neemo70
06-08-2009, 11:31
Bhè, cos'è successo, il Run c'è stato. Non eravamo tanti, non eravamo pochi,eravamo giusti.
Posso molto sinteticamente riassumere in cifre:
circa sessanta harley, 40 gradi all'ombra, una decina di enormi pizze gusti misti fatte fuori in un battibaleno, circa 40 magliette "I love AQ" vendute, 1000 euro raccolti e che utilizzerò per acquistare almeno due PC per la scuola del mio paese (saprete senz'altro quando questo avverrà) e una cena deve sono partiti 300 arrosticini, sessanta salsicce, e un numero imprecisato di litri di birra.
Non potevo sperare di meglio se considero che la precarietà logistica in cui versa la mia città aveva coinvolto anche la location stabilita per il run, dove per inciso si stava svolgendo nientemeno che un matrimonio. Il sottoscritto, naturalmente, non ne sapeva nulla.
Avevo di fronte tre alternative:
-Mandare bellamente a quel paese la proprietà chiedendo a tutti i convenuti di partire sgommando con le H-D sul piazzale di sabbia, rovinando le nozze dei due malcapitati (ignari anche loro)
-Abbandonarmi ad una crisi di nervi e lasciarmi sopraffare dagli eventi
-Fare buon viso a cattivo gioco, pensando che in fondo, solo quattro mesi fa sono scamapato incolume da una situazione ben peggiore.
Dopo aver optato per la terza opzione, è stato piuttosto divertente osservare gente in completo lamè farsi una bella birra assieme a bikers ammantati di cuoio. Insolito di sicuro.
La partenza per il giro del pomeriggio ha segnato la svolta, ci siamo lasciati alle spalle la canicola dell'ippodromo e i brindisi agli sposi per raggiungere il centro storico. Sono certo che questa esperienza avrà segnato molte coscienze: perchè si sappia bene cosa c'è a L'Aquila, a L'Aquila bisogna venirci e vedere con i propri occhi. Abbandonato quel percorso pietoso che qualche governante si ostina a chiamare "centro storico" restituito agli aquilani, ma che rappresenta piuttosto un simulacro vuoto, abbiamo raggiunto il Pub "The Corner", che aveva riaperto i battenti proprio quel giorno in un vecchio Double Decker londinese.
Qui sono state ammannite pizza e birra gratis per tutti, vanno ringraziati Ralph e Davide, titolari rispettivamente del Pub e della Pizzeria "Pepe Nero" che pur nella difficile situazione post sisma, hanno saputo distinguersi in generosità.
Il resto della giornata si è svolto ancora all'Ippodromo, dove i festeggiamenti per le nozze proseguivano ad oltranza, l'aria si era fatta più fresca, e la musica blues suonata da mio cugino allietava la serata e dei motociclisti, e degli invitati in frac.
Appena avrò le foto scattate dai ragazzi del Chapter di Pescara le aggiungerò a questo post.
A questo punto i miei doverosi ringraziamenti vanno a mAs, che ha tenuto duro fino alla fine nonostante le vicissitudini autostradali ed ha potuto mangiare con noi, a Pino e signora da Brescia che si sono rivelati persone squisite e non hanno avuto paura del lungo viaggio per stare con noi. Ai ragazzi del Chapter di Pescara che hanno partecipato massivamente e l'hanno fatto con piacere, al gruppo dei giovani "free bikers" di Viterbo che hanno piantato anche le tende, e anche al nutrito staff di quell'officina di pazzi che risponde al nome di Wild Side Motorcycles, specie nella persona di Cris che è ripartito nella notte di polverosa di Paganica a bordo del suo Shovel rigido, tra gli applausi.
Mi scuso per i disagi che alcuni di voi hanno dovuto sopportare, e mi scuso anche con quelli che non ho nominato ma che spiritualmente ancora ringrazio.
Arrivederci al prossimo Run a L'Aquila, organizzato magari per festeggiarne la rinascita.
Posso molto sinteticamente riassumere in cifre:
circa sessanta harley, 40 gradi all'ombra, una decina di enormi pizze gusti misti fatte fuori in un battibaleno, circa 40 magliette "I love AQ" vendute, 1000 euro raccolti e che utilizzerò per acquistare almeno due PC per la scuola del mio paese (saprete senz'altro quando questo avverrà) e una cena deve sono partiti 300 arrosticini, sessanta salsicce, e un numero imprecisato di litri di birra.
Non potevo sperare di meglio se considero che la precarietà logistica in cui versa la mia città aveva coinvolto anche la location stabilita per il run, dove per inciso si stava svolgendo nientemeno che un matrimonio. Il sottoscritto, naturalmente, non ne sapeva nulla.
Avevo di fronte tre alternative:
-Mandare bellamente a quel paese la proprietà chiedendo a tutti i convenuti di partire sgommando con le H-D sul piazzale di sabbia, rovinando le nozze dei due malcapitati (ignari anche loro)
-Abbandonarmi ad una crisi di nervi e lasciarmi sopraffare dagli eventi
-Fare buon viso a cattivo gioco, pensando che in fondo, solo quattro mesi fa sono scamapato incolume da una situazione ben peggiore.
Dopo aver optato per la terza opzione, è stato piuttosto divertente osservare gente in completo lamè farsi una bella birra assieme a bikers ammantati di cuoio. Insolito di sicuro.
La partenza per il giro del pomeriggio ha segnato la svolta, ci siamo lasciati alle spalle la canicola dell'ippodromo e i brindisi agli sposi per raggiungere il centro storico. Sono certo che questa esperienza avrà segnato molte coscienze: perchè si sappia bene cosa c'è a L'Aquila, a L'Aquila bisogna venirci e vedere con i propri occhi. Abbandonato quel percorso pietoso che qualche governante si ostina a chiamare "centro storico" restituito agli aquilani, ma che rappresenta piuttosto un simulacro vuoto, abbiamo raggiunto il Pub "The Corner", che aveva riaperto i battenti proprio quel giorno in un vecchio Double Decker londinese.
Qui sono state ammannite pizza e birra gratis per tutti, vanno ringraziati Ralph e Davide, titolari rispettivamente del Pub e della Pizzeria "Pepe Nero" che pur nella difficile situazione post sisma, hanno saputo distinguersi in generosità.
Il resto della giornata si è svolto ancora all'Ippodromo, dove i festeggiamenti per le nozze proseguivano ad oltranza, l'aria si era fatta più fresca, e la musica blues suonata da mio cugino allietava la serata e dei motociclisti, e degli invitati in frac.
Appena avrò le foto scattate dai ragazzi del Chapter di Pescara le aggiungerò a questo post.
A questo punto i miei doverosi ringraziamenti vanno a mAs, che ha tenuto duro fino alla fine nonostante le vicissitudini autostradali ed ha potuto mangiare con noi, a Pino e signora da Brescia che si sono rivelati persone squisite e non hanno avuto paura del lungo viaggio per stare con noi. Ai ragazzi del Chapter di Pescara che hanno partecipato massivamente e l'hanno fatto con piacere, al gruppo dei giovani "free bikers" di Viterbo che hanno piantato anche le tende, e anche al nutrito staff di quell'officina di pazzi che risponde al nome di Wild Side Motorcycles, specie nella persona di Cris che è ripartito nella notte di polverosa di Paganica a bordo del suo Shovel rigido, tra gli applausi.
Mi scuso per i disagi che alcuni di voi hanno dovuto sopportare, e mi scuso anche con quelli che non ho nominato ma che spiritualmente ancora ringrazio.
Arrivederci al prossimo Run a L'Aquila, organizzato magari per festeggiarne la rinascita.