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Visualizza Versione Completa : La nostra poesia preferita



Littleblack
16-06-2009, 12:18
Dài, vediamo un pò cosa esce fuori... :happy3:

La mia poesia preferita è "A se stesso" di Giacomo Leopardi:


A se stesso


Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera
E l'infinita vanità del tutto.

Triskyus
16-06-2009, 12:21
Leopardi mi stimola sempre un certo prurito alle parti basse....

******* che gufo.

skizzetto
16-06-2009, 13:15
IL GIARDINO SEPARATO


Oh, Sono Stufo del dubbio
Di vivere alla luce di un certo
Sud
Legàmi crudeli
I servi hanno il potere
uomini spregevoli e le loro volgari donne
stendono misere coperte sui
nostri marinai
(E tu dov'eri nella nostra povera ora?)
A titillarti i baffi
o a sfogliare una margherita?
Sono stufo di facce severe
Che mi fissano dalla torre televisiva
voglio delle rose nel pergolato del mio giardino; capito?
Bambini regali, rubini
devono ora prendere il posto
di stranieri abortiti nel fango
Questi mutanti, pasto di sangue
per la pianta seminata

Stanno aspettando di portarci nel
giardino separato
Sai quanto pallida e sfrenatamente eccitante
viene la morte a una strana ora
inattesa, imprevista
come uno spaventoso ospite più che amichevole che ti
sei portato a letto
La morte rende angeli tutti noi
e ci dà ali
dove avevamo spalle
lisce come corvine
grinfie
Basta denaro, basta abiti di lusso
Quest'altro Regno é di gran lunga migliore
finchè la sua doppia faccia rivela l'incesto
e la libera obbedienza a una legge idiota
Non andrò
Preferisco una Festa di Amici
Alla Grande Famiglia

skizzetto
16-06-2009, 13:18
ovviamnete la preferisco in lingua originale:


•THE SEVERED GARDEN•

Wow, I’m sick of doubt
Live in the light of certain
South
Cruel bindings.
The servants have the power
Dog-men and their mean women
Pulling poor blankets over
Our sailors
I’m sick of dour faces
Staring at me from the tv
Tower, I want roses in
My garden bower;
Royal babies, rubies
Must now replace aborted
Strangers in the mud
These mutants, blood-meal
For the plant that’s plowed.
They are waiting to take us into
The severed garden
Do you know how pale and wanton thrillful
Comes death on a strange hour
Unannounced, unplanned for
Like a scaring over-friendly guest you’ve
Brought to bed
Death makes angels of us all
And gives us wings
Where we had shoulders
Smooth as raven’s
Claws
No more money, no more fancy dress
This other kingdom seems by far the best
Until it’s other jaw reveals incest
And loose obedience to a vegetable law.
I will not go
Prefer a feast of friends
To the giant family

ZEZ
16-06-2009, 13:22
negrita, TRANSALCOLICO (e non dite che non fa rima)




Io bevo per dimenticare

Bevo per non stare male

Bevo che cosi mi drogo

Bevo tutto quel che trovo

Bevo che non mi fa niente

Bevo come un deficente

Bevo...cosa ce che non va?

Bevo eppure sono qua



Io bevo che mi da la carica

Bevo che la vita e stupida

Bevo solo per fare rabbia

A chi ha la testa nella sabbia

E credo che ognuno ha una misura

E non sara mai una censura

In grado di poter stabilire

Cosa e bene e cosa e male

Bevo solo per pisciare!



Transalcolico viaggio cosmico

Puoi cercarmi li quando sono cosi



Io bevo anche se poi sto male

Ma mi serve a far uscire fuori la mia parte animale

Devo farla respirare

Bevo anche se non e vero

Qui lo dico e qui lo nego

Solo per provocare

Guarda che per giudicare

Devi un po saperci fare



Transalcolico viaggio cosmico

Puoi cercarmi li quando sono cosi



Io bevo per dimenticare

Bevo per non stare male

Bevo che cosi mi va

Bevo tutta la citta



Bevo per dimenticare

Bevo per non stare male

Bevo che cosi mi va

Bevo da fare pieta



Bevo per dimenticare

Bevo per non stare male

Bevo che cosi mi va

Bevo tutta la citta....

F77
16-06-2009, 13:25
http://oltreilcancello.files.wordpress.com/2008/08/gatto-nero.jpg
MEOOOOWWWW

esplorator contento
16-06-2009, 13:25
Alla sera (Ugo Foscolo)

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

pastixia
16-06-2009, 14:29
I miei sogni sono lucciole
perle di un animo ardente.
Nelle tenebre calme della notte
lampeggiano in frammenti di luce.

TAGORE

nikhd
16-06-2009, 14:41
Son felice son contento
anche oggi tira il vento.
Che sollievo che sollazzo
anche oggi tira il vento.

:happy4::happy4:

F77
16-06-2009, 14:46
I lunghi singhiozzi
Dei violini
D'autunno
Mi feriscono il cuore
Con un languore
Monotono.

Tutto affannato
E pallido, quando
Rintocca l'ora,
Io mi ricordo
Dei giorni antichi
E piango;

E me ne vado
Nel vento maligno
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.

nicolo95
16-06-2009, 14:48
Questa di Quasimodo, era la piu amata da noi studenti quando le poesie si passavano a memoria.:happy4:


Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

:happy5:

ed anche questa di Saba era un po' alternativa all'epoca:

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.

willieroero
16-06-2009, 14:52
Sonetti lussuriosi, Pietro Aretino

I
Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il ***** adori, io la potta amo,
e saria il mondo un ***** senza questo. E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
- Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core
ficcami il *****, e fà che mi si schianti
l'anima, ch'in sul ***** or nasce or muore;
e se possibil fore,
non mi tener della potta anche i *******i,
d'ogni piacer fortuni testimoni

II
Mettimi un dito in cul, caro vecchione,
e spinge il ***** dentro a poco a poco;
alza ben questa gamba a far buon gioco,
poi mena senza far reputazione. Che, per mia fé! quest'è il miglior boccone
che mangiar il pan unto appresso al foco;
e s'in potta ti spiace, muta luoco,
ch'uomo non è chi non è buggiarone.
- In potta io v'el farò per questa fiata,
in cul quest'altra, e in potta e in culo il *****
mi farà lieto, e voi farà beata.
E chi vuol essre gran maestro è pazzo
ch'è proprio un uccel perde giornata,
chi d'altro che di fotter ha sollazzo.
E crepi in un palazzo,
ser cortigiano, e spetti ch'il tal muoja:
ch'io per me spero sol trarmi la foja.

III
Questo ***** vogl'io, non un tesoro!
Questo è colui, che mi può far felice!
Questo è proprio un ***** da Imperatrice!
Questa gemma val più ch'un pozzo d'oro Ohimè, mio *****, ajutami, ch'io moro
e trova ben la foia in matrice:
in fin, un ***** picciol si disdice,
se in potta osservar vuole il decoro.
- Padrona mia, voi dite ben il vero;
che chi ha piccol il ***** e in potta fotte
meritera d'acqua fredda un cristero.
Chi n'ha poco, in cul fotti dì e notte:
ma chi l'ha come ch'io spietato e fiero,
sbizzarrischisi sempre colle potte.
- Gli è ver, ma noi siam ghiotte
del ***** tanto, e tanto ci par lieto,
che terrem la guglia tutta drieto.

IV
Posami questa gamba in su la spalla,
et levami dal ***** anco la mano,
e quando vuoi ch'io spinga forte o piano,
piano o forte col cul sul letto balla. E s'in cul dalla potta il ***** falla,
dì ch'io sia un forfante e un villano,
perch'io conosco dalla vulva l'ano,
come un caval conosce una cavalla.
- La man dal ***** no levarò io,
non io, che non vo' far questa pazzia,
e se non vuoi così, vatti con Dio.
Ch'el piacer dietro tutto tuo saria,
ma dinanzi il piacer è tuo e mio,
sicché, fotti a buon modo, o vanne via.
- Io non me n'anderia,
signora cara, da così dolce ciancia,
s'io ben credess campari il Re di Francia.

