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Visualizza Versione Completa : Elucubrazione sul perchè qualcuno sceglie di essere un motociclista Harley



Threepercenter
14-07-2008, 12:36
Per quale cavolo di motivo qualcuno sceglie di essere un motociclista Harley-Davidson?
Mi è venuto in mente questo argomento mentre osservavo la mirabile foto sulla copertina del primo numero di Low Ride, dove l'emerito direttore Giuseppe Roncen, affronta una curva aggrappato al manubrio di una Cross-Bones.
Guardavo quella foto e ne apprezzavo i particolari: un bellissimo casco tricolore, gli occhiali molto biker-looking, una barba e pizzetto di chi il bicilindrico ce l’ha nel sangue da decenni. E poi la moto, ragazzi, una moto che tiene la scena.
Ma quel gruppo mitologico composto da una Harley con il suo motociclista, aveva qualcosa di diverso da qualsiasi altra foto di moto-test, di quelle che siamo abituati a vedere su Motociclismo o altre riviste che parlano di moto “vere”. C’era qualcosa che mi lasciava perplesso, e a cui ho pensato per tutto il week-end.
Venerdì sera ho finto l’ultima riunione con tre avvocati e quattro banche d’affari, mi solo tolto la cravatta e le scarpe stringate e sono saltato in moto per raggiungere la mia famiglia in Liguria. Niente di che, ragazzi, giusto una sgroppata in autostrada in un caldo venerdì sera di luglio, ma mentre le curve della Serravalle si snodavano sotto il culo, ogni tanto ripensavo a quella foto. Guido una Road King vecchia dieci anni, trasformata in qualcosa di più cattivo e più leggero e la conosco come le mie tasche.
Non c’è bullone che non abbia avuto bisogno di una stretta e avrò cambiato almeno sei tipi di manubri e altrettanti tipi di gomme. Nonostante tutto, su quelle curve che ben conoscevo, prese a 110 km/h, ogni volta ero assalito da un leggero senso di apprensione.
I movimenti erano sempre gli stessi. Approccio la curva, un colpo di freno, staccata. Porto il peso in avanti piegandomi leggermente sul manubrio, e sposto il culo verso il centro della curva. A metà curva, progressivamente riapro il gas. La moto si schiaccia sui pneumatici, che aderiscono perfettamente all’asfalto della Serravalle, mentre il gas aperto mi incolla sulla traiettoria come se fossi su una rotaia. Il casco è a mezzo metro dai catarifrangenti del guard-rail, ma la curva è ormai impostata e si srotola sotto di me. Poi, piano piano, la forza centrifuga mi spinge fuori, facendomi raddrizzare.
Detta così, sembra una descrizione di Giacomo Agostini o vattelapesca, ma la faccenda è ben diversa.
C’è una cosa che non vi ho ancora detto, e cioè che quella stramaledetta curva, come ogni altra, è la moto che la fa, non voi. E la vuole fare esattamente come piace a lei, non ci sono santi. Potete impostarla come preferite, potete essere dei padreterni, potete viaggiare su qualsiasi tracciato, ma resta un fatto: la Harley-Davidson vi porta lei, non siete voi a guidarla. Diciamo che ci state sopra, ma poco di più. Ecco cos’era che mi aveva colpito in quella foto.
L’impercettibile consapevolezza - che a molti può sfuggire solo perchè non hanno fatto milioni di curve su una Harley - che a cavallo di quei bicilindrici non potete fare come volete voi. Nossignori, ogni operazione è un compromesso tra la vostra volontà e la disponibilità che quello stramaledetto ferro ha di fare quello che voi gli state chiedendo. E non è detto che non abbia ragione lei.
Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere. Un motociclista Harley-Davidson, lo sa. Sa che non la potrà trattare come un BMWista, che “pretende” dalla sua moto ciò che a lui serve, che “vuole” la soluzione dei suoi problemi, che “decide” e aziona i comandi. No ragazzi, l’arlista queste cose se le sogna.
L’arlista può solo chiedere, con rispetto, al suo ferro se questa curva la si potrà fare a questa velocità e con questa traiettoria, e poi si affida a lei, al suo fremito basso e continuo, alla sua vibrazione nelle mani e sul retrotreno, al leggero sbacchettare del manubrio, alla coppia scaricata sull’asfalto in terza piena.
L’arlista può solo chiedere, come un cow-boy chiede al suo cavallo, o un cacciatore al suo cane da riporto.
Questa è la differenza tra un motociclista e un arlista: il primo guida una moto, il secondo si è adeguato a lei.
E la cosa incredibile è che di solito questo strampalato legame dura per sempre.

Roberto Parodi
www.threepercenters.it

goyshorval
14-07-2008, 12:39
chapeau

London dude
14-07-2008, 12:40
Prevedo 7 pagine di fratelli che ti danno pacche sulle spalle. :happy4:

Morfeo
14-07-2008, 12:41
Non ho parole, GRANDE :ok:

(negher)
14-07-2008, 12:42
questo è il motivo per cui tra noi e lei c'è un "dialogo tra le emozioni" lei ce le da con tutta la sua anima........le altre sono solo metallo/plastica con un paio di ruote sotto.......

BlekMacigno
14-07-2008, 12:42
Secondo me e' molto piu' semplice.

Chiunque si sentirebbe un pirla a cavallo di una moto pesante, che non frena, che non cammina e che tiene la strada come se avesse un'anguilla affamata nelle mutande.

chiunque si sentirebbe un pirla se questa moto non avesse il nome harley davidson sul serbatoio.

Potere del brand.

F77
14-07-2008, 12:44
Per quale cavolo di motivo qualcuno sceglie di essere un motociclista Harley-Davidson?
Mi è venuto in mente questo argomento mentre osservavo la mirabile foto sulla copertina del primo numero di Low Ride, dove l'emerito direttore Giuseppe Roncen, affronta una curva aggrappato al manubrio di una Cross-Bones.
Guardavo quella foto e ne apprezzavo i particolari: un bellissimo casco tricolore, gli occhiali molto biker-looking, una barba e pizzetto di chi il bicilindrico ce l’ha nel sangue da decenni. E poi la moto, ragazzi, una moto che tiene la scena.
Ma quel gruppo mitologico composto da una Harley con il suo motociclista, aveva qualcosa di diverso da qualsiasi altra foto di moto-test, di quelle che siamo abituati a vedere su Motociclismo o altre riviste che parlano di moto “vere”. C’era qualcosa che mi lasciava perplesso, e a cui ho pensato per tutto il week-end.
Venerdì sera ho finto l’ultima riunione con tre avvocati e quattro banche d’affari, mi solo tolto la cravatta e le scarpe stringate e sono saltato in moto per raggiungere la mia famiglia in Liguria. Niente di che, ragazzi, giusto una sgroppata in autostrada in un caldo venerdì sera di luglio, ma mentre le curve della Serravalle si snodavano sotto il culo, ogni tanto ripensavo a quella foto. Guido una Road King vecchia dieci anni, trasformata in qualcosa di più cattivo e più leggero e la conosco come le mie tasche.
Non c’è bullone che non abbia avuto bisogno di una stretta e avrò cambiato almeno sei tipi di manubri e altrettanti tipi di gomme. Nonostante tutto, su quelle curve che ben conoscevo, prese a 110 km/h, ogni volta ero assalito da un leggero senso di apprensione.
I movimenti erano sempre gli stessi. Approccio la curva, un colpo di freno, staccata. Porto il peso in avanti piegandomi leggermente sul manubrio, e sposto il culo verso il centro della curva. A metà curva, progressivamente riapro il gas. La moto si schiaccia sui pneumatici, che aderiscono perfettamente all’asfalto della Serravalle, mentre il gas aperto mi incolla sulla traiettoria come se fossi su una rotaia. Il casco è a mezzo metro dai catarifrangenti del guard-rail, ma la curva è ormai impostata e si srotola sotto di me. Poi, piano piano, la forza centrifuga mi spinge fuori, facendomi raddrizzare.
Detta così, sembra una descrizione di Giacomo Agostini o vattelapesca, ma la faccenda è ben diversa.
C’è una cosa che non vi ho ancora detto, e cioè che quella stramaledetta curva, come ogni altra, è la moto che la fa, non voi. E la vuole fare esattamente come piace a lei, non ci sono santi. Potete impostarla come preferite, potete essere dei padreterni, potete viaggiare su qualsiasi tracciato, ma resta un fatto: la Harley-Davidson vi porta lei, non siete voi a guidarla. Diciamo che ci state sopra, ma poco di più. Ecco cos’era che mi aveva colpito in quella foto.
L’impercettibile consapevolezza - che a molti può sfuggire solo perchè non hanno fatto milioni di curve su una Harley - che a cavallo di quei bicilindrici non potete fare come volete voi. Nossignori, ogni operazione è un compromesso tra la vostra volontà e la disponibilità che quello stramaledetto ferro ha di fare quello che voi gli state chiedendo. E non è detto che non abbia ragione lei.
Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere. Un motociclista Harley-Davidson, lo sa. Sa che non la potrà trattare come un BMWista, che “pretende” dalla sua moto ciò che a lui serve, che “vuole” la soluzione dei suoi problemi, che “decide” e aziona i comandi. No ragazzi, l’arlista queste cose se le sogna.
L’arlista può solo chiedere, con rispetto, al suo ferro se questa curva la si potrà fare a questa velocità e con questa traiettoria, e poi si affida a lei, al suo fremito basso e continuo, alla sua vibrazione nelle mani e sul retrotreno, al leggero sbacchettare del manubrio, alla coppia scaricata sull’asfalto in terza piena.
L’arlista può solo chiedere, come un cow-boy chiede al suo cavallo, o un cacciatore al suo cane da riporto.
Questa è la differenza tra un motociclista e un arlista: il primo guida una moto, il secondo si è adeguato a lei.
E la cosa incredibile è che di solito questo strampalato legame dura per sempre.

