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Visualizza Versione Completa : Qualcuno scrive "CHE VERGOGNA", secondo me la vera vergogna...



TORX
07-04-2003, 07:55
sta nel vedere un ragazzo, un motociclista "come noi", sfracellarsi a più di 300 Km/h addosso ad un muretto che NON SAREBBE DOVUTO ESSERE Lì.

Le speranze del giapponese, caduto a Suzuka, appese a un filo. "Ma se si salva sarÃ* tetraplegico dal collo in giù", spiega il dottor Costa.

SUZUKA (Giappone), 6 aprile 2003 - Doveva essere una festa per la partenza di un Mondiale MotoGP mai così spettacolare. Invece il fine settimana di Suzuka si è trasformato in una tragedia. Proprio nella MotoGP. Prima la paura per Melandri, caduto e fratturato venerdì. Poi il dramma di Daijiro Kato, 26 anni, in lotta per la vita. Il pilota bambino, che sorride sempre ma non parla quasi mai, ha fatto un volo terribile alla fine del terzo giro, nel punto di frenata per la prima delle due chicane che immettono sul rettilineo del traguardo. Una caduta inspiegabile. Si può solo ipotizzare un contatto con un avversario o una ruota finita sulla riga bianca di bordo pista al momento di impostare la curva.

Ma scoprire il perché non cambia le dimensioni della tragedia. Ora il pilota è in coma profondo all'ospedale di Yokkoachi. "Purtroppo è stata riscontrata - spiega il dottor Claudio Costa, medico dei piloti - una lussazione tra la prima e la seconda vertebra cervicale che rende il quadro clinico di Kato temibilissimo; la speranza di sopravvivenza per lui si assottiglia a un filo. Per chiarire la situazione posso affermare che se si salva - ha concluso Costa - Kato sarÃ* tetraplegico dal collo in giù e senza respiro. Non sarÃ* autonomo sia come movimento di braccia e gambe, sia come funzione respiratoria che dovrÃ* essere svolta con l'ausilio di macchine".
Kato, nato a Saitama il 4 luglio 1976, proprio il 26 marzo scorso - dieci giorni fa - è diventato padre per la seconda volta: una bambina, per la quale i genitori dovevano ancora scegliere il nome, che va a fare compagnia al piccolo Ikko avuto dalla moglie Makiko. Ha fatto il suo esordio iridato nel GP del Giappone 250, nel 1996, chiudendo terzo alle spalle di Biaggi e Numata. E sempre a Suzuka, come wild-card, ha vinto i GP 250 nel '97 e '98. Nel 2000 ha disputato il suo primo Mondiale completo, inaugurando un binomio speciale con il team di Fausto Gresini, squadra romagnola che lo ha adottato con calore e affetto. GiÃ* il primo anno ha sfiorato il titolo, abbandonando le speranze solo all'ultima gara. Ma si è rifatto con gli interessi nel 2001, quando ha conquistato la corona a suon di record: maggior numero di vittorie (11) e punti in una stagione 250. Nel 2002 il passaggio alla MotoGP, sempre con Gresini, prima in sella a una Honda 500 - con un 2° posto a Jerez come miglior risultato - e poi con la RC211V 4 tempi. Uomo Honda per eccellenza (ha vinto per la Casa di Tokyo anche la 8 Ore di Suzuka nel 2000).

E quel *******e di De Adamich, ieri sera a Contro campo, diceva che fa parte del gioco!
Un cavolo fa parte del gioco, i circuiti devono essere sicuri, altrimenti tanto vale correre su piste cittadine come all'isola di Man!

A voi le roflessioni, un saluto, il TORX.http://www.webchapter.it/smiles/sad.gif


giÃ* Alex1450 (per non dimenticare mai)