V
Perch'io prov'or un sì solenne *****
che mi rovescia l'orlo della potta,
io vorrei esser tutta quanta potta,
ma vorrei che tu fossi tutto *****. Perché, s'io fossi potta e tu *****,
isfameria per un tratto la potta,
e tu avresti anche dalla potta
tutto il piacer che può aver un *****.
Ma non potendo esser tutta potta,
né tu diventar tutto di *****,
piglia il buon voler da questa potta.
- E voi pigliate del mio poco *****
la buona volontà: in giù la potta
ficcate, e io in su ficcherò il *****;
e di poi su il mio *****
lasciatevi andar tutta con la potta:
e sarò *****, e voi sarete potta.

VI
Tu m'hai il ***** in la potta, e il cul mi vedi
e io veggio il tuo cul com'egli è fatto,
ma tu potresti dir ch'io sono un matto,
perch'io tengo le mani ove stanno i piedi. - Ma s'a codesto modo fotter credi,
sei una bestia, e non ti verrà fatto;
perch'asssai meglio del fotter m'adatto,
quando col petto sul mio petto siedi.
- Io vi vo' fotter per lettera, Comare,
e voglio farvi al cul tante mamine
co le dita, col *****, e col menare,
e sentirete un piacer senza fine.
E so ben ch'è più dolce ch'il grattare
da Dee, da Duchesse e da Regine;
e mi direte al fine
ch'io sono un valent'uomo in tal mestiero...
Ma d'aver poco ***** mi dispero.

VII
Ove il mettrete voi? Ditel' di grazia,
dietro o dinanzi? io vo' 'l sapere,
perché farovi forse dispiacere
se nel cul me lo caccio per disgrazia. - Madonna, no, perché la potta sazia
il ***** sì che v'ha poco piacere,
ma quel che faccio, il fo per non parere
un Frate Mariano, verbi gratia.
Ma poi ch'il ***** in cul tutto volete
come vogliono savi, io sono contento
che voi fate del mio ciò che volete.
E pigliatelo con man, mettetel' dentro:
che tanto utile al corpo sentirete,
quanto che gli ammalati l'argomento.
E io tal gaudio sento
a sentire il mio ***** in mano a voi,
ch'io morirò, se ci fottiam, fra noi.

VIII
E saria pur una *******eria
sendo in voglia mia fottervi adesso,
avervi col ***** nella potta messo,
del cul non mi facendo carestia. Finisca in me la mia genealogia!
Ch'io vo' fottervi dietro, spesso, spesso,
poiché gli è più differente il tondo dal fesso
che l'acquata dalla malvasia.
- Fottimi e fa di me ciò che tu vuoi,
in potta, in cul, ch'io me ne curo poco
dove che tu ci facci i fatti tuoi.
Ch'io per me nella potta, in culo ho il foco,
e quanti ****i han muli, asini e buoi
non scemeriano nella mia foia in poco.
Poi saresti in dapoco
a farmelo all'antica tra le cosse,
ch'anch'io dietro il faria, se uomo fosse.

IX
Questo è pur un bel ***** lungo e grosso.
Deh! se l'hai caro lasciamelo vedere
- Vogliam provare se potete tenere
questo ***** in la potta, e me addosso. - Come, s'io vo' provar? come, s'io posso?
Piuttosto questo che mangiare o bere!
- Ma s'io v'infrango poi, stando a giacere,
farovi mal. - Tu hai 'l pensier del Rosso,
Gettati pure in letto e nello spazzo
sopra di me, che se Marforio fosse,
o un gigante, io n'averò sollazzo,
purché mi tocchi le midolla e l'osse
con questo tuo divinissimo *****
che guarisce le potte dalla tosse.
- Aprite ben le cosse...
Che potrian delle donne esser vedute
di voi meglio vestite, ma non fottute.