Roberto Parodi
www.threepercenters.it

Complimenti per come hai messo giù le tue sensazioni davvero.
:byby:

nikhd
14-07-2008, 12:44
Vero ! :ok:

bafio76
14-07-2008, 12:44
Contribuisco alle 7 pagine dei "fratelli" che ti danno pacche sulla spalla!!!:happy4:
:ok::ok::ok:

beciosport
14-07-2008, 12:45
QUOTONEEEEEEE :ok:

giach
14-07-2008, 12:46
Come sempre, :happy6:.

:happy5:

Littleblack
14-07-2008, 12:46
Secondo me e' molto piu' semplice.

Chiunque si sentirebbe un pirla a cavallo di una moto pesante, che non frena, che non cammina e che tiene la strada come se avesse un'anguilla affamata nelle mutande.

chiunque si sentirebbe un pirla se questa moto non avesse il nome harley davidson sul serbatoio.

Potere del brand.

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo

troppo


GRANDE!



:vhappy3:

willieroero
14-07-2008, 12:48
è il mio (uno dei) mezzo per disintossicarmi dalla violenta tendenza alla perfezione.
la motocicletta non può (e non deve) essere migliore di me perchè io sono il protagonista della mia vita.
Se la moto, come oggetto, dovesse assumere un ruolo preponderante nell'equazione "uomo + moto + strada" diventerebbe inutile e dannosa.

La libertà del motociclista parte dalla libertà dalla moto stessa.


Nella mia sportster ho trovato quello che cercavo. Non tutto e non solo.

Da lei non pretendo più di quello per cui è stata concepita. Questa è l'unica forma di adattamento verso il mio mezzo di trasporto.
In cambio le do ciò di cui ha bisogno (olio tagliandi). Stop.

non ha un cuore. Non ha un'anima.
Solo un atteggiamento interessante.

the chemist
14-07-2008, 12:49
belle parole.

mavvaìa
14-07-2008, 12:50
Stavo per dire la stessa cosa...è come avere un cavallo, gli devi dare attenzioni e chiedere quello che vuoi fare non esigerlo.
E' una dimostrazione che le HD hanno un anima, e chi sa (o è sensibile a questo) percepirlo diventa un acquirente di questo mezzo.
:ok:

F77
14-07-2008, 12:52
Stavo per dire la stessa cosa...è come avere un cavallo, gli devi dare attenzioni e chiedere quello che vuoi fare non esigerlo.
E' una dimostrazione che le HD hanno un anima, e chi sa (o è sensibile a questo) percepirlo diventa un acquirente di questo mezzo.
:ok:


l'anima delle nostre moto siamo noi...

Fuzdyna
14-07-2008, 12:54
PACCHE SULLA TESTA
tdc

pathc
14-07-2008, 12:55
sono circa sei anni che posseggo la mia prima moto,sporty custom del 99,e prima di allora non ero mai salito su un due ruote...posso dire che di km ne ho fatti....soprattutto in solitudine,ho scollinato due volte e più tra la toscana e l'emilia romagna,alcune volte anche sotto la pioggia,insomma diciamo che un po' di gavetta l'ho fatta....ma quello che non sono riuscito ad imparare è proprio fare le CURVE.....e qualcuno di voi lo sapra' bene:happy7:....io non chiedo di dover toccare il ginocchio per terra per fare i tornanti,non chiedo di dover grattare marmitte o cavalletto,ma mi rendo conto che arriva la curva ed io scalo in seconda.....alcune volte anche in prima e piano piano supero quest'altra curva...
probabilmente non era questo il commento che ti aspettavi ma quello che voglio dirti e che io probabilmente sono uno dei pochi che "porta ancora la moto" e non si fa portare....saro' harleista per questo?:byby:

London dude
14-07-2008, 12:56
Quoto questa tua frase e ti illustro il mio pensiero sapendo in questo modo di chiudermi per sempre ogni possibilita' di essere considerato un Harleysta.

"Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere."

Al nome Harley-Davidson nella tua frase potrebbe (anzi dovrebbe) essere sostituito qualsiasi nome di moto sia essa da cross, da citta', turismo o sportiva estrema.
Tanta gente in giro si farebbe meno male con moto veloci e meno veloci e tanti magari smetterebbero di pensare di essere piu' illuminati degli altri solo per il marchio che portano sul serbatoio.

monegasque
14-07-2008, 13:05
Ammiro e stimo Parodi, pur non frequentandolo, perchè generalmente sono attratto dagli opposti rispetto a me e ai miei gusti.
La sua concezione di motociclismo e il suo scritto letto qui sopra, peraltro gustoso e pregevole nella sintassi, sono esattamente l'antitesi di ciò che provo e vivo io quando guido la mia HD.
Delle idee motociclistiche di Roberto Parodi condivido solo un certo benevolo, innocente e polemico fastidio verso le manifestazioni BAICHER da 15.000 moto o verso i pranzi domenicali con 300 coperti che finiscono alle 18,30....chi vuol capire capisca!
Sono passato dopo molte moto possedute, a guidare cinque HD consecutive, dal 2001 a oggi perchè :
- sono le moto che si svalutano meno
- sono le moto, in quanto non moto, che ti obbligano a andare piano; non frenano, non accelerano e le possibilità di piega sono molto limitate. Quindi, mi spingono a concentrarmi non sul mezzo meccanico ma sui panorami e sulle sensazioni di una sana passeggiata in relax. Un po' come si farebbe salendo su un cavallo, per intenderci.
Per me queste caratteristiche sono molto importanti. Per altri magari no.
Vivo a Milano e per muovermi uso lo scooter; MAI userei l'Electra per andare in ufficio o tantomeno nel deserto. E giammai penso che sia la moto a portare in giro me. Non mi sento parte di un mito, nè tantomeno credo che HD sia il mito, anzi. Mi sento spesso vilipeso dai prezzi in rapporto a una qualità che negli anni è vergognosamente sempre più tendente verso il basso.
Detto tutto ciò, almeno un drink pagato da me per Roberto Paroads.........

Monegasque.

mrmagoo65
14-07-2008, 13:08
Che dire, oramai sei pronto per scrivere un bel libro sugli arlisti (se già non l'hai fatto). E magari potresti diventare il nuovo Pirsig del twin. Ho acquistato Lowride, mi aspetto che tu trasmetta tutti questi pensieri nella rivista in pezzi che fanno finalmente sognare, invece dei soliti specchietti con le caratteristiche tecniche che oramai conosco a memoria. Allora si che si tratterà finalmente di una rivista "di riferimento" per l'anima custom che risiede in ognuno di noi. (p.s mi sono permesso di usare un tuo pezzo nel mio blog, se non ti garba lo levo)

Ciao

freddy.dj
14-07-2008, 13:09
Sabato, in occasione dell'Open Day, ho potuto staccare le chiappe dalla sella del Daino e appoggiarle su altri mezzi... ho provato una Softail Custom prima ed una XB12s Buell dopo, che mi strizzavano l'occhio da qualche tempo. Certo, un giretto tra i monti di un oretta non é abbastanza per conoscere una moto, ma il softail mi dava l'impressione di essere troppo soft, anche di motore. Mi pareva di non riuscire a impostare bene le curve, di avere le corse di freni e frizione e cambio troppo lunghe... Ok, sono abituato ad una moto che ha un 1450 leggermente pompato, con le sospensioni che sono una scusa ed un manubrio da trebbiatrice, ma il feeling con la strada era completamente diverso. In pratica non mi sentivo a mio agio, ed é stata una grossa delusione.
Effettivamente mi pareva di sentire che io ero sulla moto e non la moto sotto di me.
Preferisco il daino, costruito da me e per me. Anche se imperfetto, anche se a volte troppo duro o troppo basso, anche se spesso mi fa venire mal di schiena.
Non é una questione di marchio. E' che questo genere di moto viene costruita da anni e dagli stessi anni viene personalizzata. Ed é forse questa la ragione primaria per la quale io l'ho scelta. O forse é lei che ha scelto me?

Bertone
14-07-2008, 13:13
Condivido in parte quanto scritto così bene da Roberto...ma quoto al 101% London.

esplorator contento
14-07-2008, 13:16
.....affronta una curva aggrappato al manubrio di una Cross-Bones.
..... ragazzi, una moto che tiene la scena.



Oh!...finalmente uno che se ne intende.:beer:

lordguzzi
14-07-2008, 13:39
io condivido, anche se questo è vero soprattutto per i big twin.

onestamente vengo da una carriera motociclistica abbastanza lunga (ho 40 anni e vado in moto da 14, nel senso che a 14 avevo un 50 con il cambio a pedale e facevo viaggi da oltre 10 ore e 400km)

ho fatto oltre 400.000km di moto nella mia vita, in tutti i modi, sportivo, turistico, fuoristrada, in notturna, in due in vacanza, in due per cuccare etc.
Mi è sempre piaciuto piegare e continuo a farlo anche con le hd, a modo loro, e qui è il punto.

Guido hd (ma ho anche BMW che uso come scooter) dal 2003. ho uno 883R del 2002 (quello con il motore montato rigidamente e il 2in uno di serie) e un dyna superglide custom 2007.

questo we per esempio sono stato a barcellona per gli harley days (na ***** tra l'altro)
e quando faccio questi viaggi vado sempre alla ricerca delle pieghe (ieri ad esempio ho fatto barce-orange-nyons-serres-gap-briancon-montgenevre-torino-saronno)

Ragazzi, l'883R è forse la moto "sportiva" più divertente che ho avuto, ha poco a che vedere con la dinamica "originale" del dyna giustamente descritta dal parodi.

Vi assicuro che in val trebbia con 883 mi diverto ancora come un bambino, certo, ci vuole esperienza di guida per farlo correre, e quando corre fai a 70kmh nel massimo dell'impegno psicofisico curve che con bmw o honda facevo a 120....ma il gusto è unico e lo sporter nella configurazione che ho io non è per nulla male.

Il dyna invece....bello, mi piace ma c'è un abisso con lo sporty in termini dimanici, bitubo o non bitubo (la ho alzata 3 cm per avere un po più di luce a terra) è come dice il parodi.....ed è il suo bello alla fine.

comunque io sono diventato harleysta perchè ho scoperto che sono le uniche moto con cui è bello anche andare piano.

fabioRR
14-07-2008, 13:40
bene....a questo punto credo.......che sia arrivato per me il momento di cambiare moto !!!

Littleblack
14-07-2008, 13:42
bene....a questo punto credo.......che sia arrivato per me il momento di cambiare moto !!!


:vhappy1::vhappy2:

non te la prendere... sò ragassi...

spiedo
14-07-2008, 13:44
AMEN !!!

Sai che è proprio bello leggerti :ok:

pauleen
14-07-2008, 13:47
Ammiro e stimo Parodi, pur non frequentandolo, perchè generalmente sono attratto dagli opposti rispetto a me e ai miei gusti.
La sua concezione di motociclismo e il suo scritto letto qui sopra, peraltro gustoso e pregevole nella sintassi, sono esattamente l'antitesi di ciò che provo e vivo io quando guido la mia HD.
Delle idee motociclistiche di Roberto Parodi condivido solo un certo benevolo, innocente e polemico fastidio verso le manifestazioni BAICHER da 15.000 moto o verso i pranzi domenicali con 300 coperti che finiscono alle 18,30....chi vuol capire capisca!
Sono passato dopo molte moto possedute, a guidare cinque HD consecutive, dal 2001 a oggi perchè :
- sono le moto che si svalutano meno
- sono le moto, in quanto non moto, che ti obbligano a andare piano; non frenano, non accelerano e le possibilità di piega sono molto limitate. Quindi, mi spingono a concentrarmi non sul mezzo meccanico ma sui panorami e sulle sensazioni di una sana passeggiata in relax. Un po' come si farebbe salendo su un cavallo, per intenderci.
Per me queste caratteristiche sono molto importanti. Per altri magari no.
Vivo a Milano e per muovermi uso lo scooter; MAI userei l'Electra per andare in ufficio o tantomeno nel deserto. E giammai penso che sia la moto a portare in giro me. Non mi sento parte di un mito, nè tantomeno credo che HD sia il mito, anzi. Mi sento spesso vilipeso dai prezzi in rapporto a una qualità che negli anni è vergognosamente sempre più tendente verso il basso.
Detto tutto ciò, almeno un drink pagato da me per Roberto Paroads.........

Monegasque.

Signori, sono già un fan di questo Monegasque.
Di ciò che ha scritto il buon PArodi -che mi diverte sempre con le sue parole ben calibrate- devo dire che proprio sull'ultima parte (quella sull'"adeguamento alla moto", per intenderci) non sono proprio daccordo. Non ci si adegua alla moto, ma la si interpreta. E' un oggetto che può rapprensetarci per come siamo o per come vorremmo essere. Ma pur sempre qualcosa abbiamo deciso noi. E ciò deve essere chiaro, sennò si diventa succubi di un oggetto, e personalmente credo sarebbe tristissimo. Personalissima opinione, ovvio.
Ciao!

fabioRR
14-07-2008, 13:50
affidabile,frena......e nessuno che "poetizza"

http://img257.imageshack.us/img257/7392/xl1970hondacb750chopperbc3.jpg

lordguzzi
14-07-2008, 13:50
bene....a questo punto credo.......che sia arrivato per me il momento di cambiare moto !!!

ti riferisci a me o allo scritto originale?

méxico69
14-07-2008, 13:52
va bene tutto.. anche i tre avvocati e le 18 banche..
però se io in curva non sposto il mio peso.. la mia motocicletta non è che fà la curva da sola.. sarà che è "solo" una sporty.. sarà che è stata pensata più di una cinquantina di anni fa.. sarà che le strade erano dritte e americane.. sarà.. che tutto ciò che è mio ha un'anima e non solo quello che esce da milwaukee.

bye, bye..

Littleblack
14-07-2008, 13:52
affidabile,frena......e nessuno che "poetizza"



a giudicare dal disco anteriore, in staccata dovrebbe battersela con la cross bones... :happy4:

pauleen
14-07-2008, 14:00
Che dire, oramai sei pronto per scrivere un bel libro sugli arlisti (se già non l'hai fatto). E magari potresti diventare il nuovo Pirsig del twin. Ho acquistato Lowride, mi aspetto che tu trasmetta tutti questi pensieri nella rivista in pezzi che fanno finalmente sognare, invece dei soliti specchietti con le caratteristiche tecniche che oramai conosco a memoria. Allora si che si tratterà finalmente di una rivista "di riferimento" per l'anima custom che risiede in ognuno di noi. (p.s mi sono permesso di usare un tuo pezzo nel mio blog, se non ti garba lo levo)

Ciao

...beh..... ho acquistato LOW RIDE con la solita speranza che mi porta a spendere qualche euro ogni volta che compro una rivista di moto (custom, ovvio). Pure stavolta non ci siamo. Manca sempre qualcosa di "vero" e legato al mondo di chi ama la moto come mezzo che accomuna, come mezzo che fà scoprire. Solo gli accenni storici sono stati interessanti (vedi storia della S&S). Per il resto....... Vabbè, altri 5 euro (=3 litri di benza = 50km)

....è sempre più dura essere veri.

Ciao!

KAISER
14-07-2008, 14:16
Comincio a dissentire, e questo...non è bene...caro Roberto. Soprattutto per me.....:happy4:

Puoi fare di meglio.:happy3:

Ad esempio:

1. essere meno "milanese":byby:
2. essere meno "commerciale" :help:

Un saluto, cmq, di apprezzamento per il tuo continuo contributo alla "causa".

Claudio


Per quale cavolo di motivo qualcuno sceglie di essere un motociclista Harley-Davidson?
Mi è venuto in mente questo argomento mentre osservavo la mirabile foto sulla copertina del primo numero di Low Ride, dove l'emerito direttore Giuseppe Roncen, affronta una curva aggrappato al manubrio di una Cross-Bones.
Guardavo quella foto e ne apprezzavo i particolari: un bellissimo casco tricolore, gli occhiali molto biker-looking, una barba e pizzetto di chi il bicilindrico ce l’ha nel sangue da decenni. E poi la moto, ragazzi, una moto che tiene la scena.
Ma quel gruppo mitologico composto da una Harley con il suo motociclista, aveva qualcosa di diverso da qualsiasi altra foto di moto-test, di quelle che siamo abituati a vedere su Motociclismo o altre riviste che parlano di moto “vere”. C’era qualcosa che mi lasciava perplesso, e a cui ho pensato per tutto il week-end.
Venerdì sera ho finto l’ultima riunione con tre avvocati e quattro banche d’affari, mi solo tolto la cravatta e le scarpe stringate e sono saltato in moto per raggiungere la mia famiglia in Liguria. Niente di che, ragazzi, giusto una sgroppata in autostrada in un caldo venerdì sera di luglio, ma mentre le curve della Serravalle si snodavano sotto il culo, ogni tanto ripensavo a quella foto. Guido una Road King vecchia dieci anni, trasformata in qualcosa di più cattivo e più leggero e la conosco come le mie tasche.
Non c’è bullone che non abbia avuto bisogno di una stretta e avrò cambiato almeno sei tipi di manubri e altrettanti tipi di gomme. Nonostante tutto, su quelle curve che ben conoscevo, prese a 110 km/h, ogni volta ero assalito da un leggero senso di apprensione.
I movimenti erano sempre gli stessi. Approccio la curva, un colpo di freno, staccata. Porto il peso in avanti piegandomi leggermente sul manubrio, e sposto il culo verso il centro della curva. A metà curva, progressivamente riapro il gas. La moto si schiaccia sui pneumatici, che aderiscono perfettamente all’asfalto della Serravalle, mentre il gas aperto mi incolla sulla traiettoria come se fossi su una rotaia. Il casco è a mezzo metro dai catarifrangenti del guard-rail, ma la curva è ormai impostata e si srotola sotto di me. Poi, piano piano, la forza centrifuga mi spinge fuori, facendomi raddrizzare.
Detta così, sembra una descrizione di Giacomo Agostini o vattelapesca, ma la faccenda è ben diversa.
C’è una cosa che non vi ho ancora detto, e cioè che quella stramaledetta curva, come ogni altra, è la moto che la fa, non voi. E la vuole fare esattamente come piace a lei, non ci sono santi. Potete impostarla come preferite, potete essere dei padreterni, potete viaggiare su qualsiasi tracciato, ma resta un fatto: la Harley-Davidson vi porta lei, non siete voi a guidarla. Diciamo che ci state sopra, ma poco di più. Ecco cos’era che mi aveva colpito in quella foto.
L’impercettibile consapevolezza - che a molti può sfuggire solo perchè non hanno fatto milioni di curve su una Harley - che a cavallo di quei bicilindrici non potete fare come volete voi. Nossignori, ogni operazione è un compromesso tra la vostra volontà e la disponibilità che quello stramaledetto ferro ha di fare quello che voi gli state chiedendo. E non è detto che non abbia ragione lei.
Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere. Un motociclista Harley-Davidson, lo sa. Sa che non la potrà trattare come un BMWista, che “pretende” dalla sua moto ciò che a lui serve, che “vuole” la soluzione dei suoi problemi, che “decide” e aziona i comandi. No ragazzi, l’arlista queste cose se le sogna.
L’arlista può solo chiedere, con rispetto, al suo ferro se questa curva la si potrà fare a questa velocità e con questa traiettoria, e poi si affida a lei, al suo fremito basso e continuo, alla sua vibrazione nelle mani e sul retrotreno, al leggero sbacchettare del manubrio, alla coppia scaricata sull’asfalto in terza piena.
L’arlista può solo chiedere, come un cow-boy chiede al suo cavallo, o un cacciatore al suo cane da riporto.
Questa è la differenza tra un motociclista e un arlista: il primo guida una moto, il secondo si è adeguato a lei.
E la cosa incredibile è che di solito questo strampalato legame dura per sempre.

Roberto Parodi
www.threepercenters.it

paolobeato
14-07-2008, 14:21
Ammiro e stimo Parodi, pur non frequentandolo, perchè generalmente sono attratto dagli opposti rispetto a me e ai miei gusti.
La sua concezione di motociclismo e il suo scritto letto qui sopra, peraltro gustoso e pregevole nella sintassi, sono esattamente l'antitesi di ciò che provo e vivo io quando guido la mia HD.
Delle idee motociclistiche di Roberto Parodi condivido solo un certo benevolo, innocente e polemico fastidio verso le manifestazioni BAICHER da 15.000 moto o verso i pranzi domenicali con 300 coperti che finiscono alle 18,30....chi vuol capire capisca!
Sono passato dopo molte moto possedute, a guidare cinque HD consecutive, dal 2001 a oggi perchè :
- sono le moto che si svalutano meno
- sono le moto, in quanto non moto, che ti obbligano a andare piano; non frenano, non accelerano e le possibilità di piega sono molto limitate. Quindi, mi spingono a concentrarmi non sul mezzo meccanico ma sui panorami e sulle sensazioni di una sana passeggiata in relax. Un po' come si farebbe salendo su un cavallo, per intenderci.
Per me queste caratteristiche sono molto importanti. Per altri magari no.
Vivo a Milano e per muovermi uso lo scooter; MAI userei l'Electra per andare in ufficio o tantomeno nel deserto. E giammai penso che sia la moto a portare in giro me. Non mi sento parte di un mito, nè tantomeno credo che HD sia il mito, anzi. Mi sento spesso vilipeso dai prezzi in rapporto a una qualità che negli anni è vergognosamente sempre più tendente verso il basso.
Detto tutto ciò, almeno un drink pagato da me per Roberto Paroads.........

Monegasque.

Concordo con Monegasque. BRAVO! :ok:

Apprezzabilissimo lo scritto di Parodi di cui condivido lo spirito ed invidio i tanti viaggi e resoconti che ci/mi fanno sognare.

