hdmorgan
28-03-2004, 21:08
Tu e la regina avete investito sul Duca ?????http://www.webchapter.it/smiles/sad4.gif
peppe http://www.webchapter.it/smiles/peppe2.gif
--------------------------------------------------
Cosa c'entrano questa mia rubrica, David Bowie
e la spazzatura?
La risposta l'ha data nei giorni scorsi
l'agenzia di rating Moody's (una delle tre
societÃ* a livello mondiale che danno i voti
alle obbligazioni), ma per capire cos'è successo
dobbiamo risalire a 7 anni fa.
Nel 1997, tenendo fede alla sua reputazione di
artista originale, David Bowie fu la prima
rockstar a mettere sul mercato delle obbligazioni.
Dei veri e propri 'Bowie bonds'. Un'emissione
decennale da 55 milioni di dollari in cui i
sottoscrittori prestavano i soldi al 'Duca
bianco' ricevendo cedole annuali interessanti
grazie ai diritti d'autore sulle vendite delle
sue canzoni. Quei Bowie Bonds (anche visto il
periodo) andarono come il pane, tanto che
l'idea che fu poi seguita da altre rockstar
come James Brown o gli Isley Brothers.
Ma la crisi, come abbiamo visto con il
clamoroso crac del calcio, non risparmia
nessuno. Non ci sono Totti o Bowie che
tengano. E così, pochi giorni fa, il rating
dei Bowie bonds è sceso fino a Baa3, che
nella scala di Moody's vuol dire appena un
gradino sopra la qualifica di 'obbligazione
spazzatura' (cioè titolo per speculatori dai
nervi saldi). Una decisione tutt'altro che
inaspettata (se ne cominciò a parlare un anno
fa) che dipende dal calo nelle vendite che ha
colpito l'industria discografica. E pensare
che all'atto dell'emissione i titoli avevano
un rating più che discreto: un 'A3' equivalente,
per fare un esempio, a quello della banca
popolare di Milano. Oggi Bowie, per Moody's,
vale come l'Acquedotto pugliese...
ALAN FRIEDMAN
peppe http://www.webchapter.it/smiles/peppe2.gif
--------------------------------------------------
Cosa c'entrano questa mia rubrica, David Bowie
e la spazzatura?
La risposta l'ha data nei giorni scorsi
l'agenzia di rating Moody's (una delle tre
societÃ* a livello mondiale che danno i voti
alle obbligazioni), ma per capire cos'è successo
dobbiamo risalire a 7 anni fa.
Nel 1997, tenendo fede alla sua reputazione di
artista originale, David Bowie fu la prima
rockstar a mettere sul mercato delle obbligazioni.
Dei veri e propri 'Bowie bonds'. Un'emissione
decennale da 55 milioni di dollari in cui i
sottoscrittori prestavano i soldi al 'Duca
bianco' ricevendo cedole annuali interessanti
grazie ai diritti d'autore sulle vendite delle
sue canzoni. Quei Bowie Bonds (anche visto il
periodo) andarono come il pane, tanto che
l'idea che fu poi seguita da altre rockstar
come James Brown o gli Isley Brothers.
Ma la crisi, come abbiamo visto con il
clamoroso crac del calcio, non risparmia
nessuno. Non ci sono Totti o Bowie che
tengano. E così, pochi giorni fa, il rating
dei Bowie bonds è sceso fino a Baa3, che
nella scala di Moody's vuol dire appena un
gradino sopra la qualifica di 'obbligazione
spazzatura' (cioè titolo per speculatori dai
nervi saldi). Una decisione tutt'altro che
inaspettata (se ne cominciò a parlare un anno
fa) che dipende dal calo nelle vendite che ha
colpito l'industria discografica. E pensare
che all'atto dell'emissione i titoli avevano
un rating più che discreto: un 'A3' equivalente,
per fare un esempio, a quello della banca
popolare di Milano. Oggi Bowie, per Moody's,
vale come l'Acquedotto pugliese...
ALAN FRIEDMAN