X
Io 'l voglio in cul. - Tu mi perdonerai,
o Donna, non voglio far questo peccato,
perché questo è un cibo da prelato,
ch'ha perduto il gusto sempre mai. - Deh! mettetel' qui! - Non farò! - Sì, farai.
Perché? non s'usa più da l'altro lato,
Id est in potta? - Sìm, ma egli è più grato
il ***** dietro che dinanzi assai.
- Da voi io vo lasciarmi consigliare
il ***** è suo, e se 'l vi piace tanto,
com'a ***** gli avete a comandare.
- Io l'accetto, ben mio: spingel' da canto
più su, più giù, e va senza sputare.
O ***** buon compagno, o ***** santo!
- Toglietel' tutto quanto.
- Io l'ho tolto entro più che volentiere,
ma ci vorrei stare un anno a sedere!

XI
Apri le coscie, acciò ch'io vegga bene
il tuo bel culo e la tua potta in viso;
culo da far mutar un ***** d'aviso!
Potta che i cuori stilli per le vene. Mentre ch'io vi vagheggio egli mi viene
capriccio di pasciarvi a l'improviso,
e mi par esser più bel che Narciso
nel specchio ch'il mio ***** allegro tiene.
- Ai ribalda, ai ribaldo in terra e in letto!
Io ti veggio, *******! e t'apparecchia,
ch'io ti rompa doi costole del petto.
- Io te n'incaco, franciosata, vecchia,
che per questo piacere arciperfetto
intrarei in un pozzo sanza secchia.
E non si trova pecchia
ghiotta dei fiori, com'io d'un nobil *****,
e no 'l provo ancho, e per mirarlo sguazzo.

XII
Marte, maledettissimo poltrone!
Così sotto una donna non si reca,
e non si fotte Venere alla cieca,
con assai furia e poca discrezione. - Io non son Marte, io son Hercol Rangone,
e fotto qui che sete Angela Greca;
e se ci fosse qui la mia ribeca,
vi sonerei fottendo una canzone.
E voi, Signora, mia dolce consorte,
su la potta ballar faresti il *****,
menando il culo in su, spingendo forte.
- Signor sì, che con voi, fottendo, sguazzo,
ma temo Amor che non mi dia la morte,
colle vostr'armi, essendo putto e pazzo.
- Cupido è mio ragazzo
e vostro figlio, e guarda l'arme mia
per sacrarle alla dea Poltroneria.

XIII
Dammi la lingua, appunta i piedi al muro;
stringi le coscie, e tienim stretto, stretto;
lasciat'ire a riverso in sul letto
che d'altro che di fotter non mi curo. Ai! Traditore! Quant'hai il ****on duro!
O! come? su la potta ci confetto!
Un dì, tormelo in culo ti prometto,
e di farlo uscir netto t'assicuro.
- Io vi ringrazio cara Lorenzina,
mi sforzerò servirvi; ma spingete,
spingete come fa la Ciabattina.
o farò adesso, e voi quando farete?
- Adesso! dammi tutta la linguina.
Ch'io muojo. - Et io, e voi cagion ne sete;
adunque voi compirete?
- Adesso, adesso faccio, Signor mio;
Adesso ho fatto. Et io; ohimè! o Dio!

XIV
Non tirar, fottutello di Cupido,
la cariola; fermati bismulo;
ch'io vo' fotter in potta e non in culo
costei, che mi togl'il ***** e me ne rido. E nelle braccia le gambe mi fido,
e si disconcio sto (e non t'adulo)
che si morrebbe a starci un'ora un mulo
che fottendo a disaggio, mi disfaccio.
E se voi, Beatrice, stentar faccio,
perdonar mi dovete, perch'io mostro
che fottendo a disaggio, mi disfaccio.
E se non ch'io mi specchio nel cul vostro,
stando sospeso l'uno e l'altro braccio,
mai non si finirebbe il fatto nostro.
O cul di latte e d'ostro!
Se non ch'io son per mirarti di vena,
non mi starebbe il ***** ritto appena.

XV
Il putto poppa, e poppa anche la potta;
a un tempo, date il latte e ricevete,
e tre contenti in un letto vedete:
ognuno il suo piacer piglia a un otta. Aveste fottitura mai sì ghiotta,
fra le migliaie che avute ne avete?
In questo fotter più festa prendete,
ch'un villan quano ei mangia la ricotta.
- Veramente egli è dolce a cotal modo,
il fotter reverendo, il fotter divo;
e come io fossi una Badessa godo;
e si mi tocca a la gran foia il vivo
questo strenuo tu bel ***** sodo,
ch'io sento un piacer superlativo.
E tu, ***** corrivo,
in le gran frette la potta ti caccia,
e stacci un mese, che 'l buon pro ti faccia.

XVI
Sta cheto bambin mio; ninna, ninna!
Spinge, maestro Andrea, spinge ch'ei c'è.
Dammi tutta la lingua, ai! ohimè!
Che il tuo gran ***** all'anima mi va. - Signora, adesso, adesso v'intrerà;
cullate bene il fanciullin col piè,
e farete servizi a tutti e tre:
perché noi compiremo, ei dormirà.
- Io son contenta; io cullo, io meno, io fo;
culla, mena e travagliati ancor tu.
- Mammina, a vostra posta compirò.
- Non far! fermati, aspetta un poco più,
che tal dolcezza in questo fotter ho,
ch'io non vorrei ch'ei finisse mai più.
- Madonna mia, orsù,
fate, di grazia! Or, da che voi, così,
io faccio; e tu, farai? - Signora, sì.

kursk
16-06-2009, 17:27
Nazim Hikmet
1942

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

mr.popo
16-06-2009, 18:21
M'illumino d'immenso:happy7:

ricorico
16-06-2009, 18:23
Je nai besoin de personn'
En Harley Davidson
Je n'reconnais plus personn'
En Harley Davidson
J'appuie sur le starter
Et voici que je quitte la terre
J'irai p't'ètre au paradis
Mais dans un train d'enfer.

Je n'ai besoin de personn'
En Harley Davidson
Je n'reconnais plus personn'
En Harley Davidson
Et si je meurs demain
C'est que tel ètait mon destin
Je tiens bien moins à la vie
Qu'a mon terrible engin.

Je n'ai besoin de personn'
En Harley Davidson
Je n' reconnais plus personn'
En Harley Davidson
Quand je sens en chemin
Les trèpidations de ma machine
Il me monte des dèsirs
Dans le creux de mes reins.

Je n'ai besoin de personn'
En Harley Davidson
Je n'reconnais plus personn'
En Harley Davidson
Je vais à plus de cent
Et je me sens à feu et à sang.

Que m'importe de mourir
Les cheveux dans le vent.

SERGE GAINSBOURG

Il Barbiere di Nociglia
16-06-2009, 18:24
S'i' fosse foco, ardere' il mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;

s'i' fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi' madre,

S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.



p.s. (Cecco Angiolieri)

Chicca!
16-06-2009, 18:30
SE...


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)

Thrice
16-06-2009, 18:35
In questo momento questa mi rappresenta meravigliosamente in tutto il suo "decandentismo". Purtroppo...

Quello che non c'è - Afterhours

Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c'è

Bullock
16-06-2009, 18:44
BORN TO BE WILD - 1968 Steppenwolf

Get your motor runnin'
Head out on the highway
Lookin' for adventure
And whatever comes our way
Yeah Darlin' go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once
And explode into space

I like smoke and lightning
Heavy metal thunder
Racin' with the wind
And the feelin' that I'm under
Yeah Darlin' go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once
And explode into space

Like a true nature's child
We were born, born to be wild
We can climb so high
I never wanna die

Born to be wild
Born to be wild:happy4::happy4:

http://www.youtube.com/watch?v=03FzVEUxEPU&feature=related

bafio76
16-06-2009, 19:24
La mia preferita è:

M'ILLUMINO D'IMMENSO!! (Titolo e testo!!!:happy4:)
Giuseppe Ungaretti

Ricordo che a scuola ho avuto difficoltà ad impararla!!
:happy4:

harleyman76
16-06-2009, 19:24
La sposa
Gioacchino BelliEppuro avanti a te, core mio bello,
sibbè che sana nun me ciài trovata,
gnisunantro m’ha fatto er giucarello:
e ècchete la cosa com’è annata.

Un giorno in d’un ortaccio a Marmorata,
pe curre appresso a un maledett’ucello
scivolo: un pass’in farzo, una scosciata,
’na distrazzion de nerbi..., ecco er fraggello!

Pe fatte vede che nun so’ bucìe,
te dico che fu tanta la pavura,
che m’agnedeno via le cose mie.

Eppoi me pare ‘na caricatura
sto sano o rotto, e ste cojonerie:
io ciò er bucio? e tu er ***** che l’attura.

angelopiso
16-06-2009, 19:32
la piu' bella e sempre attualissima

SI STA COME D'AUTUNNO SUGLI ALBERI LE FOGLIE

G.Ungaretti

airking2002
16-06-2009, 19:35
Gabbiani

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Vincenzo Cardarelli

ubbatin
16-06-2009, 19:40
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto di un bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Montale

Gepix
16-06-2009, 19:49
Alla sera (Ugo Foscolo)

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

Volevo inserirla anch'io, ma quoto il tuo post!:happy3:

Fat King
16-06-2009, 20:04
All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura.

E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.

E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.

Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.

Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.

Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.



Ovvero.............. Farsi sempre i ****i propri .........................

dalailama75
16-06-2009, 21:36
dedicata a molti di noi....:happy4::happy4::happy4:



LA DIETA

Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.

Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.

Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?

Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano!

———————————

So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò levà,
perché so' necessari pe' campà
sin dar momento che venimo ar monno.
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fà magnà,
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposà.

Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.

La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magnà,
ma si ciài fame mica pòi dormì.

ALDO FABRIZI

goyshorval
16-06-2009, 22:28
sotto un cespo di rose scarlatte
offre il rospo te' caldo con latte

sotto un cespo di rose paonazze
tocca al rospo sciacquare le tazze

epifanio, aka: antonio albanese

Tryp
16-06-2009, 22:48
Letizia
Un attimo,
un sorriso
e si accende una vita nuova.

Con questa ho vinto un concorso in prima media , Letizia è mia sorella ed era appena venuta al mondo.


"Ode alla vita" Martha Medeiros

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.


'A livella

Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

il_maltese
17-06-2009, 01:01
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

Charles Baudelaire, I fiori del male

PICCHIO
17-06-2009, 04:31
Essence benzina e gasolina
soltanto un litro e in cambio ti do Cristina
se vuoi la chiudo pure in monastero
ma dammi un litro di oro nero
Ti sei fatto il palazzo sul Jumbo
noi invece corriamo sempre appresso all'ambo
ambo terno tombola e cinquina
se vinco mi danno un litro di benzina
Spendi spandi spandi spendi effendi
spendi spandi spandi spendi effendi
Spider coupè gitti alfetta
a duecento c'è sempre una donna che ti aspetta
sdraiata sul cofano all'autosalone
e ti dice prendimi maschiaccio libidinoso *******e
non più a gas ma a cherosene
il riscaldamento centralizzato più ti scalda più conviene
niente carbone mai più metano
pace prosperità e lunga vita al sultano
Spendi spandi spandi spendi effendi
spendi spandi spandi spendi effendi



Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la castità
la verginità
la sposa in bianco il maschio forte
i ministri puliti i buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blu
sangue blu
cieli blu
amore blu
rock and blues
NUNTEREGGAEPIU'
Eya alalà
pci psi
dc dc
pci psi pli pri
dc dc dc dc
****aniga
avvocato Agnelli Umberto Agnelli
Susanna Agnelli Monti Pirelli
dribbla Causio che passa a Tardelli
Musella Antognoni Zaccarelli
Gianni Brera
Bearzot
Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio
Lauda Thoeni Maurizio Costanzo Mike Bongiorno
Villaggio Raffa Guccini
onorevole eccellenza cavaliere senatore
nobildonna eminenza monsignore
vossia cherie mon amour
NUNTEREGGAEPIU'
Immunità parlamentare
abbasso e alè
il numero 5 sta in panchina
s'è alzato male stamattina
mi sia consentito dire
il nostro è un partito serio
disponibile al confronto
nella misura in cui
alternativo
aliena ogni compromesso
ahi lo stress
Freud e il sess
è tutto un cess
ci sarà la ress
se quest'estate andremo al mare
solo i soldi e tanto amore
e vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria
è più prosa che poesia
dove sei tu? non m'ami piu'?
dove sei tu? io voglio tu
soltanto tu dove sei tu?
NUNTEREGGAEPIU'
Ue paisà
il bricolage
il quindicidiciotto
il prosciutto cotto
il quarantotto
il sessantotto
il pitrentotto
sulla spiaggia di capocotta
Cartier Cardin Gucci
portobello e illusioni
lotteria a trecento milioni
mentre il popolo si gratta
a dama c'è chi fa la patta
a settemezzo c'ho la matta
mentre vedo tanta gente
che non c'ha l'acqua corrente
e non c'ha niente
ma chi me sente...
ma chi me sente
e allora amore mio ti amo
che bella sei
vali per sei
ci giurerei
ma è meglio lei
che bella sei
che bella lei
vale per sei
ci giurerei
sei meglio tu
che bella sei
NUNTEREGGAEPIU'
:all_coholic:

ric66
17-06-2009, 07:20
"Un bambino arcobaleno è luce di nuova nascita,
occhi vispi e teneri si specchiano
in mani delicate e indaffarate
a sbucciare la realtà adulta.
Un bambino arcobaleno
Scopre con i suoi gesti la pace
Il potere di un abbraccio senza difesa.
Lacrime di 7 colori, guance gioiose e gonfie di sorrisi
Inaspettati.
Un bambino arcobaleno è speranza
Un nuovo universo attende quel capriccio, quel capriccio che sposta le convinzioni
Annulla i limiti
Di quegli adulti che hanno paura
Di cambiare."

Il Barbiere di Nociglia
17-06-2009, 08:28
ops
quasi dimenticavo che avevo scritto una poesiuola sul Web Chapter
http://www.webchapter.it/forum/showthread.php?t=35673 :happy3:

SimoneMonty
17-06-2009, 08:46
GUN'S ROSES - NOVEMBER RAIN

'Cause nothin' lasts forever
And we both know hearts can change
And it's hard to hold a candle
In the cold November rain

We've been through this auch a long long time
Just tryin' to kill the pain

But lovers always come and lovers always go
An no one's really sure who's lettin' go today
Walking away

If we could take the time
To lay it on the line
I could rest my head
Just knowin' that you were mine
All mine
So if you want to love me
Then darlin' don't refrain
Or I'll just end up walkin'
In the cold November rain

Do you need some time... on your own
Do you need some time... all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time... all alone

I know it's hard to keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you could heal a broken heart
Wouldn't time be out to charm you

Sometimes I need some time... on my own
Sometimes I need some time... all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time... all alone

And when your fears subside
And shadows still remain
I know that you can love me
When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain

Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one

jameskirk_71
17-06-2009, 10:06
Tutti Ungaretti ma in particolare:

Fratelli

Di che reggimento siete
Fratelli?
Parola tremante
Nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
Involontaria rivolta
Dell’uomo presente alla sua
Fragilità
Fratelli


San Martino del Carso

Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato


Veglia

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita

Bertone
17-06-2009, 10:14
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

MagNETo
17-06-2009, 10:55
Un mio amico (harleista) tempo fa ebbe a dire, alla sua ragazza di allora che gli chiedeva di declamarle versi gravidi d'ardore: "per me i poeti hanno la merd@ nella testa"

Fuzdyna
17-06-2009, 10:56
+ ME LO - + VENGO -
X NON VENIR + - NON ME LO - +
O X LO - ME LO - -

SimoneMonty
17-06-2009, 11:01
+ ME LO - + VENGO -
X NON VENIR + - NON ME LO - +
O X LO - ME LO - -

:happy4: :happy4: :happy4:

Il Barbiere di Nociglia
17-06-2009, 11:03
+ ME LO - + VENGO -
X NON VENIR + - NON ME LO - +
O X LO - ME LO - -

il maestro Pierino!!! :happy4:
http://www.youtube.com/watch?v=aJ_UAxMJUb8&eurl=http%3A%2F%2Fvideo.google.it%2Fvideosearch%3F hl%3Dit%26q%3Dpi%25C3%25B9%2520me%2520lo%2520meno% 2520pi%25C3%25B9%2520vengo%2520meno%26um%3D1%26ie% 3DUTF-8%26sa%3DN%26tab%3Dwv&feature=player_embedded