KAISER
14-07-2008, 14:30
Abbine il coraggio, allora....toglilo. :ok:

Dài l'esempio, sei un moderatore...:ok:


Tanta gente in giro si farebbe meno male con moto veloci e meno veloci e tanti magari smetterebbero di pensare di essere piu' illuminati degli altri solo per il marchio che portano sul serbatoio.[/QUOTE]

Bart
14-07-2008, 14:33
ora aspettiamo i sospiri di charro...

michelanzul
14-07-2008, 14:36
la capacità espositiva, il contenuto rimane sempre un'impressione personale, quindi soggettiva. A dir la verità non penso ci sia un motivo unico ed aggregante per il quale uno si compri l'arli. ne potrebbero venire fuori cento o forse più. E nemmeno perchè piaccia...c'è chi ne avverte l'anima, chi la usa per questo o quello scopo, chi acquista un modello perchè ha quelle caratteristiche...che dire...ogni mezzo a due o più ruote ha caratteristiche diverse che possono andare bene a seconda delle motivazioni od esigenze di chi le compra. Non mi sembra pertanto giusto esemplificare il tutto, cercando di catalogare questo o quell'elemento, magari per stabilire se si è harleysti.
Anche io faccio cagare ad impostare le curve come ad uscirne...sarà la moto o sarò io che avverto sempre una sorta di pericolo in certe condizioni? sono o non sono un harleysta? mah...

chi lo sa?

:happy5:

gok
14-07-2008, 14:36
parole giuste :ok:

London dude
14-07-2008, 14:41
Abbine il coraggio, allora....toglilo. :ok:

Dài l'esempio, sei un moderatore...:ok:


Tanta gente in giro si farebbe meno male con moto veloci e meno veloci e tanti magari smetterebbero di pensare di essere piu' illuminati degli altri solo per il marchio che portano sul serbatoio.

Claudio, un pochino mi dovresti conoscere...
Sai che ho comprato una HD per il puro piacere di averla e che mi considero motociclista esattamente come uno che ha una R1.
Non ho mai creduto, ne' credero' mai, di essere un motociclista spiritualmente piu' completo degli altri ne' di aver capito, semplicemente perche' ho una Harley Davidson, cose che gli altri possono solo immaginare.
Non rinnego il marchio, anzi.
Dico solo che non e' la chiave del Paradiso.
Quella ce l'abbiamo noi nella testa e nel cuore.

Armand9
14-07-2008, 14:48
Non leggo mai i post così lunghi ma applaudo per default...

pauleen
14-07-2008, 14:53
....Anche io faccio cagare ad impostare le curve come ad uscirne...sarà la moto o sarò io che avverto sempre una sorta di pericolo in certe condizioni? sono o non sono un harleysta? mah...

chi lo sa?

:happy5:


adoro le persone così sincere. Mo brav ragazet !

Joker
14-07-2008, 14:54
Tutto sommato avere 20 e passa mila euro sotto al culo e non poter decidere sul come impostare una curva, un pò mi fa in****are.

Secono me devi far controllare gli ammo :vhappy3:

Detto questo allargherei il discorso e direi che ognuno di noi acquista un'HD (o qualsiasi moto) per le sensazioni che gli provoca guardandola, guidandola, lustrandola...

vabbè, scappo a leggermi la tua nuova rubrica su Low Ride!


:happy5:

Streetband
14-07-2008, 14:56
Come sempre... GRANDEEEEEE!!!:ok:

Hovel
14-07-2008, 14:59
Tutto sommato avere 20 e passa mila euro sotto al culo e non poter decidere sul come impostare una curva, un pò mi fa in****are.

Secono me devi far controllare gli ammo :vhappy3:

Detto questo allargherei il discorso e direi che ognuno di noi acquista un'HD (o qualsiasi moto) per le sensazioni che gli provoca guardandola, guidandola, lustrandola...

vabbè, scappo a leggermi la tua nuova rubrica su Low Ride!


:happy5:

ecco...aspettavo una risposta esattamente come questa...mi hai tolto le parole :happy3:
:ok::ok::ok:

alberto-66
14-07-2008, 15:09
:happy6::happy6:

belle parole....

ciao :byby:

alberto

KAISER
14-07-2008, 15:21
Dici cose giuste, e lo sappiamo bene. E che in parte, condivido. Forse sono io, su un' altra strada, o con un' altra moto (...) ma tant'è...:wink2:

D'altronde, sennò, non t'avrebbe promesso anche di farti moderare il "forum Paradiso..":vhappy3: se tu non fossi così "elevato" e non solo di statura.

Un saluto.


Claudio, un pochino mi dovresti conoscere...
Sai che ho comprato una HD per il puro piacere di averla e che mi considero motociclista esattamente come uno che ha una R1.
Non ho mai creduto, ne' credero' mai, di essere un motociclista spiritualmente piu' completo degli altri ne' di aver capito, semplicemente perche' ho una Harley Davidson, cose che gli altri possono solo immaginare.
Non rinnego il marchio, anzi.
Dico solo che non e' la chiave del Paradiso.
Quella ce l'abbiamo noi nella testa e nel cuore.

spiedo
14-07-2008, 16:22
Bò insomma che trita maroni...

Diciamolo chiaramente di tutte le moto che ho posseduto le Harley sono quelle che si guidano peggio!

Ho avuto enduro, stradali e naked... in entrambi i casi incurva più piegavi e più scendevi avendo perfettamente la sensazione che il limite di piega era dato da te e non dalla moto che ne aveva ancora da vendere...

Con' Harley è diverso perchè almeno con il king 2 su 5 in curva mi cago sotto per la paura di ribaltarmi...

Non frenano, non corrono come gli sputer, in camporella sono tanto dure che arrivati al sono hai i maroni già bastonati a dovere :smashfreakb: però...

Ne ho avute 3 e già sogno la quarta...

Qualcosa ci deve essere no?
Che l' Harley abbia qualcosa in più di illogico che ci piace è sotto gli occhi di tutti!!!

E quindi?

Bò... mi son perso :beer::talk1::help:

sinpol
14-07-2008, 16:35
Condivido appieno le sensazioni ed i concetti espressi, ma non concordo sul fatto che sia la moto a decidere per me. E' una questione di guida attiva o passiva, con i dovuti limiti imposti da pesi masse interassi e via discorrendo. E' ovvio che se voglio andare a correre e fare le curve strisciando le orecchie sull'asfalto non devo scegliere una HD, ma anche se la mia scelta cade su altri modelli e marche dovrò sempre fare i conti con il fondo stradale che non sarà mai quello di una pista da motociclismo e con il traffico di quel momento. Quindi, secondo me, la moto la porto io e non è lei a portare me, ma io dovrò pur sempre adattarmi ai limiti del mio mezzo. Sul fatto che io abbia scelto un HD le motivazioni sono poche e semplici: un mezzo avulso dall'obsolescenza indotta da ragioni commerciali e dalle mode del momento, affidabile, con parecchi di chilometri da poter percorrere in serenità e non da ultimo che si noti quando passo o quando sono fermo perchè è un prolungamento del mio profilo. Sono un inguaribile esibizionista e non me ne vergogno. :byby:

michelanzul
14-07-2008, 17:04
adoro le persone così sincere. Mo brav ragazet !

no è che faccio proprio cagare! :happy4:

Dynafast
14-07-2008, 17:18
Non sbagli nulla.

baiardi
14-07-2008, 17:20
grande:ok::ok:

Max Morrison
14-07-2008, 18:24
GBP - Gran Belle Parole ! :ok:

sid75
14-07-2008, 18:31
....credimi, leggendo il tuo messaggio e non avendo letto ancora chi l'aveva scritto hò pensato "....*****, ma questo scrive come il Parodi".....poi alla fine ho' avuto conferma.
Hai detto delle cose giustissime che in fondo all'animo credo di aver sempre saputo, come una specie di istinto, ma non ci avevo mai fatto caso!!....sei un grande, continua sempre cosi'....ajo'

caddyman
14-07-2008, 18:36
Ma che bò dì?!..............:happy7:

:beer:

metallico
14-07-2008, 18:37
da bambino vedevo renegade,easy rider,harley davidson e marlboro man..
e sognavo di diventare anchio un tamarro da grande!

falcotonyx
14-07-2008, 18:53
da bocia ,andavamo in bici con la molletta attaccata al telaio e un cartone per far rumore a far la gara chi faceva john o ponciarello:happy4:con le bici verniciate a pennello e bomboletta:happy4:

mukabastrica
14-07-2008, 19:30
Alla fine siamo tutti un po' Tamarri :happy4:

metallico
14-07-2008, 19:35
da bocia ,andavamo in bici con la molletta attaccata al telaio e un cartone per far rumore a far la gara chi faceva john o ponciarello:happy4:con le bici verniciate a pennello e bomboletta:happy4:

si ma ponciarello e socio cavalcavano 2 kawasaki:happy7::happy7:

ZEZ
14-07-2008, 19:37
da bambino vedevo renegade,easy rider,harley davidson e marlboro man..
e sognavo di diventare anchio un tamarro da grande!

io renegade lo sto guardando anche in questo momento
:vhappy3::vhappy3::vhappy3:

Rudysmilano
14-07-2008, 19:40
anche io eh eh ciao robyyyy

metallico
14-07-2008, 19:46
io renegade lo sto guardando anche in questo momento
:vhappy3::vhappy3::vhappy3:

rino è un mito,va in moto senza casco e non si spettina mai.. quando avevo i capelli lunghi anche se li legavo diventavan rasta ahah

monegasque
14-07-2008, 20:11
Peccato non leggere una replica di Parodi......

