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Visualizza Versione Completa : E mancata una donna d'altri tempi....



nicolo95
09-10-2008, 07:57
...................... a Scià Maria la ricordo da ragazzo quando molte volte non avevo i soldi per pagare il conto, lei ti dava il conto a voce (.....ma si sono 4000 £) poi glieli davi quando li avevi.

Per quelli che non la conoscono o non sono di Genova.....

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2008/10/09/1101804619248-veglia-rete-scia-maria.shtml

:happy5:

gosilver
09-10-2008, 08:11
...già....pace alla sua anima.

Luca Don't!
09-10-2008, 08:13
R.I.P.

Davide61
09-10-2008, 08:53
Un pezzo di Genova se n'e' andato...

MoloDaxx
09-10-2008, 08:56
Grazie per la segnalazione, non la conoscevo, essendo io capitato a Genova una sola volta in vita mia.
Fa sempre tristezza leggere di piccoli pezzi di Italia (quella Vera) che se ne vanno...ma inorgoglisce anche aver dato i natali a persone capaci di elargire felicità ed umanità.
R.I.P.

cinque883
09-10-2008, 08:58
R.I.P. :nuby: son venuto su' con i suoi pansotti.......persona che non si e' mai fermata un secondo nella sua vita...mi dispiace di cuore.

gosilver
09-10-2008, 09:05
R.I.P. :nuby: son venuto su' con i suoi pansotti.......persona che non si e' mai fermata un secondo nella sua vita...mi dispiace di cuore.

....sei venuto su bene eh Francy.....:happy4:

cinque883
09-10-2008, 09:16
....sei venuto su bene eh Francy.....:happy4:

si lo so' sono un po' lievitato negli anni ......pero' ne riparliamo a giugno davanti a una bilancia

bafio76
09-10-2008, 20:55
:nuby::nuby:

UglyDuckling
09-10-2008, 21:07
per chi non la conosceva

La veglia in Rete per Scià Maria (il secoloXIX.it)

Da Panama e dal Brasile, dal Piemonte e da Genova. La Maria è già rimpianta. Ovunque. Sul sito web del Secolo XIX pensieri carichi di nostalgia e di tenerezza, menu di affetti quasi inconsolabili, (”angeli che finalmente mangeranno un polpettone come Dio vuole”) la gente che ricorda se stessa giovane, sullo sfondo di tovaglie bianche e rosse e la ciliegia candita sul dolce. L’impagabile sensazione di una cordialità diffusa, ricchi e poveri, vecchi e giovani, relazioni che nascevano col minestrone e forse continuavano, forse no. “Addio Maria, padrona di casa dove tutti eravamo di casa”, scrivono.

Corrado Sabatini, da Salvador - Bahia - Brasil dice. «Mi ricordo di te le volte che andavo nei caruggi per assaggiare la vera e ormai scomparsa Genova come i frisceu in Sottoripa». Il modo “onesto e grazioso di scià Maria” è ricordo indelebile «Se proprio non c’era posto la scià ci faceva accomodare nel privèe....dietro la cucina: 10 euri max e avevi la pancia piena!”. E ancora Massimo da Genova. «Mi ha sfamato 25 anni fa quando andavo alle superiori. E dopo tutti questi anni il ricordo di Maria è ancora intatto nel mio cuore. Solo un piccolo aneddoto tra i tanti: “mi posso mettere qui Maria?” Nue....li ghe u gattu.....” Un soriano dormiva abitualmente sul tavolo apparecchiato. Ciao Maria, certe cose non torneranno» .

C’è chi come Daniele ha quasi trascorso una vita e il suo succedersi di avvenimenti intimi, salienti, nel localino di vico Testadoro: «Ho mangiato a quei tavoli in compagnia degli amici più veri prima di una serata da “belinoni”, ho mangiato a quei tavoli in compagnia di una amica vera per parlare delle nostre vite, ho mangiato a quei tavoli in compagnia di una donna che tanto desideravo, ho mangiato a quei tavoli in compagnia di non so chi, che mi ha raccontato la sua vita anche se non ci eravamo mai visti prima (ma sembrava fossimo amici da sempre). Sono sempre uscito con la pancia piena (e soddisfatta), con il portafogli mai vuoto e con un pizzico di gioia in più nel cuore. Continua lassù a fare rapidamente i conti a mente, e non dimenticare di preparare un pacchettino per chi ha fame e aspetta fuori».

Perché la Maria, si sa, ha dato da mangiare a tanta gente che non ha mai pagato. Ritornavano e di nuovo non pagavano. Lei li accoglieva sempre. Testimone per tutti di una naturale bontà. «Ricordo l’umanità del locale, dove non c’era distinzione tra ricchi e poveri, ben vestiti e barboni, italiani o stranieri, belli o brutti. C’era da mangiare e un sorriso per tutti.....e anche qualcosa per chi non poteva neanche permettersi di pagare le poche lire di un piatto di ravioli». E «tempo fa frequentavo spesso il locale, ho mangiato, vicini di sedia,con esponenti dello shipping ed i loro invitati cinesi,inglesi , stranieri. con ubriachi molto composti,operai pensierosi,studentesse da brivido. Frotte di turisti che riempivano il locale in un attimo. Ho visto stare pazientemente in coda,fuori nel vicolo, poveracci veri e finti, arrivati da chissà quante storie personali. Maria diceva “quanti ce ne sono ancora”...e preparava il pacchettino nella stagnola con pane,patata bollita e non so che altro. Addio Signora Maria,muore con te una Genova che non c’è più,centro del mondo,viavai di culture. Ci restano i bar da ticket,tutti uguali per gente tutta uguale» si rammarica un senza nome. Che espone però l’inquietudine di tutti, quella di quei pranzi usa e getta, senza colore e senza odore.

Maria ha esportato se stessa. Leggete cosa scrive Emanuele: «Ero ad una cena di lavoro a Barcellona e un esponente dell’amministrazione barcellonese all’improvviso mi chiede: “E la signora Maria, come sta?”. Rispondo: “Maria, quale?”. “Ma quella di vico Testadoro, no?”». E ancora Max Morando.«Maria mi fu indicata nella notte dei tempi dal mio amico Mario Quaglia...Arrivai e mi si aprì un mondo, salii al primo piano che era stracolmo di persone. Un particolare curioso mi unì a Maria: una lettera incorniciata ed appesa alle pareti, una madre che ringraziava la “scia’ Maria” per aver accudito e sfamato il figlio, era datata 19 maggio 1966, la mia data di nascita. Da quel giorno mi sentii a casa»

Infine la riflessione di Filippo: «Maria ci ha dato un grande insegnamento nella sua etica professionale e nel suo amore per il suo lavoro, al quale dobbiamo ispirarci se non vogliamo pasteggiare in ostaje take away e trattorie geneticamente modificate. Filosoficamente credo che Maria sia stata una delle più grandi viaggiatrici che abbia mai conosciuto: pur non muovendosi dalla sua trattoria, credo che abbia avuto il cuore e la predisposizione per leggere negli occhi di ogni cliente un po’ della sua storia e regalare amore. Grazie».

:nuby:

goyshorval
09-10-2008, 21:12
bell'articolo, rimpiango di non aver mai avuto l'onore e il piacere di essere passato da lei nelle mie numerose e frequenti giornate genovesi.

una perdita per tutti, un bel ricordo per tanti.

una prece e buon appetito per chi potrà ancora godere dell'arte di questa bella persona.

:nuby::nuby::nuby:

matsugoro
09-10-2008, 23:37
:nuby: pace all'anima sua...:nuby:

Cri1450
10-10-2008, 05:40
:sad2: