Tony The Duke
04-11-2001, 01:50
Ci sono dei momenti della vita che ti ritrovi nonostante tutto a dover affrontare i tuoi pensieri con una maturitÃ* maggiore o in modo inaspetato di fronte a fatti che ti cambiano profondamente colpendoti nel profondo del cuore.Stasera è morto un ragazzo di 28 anni Maurizio,che conoscevo fin dalla sua nascita.I suoi infatti hanno abitato per quasi 20 anni dironte la casa di mio padre,il fratello ha l'etÃ* del mio,ed nonstante tutto i rapporti con la mamma il papÃ* e il frratello erano continuati e cotinuavano ancora.Porca *******,mi ricordo la mamma col pancione che lo aspettava e gli occhi vispi e birbanti che sono rimasti così negli anni,la voglia di vivere.destino ha voluto che alcuni mesi fÃ* lo rivedessi e lo riprendessi a fequentare per il semplice fatto che abitava nell'appartamento sotto il mio ed il suo box è difronte al mio.Aveva il vizio della velocitÃ* e la sua Suzuky 600 stradale la guidava benissimo ma con troppa spavalderia.Lo scorso luglio nell'impennare era caduto e si era sbucciato un pò.Gli dicevo spessodi stare attento di pensare a quello che facevano gli altri di guidare più prudente,ma lui era sempre sprezzante.Stasera verso le 19 tornando da Civitanova una 500 gli ha tagliato la strada,non aveva il casco allacciato e mentre volava si è sfilato così che cadendo è morto sul colpo.Io ero a cena con alcuni amici ed uno di questi arrivando mi ha detto che cosa era accaduto.Credo di avere pianto per mezz'ora o poco meno.***** lo avevo visto tre giorni fÃ* con le lacrime agli occhi che aspettava il fratello che tornava da Milao dove aveva portato il suo cane che si era dovuto operare.E lo avevo visto ieri mattina che usando una delle mie lampade era intorno alla moto a fare i suoi tanti migliramenti.Volevo,voglio bene a maurizio un pò come un piccolo fratellino e l'ho tenuto in braccio appena nato lo avevo visto crescere e dientare uomo.Mi ricordo le scaramucce di fronte casa le litigate da ragazzino con mio fratello Lucio ed il fratello Marco,ed io che un pò più grande cercavo di fare da paciere.Sono corso in ospedale ma ho trovato tutti di fuori.La mamma era tornata a casa col figlio maggiore,c'erano tanti amici ma erano le 10,30 di sera e tutto era chiuso ed oltre tutto mi hano detto che nessuno aveva potuto vederlo ne poteva farlo fino a domattina quando il giudice lo avrÃ* visto.E sono rimasto lì,con Marino,suo padre,ed il fratello di lui tra l'ltro un noto dirigente della poliza,seduti in macchina con le lacrime agli occhi.Che ***** potevo dirgli a Marino? Come cavolo dare una giustificazione a quanto accaduto?E il fratello non aveva parole eppure è un uomo abituato a tante situazioni per il suo lavoro.Sono restato lì dentro con loro che cercavano un appiglio un qualche csa che li confortasse.Marino stanotte non tornerÃ* a casa retserÃ* lì di fronte alla porta d'ingresso dell'obitorio.Mi ha detto che a casa sarebbe stato peggio perchè avrebbe dovuto cercare la forza che non aveva,quella di fare coraggio alla moglie e all'altro figlio,oltre che a se stesso.Ho pianto spesso stasera abbracciandolo.Per me è come un secondo padre mi ha insegnato molte cose mi ha aiutato quando avevo dei problemi con la schiena e spesso incontrandoci o quando li andavo a trovare nella loro casa a 300 metri da quella di mio papÃ*,abbiamo passato delle ore a ridere e scherzare.Non ho più parole e ne ho cercate nel mio cuore per dire a questo uomo distrutto che deve avere il coraggio e trovarne in sè per andare avanti e vivere,a lui continuava a dirmi che un uomo vive per i propri figli e lui Maurizio non ce lo aveva più.Siamo rimasti ore a parlare e cercare insieme una fonte di sollievo una scusa una attenuante per un dolore così grande,ma a parte il solito rivolgersi a Dio non abbiamo trovato nulla.Sono dovuto tornare a casa ma avrei voluto restare lì.Ho la mia famiglia da curare,ma sono distrutto e non credo che dormirò.Entrando in garage ho visto la sua auto e l'altra sua moto posteggiate,sono rimasto un pò lì sotto a guardarle seduto sulla sella della mia Ultra e mi sono tornate in mente le sue parole di scherno quando mi diceva che guidavo un cancello e che da Ancona a Civitanova ci metteva meno di 10 minuti e poi guardandomi con quegli occhi vispi mi diceva;"tu con stÃ* ferraglia te li sogni sti tempi".
Perdonatemi,mi rendo conto solo ora di avere scritto un sacco,ma l'ho fatto di getto.Sono sconvolto e dovevo fare qualcosa per cercare di saricarmi e l'ho fatto con voi che considero miei amici.Vi chiedo ancora scusa,maadesso ho bisogno di piangere.Tony
Perdonatemi,mi rendo conto solo ora di avere scritto un sacco,ma l'ho fatto di getto.Sono sconvolto e dovevo fare qualcosa per cercare di saricarmi e l'ho fatto con voi che considero miei amici.Vi chiedo ancora scusa,maadesso ho bisogno di piangere.Tony