M.

il bobo
14-07-2008, 20:22
leggere il parodi è sempre piacevole, anche se evidentemente la sua penna scorre molto meglio del suo king.

Quello che personalmente non capisco però, sono i primi paragrafi che leggo con un lungo spot pubblicitario per il nuovo magazine e il suo ideatore, non trovo proprio il nesso con il resto del pezzo.

***** per una volta polemizzo io con l'autore del pezzo e non viceversa

irondyna
14-07-2008, 20:27
leggere il parodi è sempre piacevole, anche se evidentemente la sua penna scorre molto meglio del suo king.

Quello che personalmente non capisco però, sono i primi paragrafi che leggo con un lungo spot pubblicitario per il nuovo magazine e il suo ideatore, non trovo proprio il nesso con il resto del pezzo.

***** per una volta polemizzo io con l'autore del pezzo e non viceversa

be dovrà pur mangiare:happy4:

carlytos
14-07-2008, 20:51
Comincio a dissentire, e questo...non è bene...caro Roberto. Soprattutto per me.....:happy4:

Puoi fare di meglio.:happy3:

Ad esempio:

1. essere meno "milanese":byby:
2. essere meno "commerciale" :help:

Un saluto, cmq, di apprezzamento per il tuo continuo contributo alla "causa".

Claudio


pur apprezzando "l'elucubrazione sul perchè", come non quotartitdcpc

Threepercenter
14-07-2008, 21:06
Scrivere sul uebciapter da sempre soddisfazione, questo è un fatto, anche se poi inserire la propria fotina vicino al nome è una roba che non mi è ancora riuscita, ma vabbè.
In realtà il postone di questa mattina era una prova per la mia rubricaccia sulla nuova rivista di cui avete già parlato prima.
Beh sapete una cosa? Me ne stavo lì ieri sera davanti al PC dopo essere tornato da un fine settimana in liguria a fare il pirla. Meno male che ero n moto e ritornando avevo paura di prendere l'acqua, così ho incominciato ad allungare le curve sulla Serravalle. Questa la faccio in terza, ok, questa la faccio in quarta, ok, questa la faccio in quinta e poi scalo. ***** questa provo a farla in quinta piena. Beh, tanto finchè il Garella mi stava dietro con il suo Road King potenziato e con il PC legato dietro, allora sapevo che stavo nella curva di sicurezza. Poi quando ho incominciato a non vederlo più, ho pensato che stavo facendo le ****ate. Ed era così in effetti.
Quello stramaledetto King, che non potrei mai cambiare e che credo fermamente vada molto meglio di qualsiasi altro King mai prodotto, faceva quello che voleva lui. E io dovevo mediare, adeguarmi, negoziare, trovare un compromesso. Ditelo come preferite, ragazzi, ma è così.
Molti di voi hanno risposto con le tremila motivazioni tutte valide che ci portano ad essere degli arlisti.
Io aggiungo questa, che è la più affettuosa e allo stesso tempo la più folle: la coscienza di possedere una moto che ha una sua personalità sia estetica e mitologica (che sicuramente vogliamo fare anche un po' nostra, con i nostri gilè e le nostre tenere mascherate), ma ha soprattutto dei limiti, delle caratteristiche che ci possono anche andare bene, ma che restano comunque limiti, con i quali siamo felici di convivere.
Si perchè non è la perfezione quella che cerchiamo, perchè ci innamoriamo di qualcosa che colpisce il nostro cuore e finisce per diventare passione proprio per quei piccoli difetti che prima ci fanno in****are, ma poi finiamo per conoscere bene e li governiamo, e in fondo siamo orgogliosi di possedere.
Beh ragazzi, ero li che guardavo la copertina di Low Ride e mi dicevo, ok, che ***** scrivo? E mi immaginavo il vecchio Roncen lì aggrappato, che faceva la sua curva su quella stramaledetta Cross Bones, e pensavo, ma che cavolo, chissà con quelle ***** di molle sotto la sella insieme all'ammortizzatore posteriore che casino viene fuori: chissà se ce l'avessi avuta in mezzo alle gambe sulla Serravalle.
Mi sa che era la volta che il Garella mi superava.
E non sul rettilineo...

Ciao raga, vado a fare un giro
R3%

il bobo
14-07-2008, 21:11
e no Roby, qui non hai risposto hai solo fatto un altro spot, ecchediamine

giach
14-07-2008, 21:13
adesso superiamo le 10....:happy6:

:happy5:

66Luca
14-07-2008, 22:30
Scrivere sul uebciapter da sempre soddisfazione, questo è un fatto, anche se poi inserire la propria fotina vicino al nome è una roba che non mi è ancora riuscita, ma vabbè.
In realtà il postone di questa mattina era una prova per la mia rubricaccia sulla nuova rivista di cui avete già parlato prima.
Beh sapete una cosa? Me ne stavo lì ieri sera davanti al PC dopo essere tornato da un fine settimana in liguria a fare il pirla. Meno male che ero n moto e ritornando avevo paura di prendere l'acqua, così ho incominciato ad allungare le curve sulla Serravalle. Questa la faccio in terza, ok, questa la faccio in quarta, ok, questa la faccio in quinta e poi scalo. ***** questa provo a farla in quinta piena. Beh, tanto finchè il Garella mi stava dietro con il suo Road King potenziato e con il PC legato dietro, allora sapevo che stavo nella curva di sicurezza. Poi quando ho incominciato a non vederlo più, ho pensato che stavo facendo le ****ate. Ed era così in effetti.
Quello stramaledetto King, che non potrei mai cambiare e che credo fermamente vada molto meglio di qualsiasi altro King mai prodotto, faceva quello che voleva lui. E io dovevo mediare, adeguarmi, negoziare, trovare un compromesso. Ditelo come preferite, ragazzi, ma è così.
Molti di voi hanno risposto con le tremila motivazioni tutte valide che ci portano ad essere degli arlisti.
Io aggiungo questa, che è la più affettuosa e allo stesso tempo la più folle: la coscienza di possedere una moto che ha una sua personalità sia estetica e mitologica (che sicuramente vogliamo fare anche un po' nostra, con i nostri gilè e le nostre tenere mascherate), ma ha soprattutto dei limiti, delle caratteristiche che ci possono anche andare bene, ma che restano comunque limiti, con i quali siamo felici di convivere.
Si perchè non è la perfezione quella che cerchiamo, perchè ci innamoriamo di qualcosa che colpisce il nostro cuore e finisce per diventare passione proprio per quei piccoli difetti che prima ci fanno in****are, ma poi finiamo per conoscere bene e li governiamo, e in fondo siamo orgogliosi di possedere.
Beh ragazzi, ero li che guardavo la copertina di Low Ride e mi dicevo, ok, che ***** scrivo? E mi immaginavo il vecchio Roncen lì aggrappato, che faceva la sua curva su quella stramaledetta Cross Bones, e pensavo, ma che cavolo, chissà con quelle ***** di molle sotto la sella insieme all'ammortizzatore posteriore che casino viene fuori: chissà se ce l'avessi avuta in mezzo alle gambe sulla Serravalle.
Mi sa che era la volta che il Garella mi superava.
E non sul rettilineo...