Monegasque
07-04-2003, 08:30
Ciao.
Scusa ma non sono d'accordo con te.
Kato è ridotto cosi' in conseguenza del lavoro che svolge.
A Suzuka, sono stato parecchie volte, è VERAMENTE pericolosa da sempre. Non da ieri. Capirossi ad esempio anni fa fece un volo talmente impressionante da far temere per la sua vita; se la cavo', ma sfiorò il muro di pochissimo. Se non ricordo male accadde 10 anni fa circa. I piloti fanno un mestiere difficile, se fossero d'accordo potrebbero scegliere di non correre in alcune piste.
E nessuno di loro, fino al venerdì dell'incidente di Melandri, ha mai proposto di non correre a Suzuka.
Quest'anno la MotoGp ha svolto test anche giorni prima del GP; perchè nessuno ha proposto il boicottaggio?
Se non fossero successi incidenti nel WE, oggi il circo si porrebbe molte meno domande. Festeggierebbe e basta.
Per cio' che riguarda i circuiti pericolosi, è meglio stendere un velo pietoso anche se si sono fatti tantissimi passi in avanti in tutto il mondo: mi piacerebbe che tu vedessi Laguna Seca in California, una barzelletta..; a Imola ci sono 2 o 3 punti dove se cadi, difficilmente torni ai box a piedi...... potrei continuare all'infinito.
La sicurezza "totale" purtroppo non va d'accordo con le moto da corsa.

M.

TORX
07-04-2003, 09:06
parlano tutti dopo.
La protesta, però, deve partire dai diretti interessati (i piloti), spero che quanto accaduto serva da monito per tutti e che presto qualcosa si muova in tal senso.
Pongo un'ultima domanda a voi tutti, credete che serva veramente correre a 330 km/h per dare spettacolo?
La battaglia si vede anche, anzi sopratutto a velocitÃ* inferiori, vedi la 125 di ieri!

Ciao. giÃ* Alex1450 (per non dimenticare mai)

Monegasque
07-04-2003, 09:15
Ora sono d'accordo al 100% con te.
Buona giornata.

M.

TORX
07-04-2003, 09:17
buona giornata anche a te!

Il TORX. giÃ* Alex1450 (per non dimenticare mai)

hardrio
07-04-2003, 10:58
e un saluto al povero kato
a me rikordava l'assistente dell'ispettore clusò

London dude
07-04-2003, 14:02
Scritto da: Monegasque 07/04/2003Â*9.30
Ciao.
Scusa ma non sono d'accordo con te.
Kato è ridotto cosi' in conseguenza del lavoro che svolge.
A Suzuka, sono stato parecchie volte, è VERAMENTE pericolosa da sempre. Non da ieri. Capirossi ad esempio anni fa fece un volo talmente impressionante da far temere per la sua vita; se la cavo', ma sfiorò il muro di pochissimo. Se non ricordo male accadde 10 anni fa circa. I piloti fanno un mestiere difficile, se fossero d'accordo potrebbero scegliere di non correre in alcune piste.
E nessuno di loro, fino al venerdì dell'incidente di Melandri, ha mai proposto di non correre a Suzuka.
Quest'anno la MotoGp ha svolto test anche giorni prima del GP; perchè nessuno ha proposto il boicottaggio?
Se non fossero successi incidenti nel WE, oggi il circo si porrebbe molte meno domande. Festeggierebbe e basta.
Per cio' che riguarda i circuiti pericolosi, è meglio stendere un velo pietoso anche se si sono fatti tantissimi passi in avanti in tutto il mondo: mi piacerebbe che tu vedessi Laguna Seca in California, una barzelletta..; a Imola ci sono 2 o 3 punti dove se cadi, difficilmente torni ai box a piedi...... potrei continuare all'infinito.
La sicurezza "totale" purtroppo non va d'accordo con le moto da corsa.

M.

Tendo ad essere daccordo con Monegasque.
Per loro e' un lavoro che comprende rischi.
E poi la botta sul muretto e' spettacolare ma ci sono anche casi tipo Wayne Rainey a Misano dove un tipo di caduta dalla quale normalmente ci si rialza si prende la moto e si cerca di tornare in pista si trasforma in tragedia.
A Imola ci ho guidato in macchina e mi venivano i brividi solo ad immaginarmi di essere su una moto da corsa in certe curve.
Per quello che riguarda la velocita', non e' che le cilindrate minori vadano poi cosi' piano.

In bocca al lupo Kato http://www.webchapter.it/smiles/sad.gif http://www.webchapter.it/smiles/sad.gif http://www.webchapter.it/smiles/sad.gif
http://www.webchapter.it/smiles/happy5.gif
[Modificato da London dude 07/04/2003Â*15.03]

san1
07-04-2003, 15:16
si può essere d'accordo sul fatto della sicurezza e altre cose che non vanno nel circus. perchè a volte(sempre) gli interessi economici superano tutto....però sul discorso della velocitÃ* non sono molto d'accordo.http://www.webchapter.it/smiles/bounce.gif http://www.webchapter.it/smiles/caly.gif