Kowalski
17-06-2009, 13:36
Soldati - G. Ungaretti

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

b@ffino
17-06-2009, 13:53
San Martino Del Carso


Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
nessuna croce manca

E' il mio cuore
il paese più straziato

doctor harley
17-06-2009, 13:54
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

Charles Baudelaire, I fiori del male

"Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir;
tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n’est pas un gouffre moins amer.

Tu te plais à plonger au sein de ton image;
Tu l’embrasses des yeux et des bras,
et ton cœur se distrait quelquefois de sa propre rumeur
Au bruit de cette plainte indomptable et sauvage.

Vous êtes tous les deux ténébreux et discrets:
Homme, nul n’a sondé le fond de tes abîmes,
O mer, nul ne connaît tes richesses intimes,
Tant vous êtes jaloux de garder vos secrets !

Et cependant voilà des siècles innombrables
Que vous vous combattez sans pitié ni remord,

Tellement vous aimez la carnage et al mort
O lutteurs éternels, ô frères implacables!"

br1p
17-06-2009, 14:20
questa poesia c'è l'ho ricamata sul dorso mio gilet "NumeroUno" anno 1989

C'e' una motocicletta che se ne frega delle mode.
E dagli altri non ha copiato niente.
E' in giro da cent'anni.Ma non e' cambiata cento volte.
Ha due cilindri e un carburatore.E poche valvole e pochi pezzi.
Per restare una motocicletta.
Per durare nel tempo.
C'e' un motore che vibra e vive.che e' vero.
Che non divide nulla con la tecnologia spaziale.
C'e ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli e non in secondi.
C'e' un sistema di essere felici a 30 all'ora.
C'e un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero.
Ci sono spazi che vale la pena ancora di vedere al rallentatore.senza record casello-casello.Senza duecentosettantaallora. senza spaccare una gomma in mille kilometri.c'e una motocicletta che non battera' limiti di accelerazione.
Che ha sconfitto tutti gli attacchi.
Una motocicletta tanto imitata.
Che e' rimasta se stessa.
Che ha superato le mode.
Andando per la sua strada con dignita'.
Una motocicletta che puo' girare senza il nome sul serbatoio.
E senza essere scambiata con qualcun 'altro.
Sono ancora in giro per il mondo e per l'Italia, quelle belle motociclette semplici,sane,robuste.figlie del cuore,non del computer.
Quelle motociclette alle quali voglio bene.

Respect

SimoneMonty
17-06-2009, 14:25
questa poesia c'è l'ho ricamata sul dorso mio gilet "NumeroUno" anno 1989

C'e' una motocicletta che se ne frega delle mode.
E dagli altri non ha copiato niente.
E' in giro da cent'anni.Ma non e' cambiata cento volte.
Ha due cilindri e un carburatore.E poche valvole e pochi pezzi.
Per restare una motocicletta.
Per durare nel tempo.
C'e' un motore che vibra e vive.che e' vero.
Che non divide nulla con la tecnologia spaziale.
C'e ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli e non in secondi.
C'e' un sistema di essere felici a 30 all'ora.
C'e un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero.
Ci sono spazi che vale la pena ancora di vedere al rallentatore.senza record casello-casello.Senza duecentosettantaallora. senza spaccare una gomma in mille kilometri.c'e una motocicletta che non battera' limiti di accelerazione.
Che ha sconfitto tutti gli attacchi.
Una motocicletta tanto imitata.
Che e' rimasta se stessa.
Che ha superato le mode.
Andando per la sua strada con dignita'.
Una motocicletta che puo' girare senza il nome sul serbatoio.
E senza essere scambiata con qualcun 'altro.
Sono ancora in giro per il mondo e per l'Italia, quelle belle motociclette semplici,sane,robuste.figlie del cuore,non del computer.
Quelle motociclette alle quali voglio bene.

Respect

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