Ciao raga, vado a fare un giro
R3%


Enno Parodi, non ti superavo comunque.... andavi come un pazzo insano, e io ero pure a pieno carico. Vai più pianino la prossima volta che mica c'è l'ha ordinato il medico....tdc

wwwandreas
14-07-2008, 22:54
:happy6::happy6:

marioscheggia
14-07-2008, 23:12
Prevedo 7 pagine di fratelli che ti danno pacche sulle spalle. :happy4:

:happy7::happy7:

marioscheggia
14-07-2008, 23:19
, dal 2001 a oggi perchè :
- sono le moto che si svalutano meno
- sono le moto, in quanto non moto, che ti obbligano a andare piano; non frenano, non accelerano e le possibilità di piega sono molto limitate. Quindi, mi spingono a concentrarmi non sul mezzo meccanico ma sui panorami e sulle sensazioni di una sana passeggiata in relax. Un po' come si farebbe salendo su un cavallo, per intenderci.
Monegasque.[/QUOTE]


la penso esattamente allo stesso modo...:beer::beer::beer:

MarcoPSG
14-07-2008, 23:24
Per quale cavolo di motivo qualcuno sceglie di essere un motociclista Harley-Davidson?
Mi è venuto in mente questo argomento mentre osservavo la mirabile foto sulla copertina del primo numero di Low Ride, dove l'emerito direttore Giuseppe Roncen, affronta una curva aggrappato al manubrio di una Cross-Bones.
....
.......
Roberto Parodi


ti Ammiro Threepercenter! :ok::ok:

woolfgar
14-07-2008, 23:35
...per usare un motto che ho fatto mio "Quattro ruote spostano il corpo... ma due muovono l'anima"

Pet
14-07-2008, 23:47
toc toc.... a parte le mie ****ate per ridere

"Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere. Un motociclista Harley-Davidson, lo sa. Sa che non la potrà trattare come un BMWista, che “pretende” dalla sua moto ciò che a lui serve, che “vuole” la soluzione dei suoi problemi, che “decide” e aziona i comandi. No ragazzi, l’arlista queste cose se le sogna."

questo è il dogma del motociclista a prescindere dal marchio del suo cavallo; le HD le ritengo affascinanti, uniche, inimitabili (fino all'uscita della v-road), da "infiltrato" posso solo dire che mezzi che pesano 250Kg ed oltre non li gestisci, per forza di cose bisogna entrarci in simbiosi fondersi con il loro spirito e con la loro mole. Mi piace vedere la spalla della ruota consumata, mi piace vedere i tacchetti delle tkc 80 strappati, mi piace vederla piena di fango, mi piace sentire il boxer spingerti su per le pietraie, mi piace trotterellare in valnerina, mi piace ringraziarla dopo avermi fatto fare 1800km in un giorno,mi piace fermarmi, guardarla e dire ci siamo divertiti grazie domani sò che mi darai altre splendide emozioni

ahò me sò letto tutte le pagine siete veramente un bel gruppo quasi quasi vi invidio :beer:

vortex69
15-07-2008, 09:46
Bello.

|Fabius|
15-07-2008, 10:31
.....Detto questo allargherei il discorso e direi che ognuno di noi acquista un'HD (o qualsiasi moto) per le sensazioni che gli provoca guardandola, guidandola, lustrandola.....


Esatto :ok:


PS: non so le vostre, ma il mio ex sporty accellerava decentemente e frenava decentemente (le possibilità di piega erano quelle che erano ma vabbeh)
il mio king, per quel bisonte che è, accellera il giusto e frena bene, meglio del mio mio ex sporty (grazie Brembo); stendiamo un velo sul piegare ma sembre di un bisonte sto parlando quindi va ben così :happy3:

Ovvio che se volevo una moto da sparo non compravo HD :happy4:

patry70
15-07-2008, 11:04
Scrivere sul uebciapter da sempre soddisfazione, questo è un fatto, anche se poi inserire la propria fotina vicino al nome è una roba che non mi è ancora riuscita, ma vabbè.
In realtà il postone di questa mattina era una prova per la mia rubricaccia sulla nuova rivista di cui avete già parlato prima.
Beh sapete una cosa? Me ne stavo lì ieri sera davanti al PC dopo essere tornato da un fine settimana in liguria a fare il pirla. Meno male che ero n moto e ritornando avevo paura di prendere l'acqua, così ho incominciato ad allungare le curve sulla Serravalle. Questa la faccio in terza, ok, questa la faccio in quarta, ok, questa la faccio in quinta e poi scalo. ***** questa provo a farla in quinta piena. Beh, tanto finchè il Garella mi stava dietro con il suo Road King potenziato e con il PC legato dietro, allora sapevo che stavo nella curva di sicurezza. Poi quando ho incominciato a non vederlo più, ho pensato che stavo facendo le ****ate. Ed era così in effetti.
Quello stramaledetto King, che non potrei mai cambiare e che credo fermamente vada molto meglio di qualsiasi altro King mai prodotto, faceva quello che voleva lui. E io dovevo mediare, adeguarmi, negoziare, trovare un compromesso. Ditelo come preferite, ragazzi, ma è così.
Molti di voi hanno risposto con le tremila motivazioni tutte valide che ci portano ad essere degli arlisti.
Io aggiungo questa, che è la più affettuosa e allo stesso tempo la più folle: la coscienza di possedere una moto che ha una sua personalità sia estetica e mitologica (che sicuramente vogliamo fare anche un po' nostra, con i nostri gilè e le nostre tenere mascherate), ma ha soprattutto dei limiti, delle caratteristiche che ci possono anche andare bene, ma che restano comunque limiti, con i quali siamo felici di convivere.
Si perchè non è la perfezione quella che cerchiamo, perchè ci innamoriamo di qualcosa che colpisce il nostro cuore e finisce per diventare passione proprio per quei piccoli difetti che prima ci fanno in****are, ma poi finiamo per conoscere bene e li governiamo, e in fondo siamo orgogliosi di possedere.
Beh ragazzi, ero li che guardavo la copertina di Low Ride e mi dicevo, ok, che ***** scrivo? E mi immaginavo il vecchio Roncen lì aggrappato, che faceva la sua curva su quella stramaledetta Cross Bones, e pensavo, ma che cavolo, chissà con quelle ***** di molle sotto la sella insieme all'ammortizzatore posteriore che casino viene fuori: chissà se ce l'avessi avuta in mezzo alle gambe sulla Serravalle.
Mi sa che era la volta che il Garella mi superava.
E non sul rettilineo...

Ciao raga, vado a fare un giro
R3%


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.........:help:

spiedo
15-07-2008, 11:07
Roberto (scusa ma Parodi mi sembra di parlare con il commercialista...) ho appena visto il tuo video sul sito...

Più che la moto a portarti è un santo a proteggerti!!! :happy4:

Mazza che dritti!!!

VAI PIANO!!!

http://www.youtube.com/watch?v=aaj9JYuhN_E

Per il resto sai proprio scaldare il cuore :ok:

fabioRR
15-07-2008, 13:49
.....ah ppero' !!! questo non lo sapevo....sono un gruppo .

ahò me sò letto tutte le pagine siete veramente un bel gruppo quasi quasi vi invidio :beer:[/QUOTE]

etrigan76
15-07-2008, 13:58
Quoto questa tua frase e ti illustro il mio pensiero sapendo in questo modo di chiudermi per sempre ogni possibilita' di essere considerato un Harleysta.

"Ecco cosa significa scegliere di essere dei motociclisti di Harley-Davidson: significa prima di tutto conoscere, ma soprattutto avere rispetto per la vostra moto, per le sue possibilità, le sue capacità e i limiti oltre i quali non ci si può spingere."

Al nome Harley-Davidson nella tua frase potrebbe (anzi dovrebbe) essere sostituito qualsiasi nome di moto sia essa da cross, da citta', turismo o sportiva estrema.
Tanta gente in giro si farebbe meno male con moto veloci e meno veloci e tanti magari smetterebbero di pensare di essere piu' illuminati degli altri solo per il marchio che portano sul serbatoio.


