3:
Estetica
Beh, che dire.
E’ quasi impossibile non notare questa moto. La colorazione è dichiaratamente ispirata alle Muscle Cars americane degli anni ’60 e ’70. Tutti abbiamo in mente la mitica Shelby Cobra esattamente in questi colori.
Borse più piccole, sollevate dagli scarichi, sospensioni più alte e il mitico porseo sul serbatoio le danno un look decisamente più aggressivo del resto della line up.
Certamente come tutto può piacere o non piacere ma sicuramente non passa inosservata.
Harley dichiara di aver prodotto 2000 esemplari di ciascun modello (Street Glide, Road Glide e Lowrider), pochini ma non pochissimi. Una delle tante Harley, quasi tutte in realtà, che non manterrà valore nel tempo.
Personalmente preferisco la Street Glide alla Road Glide (la Lowrider non la prendo nemmeno in considerazione per pietà cristiana). Il cupolone fisso, il manubrio più alto ed elevato, la strumentazione non lineare e le voraggini intonro agli steli mi fanno dire bella proposta, contenuto interessante, ma per me è un no.
Guardando la SG, sia da “fuori” che in sella, tutto sembra avere più ordine e linearità perlomeno nella mia opinione e per i miei gusti.
Ho aggiunto all’acquisto il bilancere al pedale del cambio, manopole riscaldate (sto diventando vecchio), specchietti fuori carena perchè quelli di serie sono padelloni di plastica e manubrio Fuzed Low, praticamente uguale a quello di serie ma di diametro maggiorato per far passare i cavi internamente.
Ho anche cambiato la sella che, di serie, è come stare seduti su una cassetta della frutta e tra l’altro mi metteva troppo in alto e avanti rispetto a come mi piace guidare. Ho messo la sella di serie della Special che per me è perfetta, busto un poco più inclinato in avanti e più peso sui polsi. Pure bella esteticamente senza cambiare la linea generale della moto.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20240322/19b205f843f4349f7e6acf959fedbd97.jpg
Ciclistica e guida
Premessa: stiamo parlando di un’Harley eh, quindi non facciamo quelli che le sospensioni non disegnano bene la strada, sicuramente una forcella a steli rovesciati davanti e una coppia di ammortizzatori con cartuccia di gas separata dietro fanno la differenza.
Esteticamente sono magari più aggressivi da vedere se a voi e ai vostri amici piace quel tipo di look magari la differenza la fanno anche. E dopo che la fanno cosa succede? Io di certo non sono uno che lascia gas nella manopola quando può darlo ma questa moto, così come esce dal concessionario ha margine anche nelle situazioni in cui uno vuole spremerla sempre tenendo presente che è un’Harley e che se uno vuole veramente spremerla al punto di andare sempre a trovare il limite probabilmente, anzi sicuramente, ha sbagliato moto e ha sbagliato marchio.
Detto questo, la moto si guida davvero bene soprattutto aiutandosi col gas.
Sembra avere una doppia natura. La si può portare in giro sorniona guardandosi in giro a bassi regimi (non troppo bassi altrimenti strappa e non gli fa bene, ne parlerò anche in seguito) guidando con poco sforzo sul manubrio e a gas praticamente costante.
E poi la si può guidare veramente, marce basse giri più alti col gas sempre puntato sulle camme.
E’ una goduria, la si butta in curva e la si tiene in traiettoria col gas. Il bat facilità l’entrata in piega, per rialzarla in uscita ci si aiuta col contro sterzo, nelle inversioni di piega più rapide ginocchia strette al serbatoio e leggera pinzatina all’anteriore, sale da una parte e scende dall’altra in modo sorprendentemente rapido (ovviamente non stiamo parlando di una CBR eh).
Le sospensioni più alte sono proprio quello di cui questa moto aveva bisogno per farmela piacere sia esteticamente che come impostazione di guida, più puntata sull’anteriore della Special che avevo provato tempo fa.
Gli angoli di piega che si riescono ad ottenere (32 a destra e 31 a sinistra) non sono ovviamente da moto sportiva ma diciamo che la pedana che striscia su questa moto è un buon indicatore che il limite si sta avvicinando e non più un segnale che mancano ancora 15 gradi come su altri Touring.
In autostrada è stabile sul dritto fino a velocità ampiamente sopra il codice (i 130 si fanno in sesta marcia a 3000 giri su 5500) e non da sudori freddi nei curvoni anche a velocità elevate. Certo non bisogna spettarsi di essere su un binario ma le leggere oscillazioni che si percepiscono in caso di velocità alta e asfalto sconnesso in curva sopra una certa velocità (diciamo 160) sono comunque tollerabili, a patto di non panicare e iniziare a fissare il guard rail esterno.
A 4000 giri in sesta siamo oltre i 170 e quindi direi che i 200 si fanno tranquilli e con un pò di pazienza ritengo che si possa andare oltre i 220 indicati.
E frena anche bene. Sono sempre, con pilota a bordo, oltre 450 chili di massa da rallentare e fermare ma ad oggi non ho notato affaticamenti o incertezze. Si modula bene (il freno posteriore non tantissimo sia per il tipo di movimento che bisogna fare con la gamba che per la rigidità del comando, nulla a cui chi guida una Touring Harley non sia già abituato) e con l’ABS di serie si può stare tranquilli. Non mi piacciono molto i freni collegati tra di loro. Li preferisco separati per poter spostare il peso all’avantreno prima di iniziare a frenare anche con l’anteriore ma ormai sembra essere obbligatorio averli così.
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Motore
Parliamo di 1923cc di cilindrata, quasi un litro per cilindro. Riflessione inutile ma interessante, la miscela che ci sta in un cilindro della SG ST sta in 4 cilindri di un CBR.
Ovviamente la differenza di alesaggio c’è e non potrebbe essere diversamente ma il dato più interessante è la corsa. In un CBR la corsa è di 48.5mm mentre nel nostro 117 è di 114.3
Questo significa che il 117 produrrà la sua coppia massima a giri più bassi del CBR. Non di più a parità di cc e altri parametri, solo più in basso.
Ma meno in basso di quanto me lo aspettassi.
Un appunto che faccio a questo motore (ad oggi solo Stage I – Filtro, mappa e SE Street Cannons) è che per muoversi da fermi non basta dare un filo di gas e lasciare la frizione. Bisogna darci un pochino e questo, insieme al fatto che la prima è abbastanza corta (ratio 9.593) non me la fa piacere moltissimo.
Ovvio che il peso elevato (370 chili in ordine di marcia) non aiuta e rompere l’inerzia da fermi richiede un pò più di sforzo ma questi non sono fatti nuovi per HD.
Possibile che fuori garanzia ci metterò le mani cambiando camme per qualcosa che mi abbassi il punto di max torque. Vediamo quando ci arrivo, per ora va benissimo così.
La frizione a cavo su una moto di questo prezzo non si può vedere e la spiegazione che ti danno quando la compri (è più regolabile secondo i gusti del guidatore) fa abbastanza ridere. Mettici una leva regolabile al manubrio e hai risolto.
Chiaramente stiamo parlando di riduzione di costi come anche l’eliminazione del cambio a bilancere (spiegata con su una moto sportiva il bilancere non si può vedere) ma tant’è, a me non piace e tra l’altro, come mi sembra l’abbia già notato qualcun altro, ogni tanto mi da uno strano feedback come fosse un leggero colpetto alla leva in alcuni cambi di marcia.
Nulla che cambi il piacere di guida che è davvero tanto. Le altre marce sono davvero ben spaziate e cambiando rapidi l’accelerazione sembra davvero non smettere mai.
Ottimo anche la solita martellata all’innesto della prima. Always a head turner...
Non ho notato temperature insopportabili, il raffreddamento ibrido delle testate, le alette sopra il cilindro posteriore insieme all’Engine Idle Temperature Management System fanno il loro lavoro e tengono tutto a temperature tutto sommato accettabili.
Ai consumi non ho fatto tanto caso, non si compra una moto del genere per per poi mettersi a fare i conti delle virgole ma ad occhio mi sembra che non siano eccessivi (tenendo presente cilindrata, peso e aerodinamica...).
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Strumentazione
C’è tutto quello che serve, tutto sott’occhio, tutto chiaramente leggibile.
Tra l’altro, ma questi sono gusti personali, molto appropriato per il tipo di moto lo stile e lo schema un po' muscle car con cui sono allineati nel cruscotto.
L’infotainment (termine veramente inadeguato a una Harley ma tant’è…) è lì dovesse servire e spippolando tra schermo e comandi al manubrio ci si trova davvero tanta roba di relativa utilità.
Unico appunto che però è una costante di queste moto: invece dell’indicatore dell’amperaggio che sfido a trovare qualcuno che lo guarda più di una volta avrei preferito un indicatore di temperatura da poter switchare tra temperatura delle testate, temperatura dell’olio e magari anche temperatura dell’aria. Quest’ultima si trova anche toccando l’icona “i” sull’infotainment ma bisogna andare a cercarla e, tra l’altro, il sensore è chiuso dentro al bat insieme a libri di cibernetica e circuiti di mille valvole che sicuramente generano calore restituendo una lettura che lascia veramente il tempo che trova.
I comandi alle manopole ci sono veramente tutti, forse per me anche un pelino in più di quello che servono. Alla fine per gestire tutto quello che si può gestire da lì ci si trova a fare un po' i pianisti e ogni tanto l’occhiata viene da dargliela cosa che inevitabilmente distrae da situazioni che magari richiedono attenzione massima.
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In conclusione per me questa è senz’altro la Harley più divertente da guidare che io abbia mai provato, è bella, è potente, frena bene, è sicura, a modo suo è anche una moto agile nel misto stretto e prevedibile nel misto veloce.
Le borse sono roba da un paio di giorni di giro contando che ci si porta dietro sempre anche qualche attrezzo e l’antipioggia ma aggiungendo un portapacchi e un borsone oppure un economicissimo Tour-Pak in tinta con relativi attacchi, serrature e schienale per passeggero (totale non lontano dai 3.000 Euro...) si riesce a stare via anche per periodi più lunghi. La moto non ha certamente limite alle lunghe percorrenze, cede prima la schiena anche perchè non stiamo proprio parlando di un comfort di marcia da berlina di lusso. Le sospensioni sono abbastanza rigide e le spalle dei pneumatici basse non aiutano.
Costa un botto però, prezzo da auto di fascia media.
Stiamo parlando di un oggetto assolutamente superfluo per l’uso che se ne deve fare, quando mi chiedono quanto l’ho pagata glisso dicendo che è da cafoni chiederlo come l’età delle donne ma che come tutte le Harley entra nel cuore e diventa parte della nostra vita e a quel punto non ha senso parlare di soldi.
Si parla di viaggi, di strade, di sensazioni e di emozioni e li questa Harley Davidson, come tutte le altre, vale assolutamente tutti i soldi che costa.
E anche di più...