Fiore61
14-01-2004, 13:01
Vi è mai capitato di avere un oggetto a cui tenete molto e magari anche molto costoso ma che a distanza di poco tempo siete stati costretti a buttare per la rottura di un piccolissimo ma importantissimo componente fatto in misera plastica? Una volta sono stato costretto a buttare il frontalino della mia autoradio a causa della rottura di un gancetto in plastica di 3mm.
Spesso nei miei post mi sono schierato contro un certo tipo di modernitÃ*. Contro un certo tipo di tecnologia. Ora, tanto per non passare per una persona ancorata al passato, intendo precisare, che non ho nulla in contrario con tutto ciò che rappresenta il nuovo.
Dico soltanto, che non sempre il nuovo è meglio del vecchio. Non sempre la novitÃ* è sinonimo di progresso. Ben vengano i nuovi materiali o le cosiddette nuove tecnologie l?importante però che non ci portino a rimpiangere le cose di una volta. Un tempo, ad esempio, le scarpe erano fatte solo di cuoio e pelle, oggi, se non te lo dicono o non te ne accorgi, rischi di acquistare un paio di scarpe di plastica. I mobili, una volta, erano fatti solo di legno, oggi, con l?avvento dei nuovi materiali, bene che ti va, ti compri un mobile di truciolato. La colpa non è da attribuire ai cosiddetti nuovi materiali o alla nuova tecnologia ma all?utilizzo che se ne fa su alcuni prodotti. Prodotti, che meriterebbero di essere costruiti nel rispetto delle tradizioni. La stessa cosa può esser detta in campo alimentare. Qui la chimica la fa da padrona. Oggi grazie alla chimica si producono alimenti che di naturale non hanno più nulla. Credi di mangiare una patatina ma della patata c?è solo il nome sulla confezione. Bevi un?aranciata ma in realtÃ* è acido citrico e così via.
Potrei continuare ma per non annoiarvi mi fermo qui.
Un saluto a tutti
Spesso nei miei post mi sono schierato contro un certo tipo di modernitÃ*. Contro un certo tipo di tecnologia. Ora, tanto per non passare per una persona ancorata al passato, intendo precisare, che non ho nulla in contrario con tutto ciò che rappresenta il nuovo.
Dico soltanto, che non sempre il nuovo è meglio del vecchio. Non sempre la novitÃ* è sinonimo di progresso. Ben vengano i nuovi materiali o le cosiddette nuove tecnologie l?importante però che non ci portino a rimpiangere le cose di una volta. Un tempo, ad esempio, le scarpe erano fatte solo di cuoio e pelle, oggi, se non te lo dicono o non te ne accorgi, rischi di acquistare un paio di scarpe di plastica. I mobili, una volta, erano fatti solo di legno, oggi, con l?avvento dei nuovi materiali, bene che ti va, ti compri un mobile di truciolato. La colpa non è da attribuire ai cosiddetti nuovi materiali o alla nuova tecnologia ma all?utilizzo che se ne fa su alcuni prodotti. Prodotti, che meriterebbero di essere costruiti nel rispetto delle tradizioni. La stessa cosa può esser detta in campo alimentare. Qui la chimica la fa da padrona. Oggi grazie alla chimica si producono alimenti che di naturale non hanno più nulla. Credi di mangiare una patatina ma della patata c?è solo il nome sulla confezione. Bevi un?aranciata ma in realtÃ* è acido citrico e così via.
Potrei continuare ma per non annoiarvi mi fermo qui.
Un saluto a tutti