Ti quoto in pieno. E ti faccio davvero i miei complimenti per aver scritto in poche righe un concetto che dovrebbe essere sacrosanto per tutti i motociclisti.

Detto ciò , ritornando alla domanda del post, credo che chiunque compri una moto lo faccia per la sua personale gratificazione, per le sensazioni che gli da quella specifica moto.

Ma scegliere una Custom vuol dire rinunciare alle prestazioni e scegliere di godersi la strada, assaporare gli odori che cambiano, poter girare la testa ed ammirare il panorama. Scegliere una Custom vuol dire amare non solo il viaggio ma anche la moto e la possibilità di donarle uno stile unico che la rende *davvero* solo tua. Parlo di Custom in generale perchè ci sono tante Shadow Spirit (tanto per fare un nome) che hanno tanta anima quanto un'Harley.

Perchè scegliere proprio un'Harley? Lasciando perdere chi l'ha comprata solo per una questione di moda io credo che sia per tre motivi (parlo per me ovviamente, ciascuno avrà le sue motivazioni):
1) perchè ha un fascino unico che mi colpisce nel profondo; Mi sento come se fossi seduto su un sogno che accarezzavo sin da bambino.
2) perchè le sue vibrazioni e il suo sound mi fanno impazzire donandomi un piacere quasi fisico. Lo *stock* del cambio, la vibrazione profonda e delicata, il rombo quando entro in galleria...sono tutte emozioni uniche e bellissime
3) perchè quando ci sono salito sopra ho capito che era la *mia* moto.

spiedo
15-07-2008, 14:19
:happy4:

O state a di tutti la stessa cosa e non lo sapete

:happy4:

etrigan76
15-07-2008, 14:52
:happy4:

O state a di tutti la stessa cosa e non lo sapete

:happy4:



Non e' anche questo parte del fascino Harley?
:happy4::happy5:

lordguzzi
15-07-2008, 18:43
:happy4:

O state a di tutti la stessa cosa e non lo sapete

:happy4:

aoh, che voii, siamo un forum di harleysti

wildetna
15-07-2008, 21:38
Sempre un piacere leggerti e auguroni x la nuova avventura con Lowride!!!!:ok:

:happy5:

francescohd-1
15-07-2008, 22:31
GUIDO HARLEY PERCHE'
NON ESISTONO ALTRE MARCHE!!!!!!!
QUELLO CHE DA UN HD NON LO DA NESSUN ALTRA......

Pet
16-07-2008, 07:36
scusa ma non capisco che cos'è che altre moto non ti danno

intnto mi preparo i pop-corn e birrozza ahahahahahah

jurghen's
16-07-2008, 12:09
Ti quoto in pieno. E ti faccio davvero i miei complimenti per aver scritto in poche righe un concetto che dovrebbe essere sacrosanto per tutti i motociclisti.

Detto ciò , ritornando alla domanda del post, credo che chiunque compri una moto lo faccia per la sua personale gratificazione, per le sensazioni che gli da quella specifica moto.

Ma scegliere una Custom vuol dire rinunciare alle prestazioni e scegliere di godersi la strada, assaporare gli odori che cambiano, poter girare la testa ed ammirare il panorama. Scegliere una Custom vuol dire amare non solo il viaggio ma anche la moto e la possibilità di donarle uno stile unico che la rende *davvero* solo tua. Parlo di Custom in generale perchè ci sono tante Shadow Spirit (tanto per fare un nome) che hanno tanta anima quanto un'Harley.

Perchè scegliere proprio un'Harley? Lasciando perdere chi l'ha comprata solo per una questione di moda io credo che sia per tre motivi (parlo per me ovviamente, ciascuno avrà le sue motivazioni):
1) perchè ha un fascino unico che mi colpisce nel profondo; Mi sento come se fossi seduto su un sogno che accarezzavo sin da bambino.
MA CHE HA UN RISVEGLIO AMARO QUANDO VAI DAL DEALER E TI PRESENTA ILCONTO
2) perchè le sue vibrazioni e il suo sound mi fanno impazzire donandomi un piacere quasi fisico. Lo *stock* del cambio, la vibrazione profonda e delicata, il rombo quando entro in galleria...sono tutte emozioni uniche e bellissime
..MA QUALI VIBRAZIONI TRA CONTROALBERI CI BILANCIAMENTO E SILENT BLOCK LE VIBRAZIONI TI ACCONTENTI DI VEDERLE E NON DI SENTIRLE..COME DIRE L'HD NON FRENA...HA L'ABS SVEGLIAAAA!...X IL ROMBO IN GALLERIA Bè BASTA RIMAPPARE ANCHE LA CENTRALINA OLTRE AGLI SCARICHI...(VEDI DEALER PUNTO1)3) perchè quando ci sono salito sopra ho capito che era la *mia* moto.
PER FORTUNA! SI VEDE TI RICORDAVI DOVE ERA PARCHEGGIATA!

:happy7::happy4:

monegasque
16-07-2008, 12:50
GUIDO HARLEY PERCHE'
NON ESISTONO ALTRE MARCHE!!!!!!!
QUELLO CHE DA UN HD NON LO DA NESSUN ALTRA......

Ecco, questa ci mancava...la attendevo, ma ci mancava!
Una dichiarazione tra l'altro nuova, fresca e mai letta qui.

M.

indy_loner
19-07-2008, 22:19
Modo di dire partenopeo che significa:

"Hai interpretato il pensiero di tutti coloro che sono qui"

Credo che tutti noi la pensiamo come te altrimenti... avremmo preso una bella Mukka nuova di concessionario... come fanno tanti che cercano la performance.

Una domanda però, Roberto:
Ma non è che il tuo R.K. del 98 è un pò ribelle perchè dell'originario RE non è rimasto quasi nulla? Il bobberone con il quale vai in giro credo sia normale che si comporti così in curva, ma so benissimo che lo ami proprio per questo motivo e per nessuna ragione al mondo ci monteresti degli AMMO nuovi per farlo curvare meglio, hai sposato i suoi difetti che ami più dei pregi (oramai quasi inesistenti).

Le nostre bambine pure se ci fanno imbizzarrire come furia cavallo del west le amiamo e basta.
D'accordo su tutto.
:beer:

Dynaman
20-07-2008, 03:21
Mmmmmh, però a me nessuno toglie la sensazione che io e "lei" siamo un tutt'uno...ed è questo che mi fa sballare...

:byby:

Ronfo
20-07-2008, 13:06
Leggendo Threepercenter e Monegasque, emuli di Richad Bach con il suo vecchio biplano, mi dicevo ecco è vero anche io ho questa o quella percezione, anche dove le loro sensazioni erano discordanti.
Più razionalmente penso che tanta gente scelga Harley per motivi simili ai miei:
1)Nessuna moto in commercio ad eccezione di Honda Goldwing vi culla il sedere come le Harley touring.
2)Sono moto che per loro natura richiedono una guida dolce, progressiva e rilassata e non ti mettono la fretta e la smania di sorpassare, sorpassare e sorpassare ancora
3) Se ti sorpassa qualcuno non devi dimostrare niente, ascolti il tuo bel motore o il tuo bel CD o la radio e viaggi senza pensare quanto ci metti da casello a casello.
4)E' un tipo di moto che in un modo o nell'altro ti aiuta a socializzare nei tantissimi club (Chapter) e a viaggiare assieme.
Ci si aspetta volentieri e chi è un pò più lento non è giudicato come un pirla o come qualcuno che ti rovina la giornata.
5)Un pò di narcisismo è umano: quando la parcheggi tutti le guardano e piacciono alle donne.
Da quando ho un'Harley, torno a casa con il sorriso sulle labbra, rilassato e contento del mio giro, lungo o breve che sia senza patemi di ricevere lettere con foto e multe.

Pur venedo da BMW, moto stabilissime e ad elevate prestazioni, mi pare che le curve vengano dignitosamente rotonde e la frenata e la tenuta non siano male, però sempre senza voler strafare.