hdmorgan
17-04-2004, 10:17
Con l'augurio che non vi debba mai servire..http://www.webchapter.it/smiles/fuck1.gif http://www.webchapter.it/smiles/fuck1.gif
peppe http://www.webchapter.it/smiles/peppe2.gif
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Multe, l'amico straniero
salva i punti sulla patente
di Paolo Berizzi
Avete preso una multa che prevede il ritiro dei punti dalla patente? Siete passati con il semaforo rosso e ve ne vogliono togliere sei? Ci avete dato dentro con l´acceleratore e rischiate di andare a meno dieci? Tranquilli: non è (più) un problema. Un modo per farla franca, insomma per mantenere la patente immacolata, c'è.
Basta avere un amico/conoscente straniero, meglio se extracomunitario. Importante è che: primo, questa persona abbia la patente (rilasciata nel suo paese); secondo, che sia disposta - ma questo è il meno - a dichiarare ai vigili di essere stato lui/lei, e non il proprietario del veicolo, alla guida dell'autovettura multata. Condizione necessaria per cavarsela è, ovviamente, che la multa non vi sia stata notificata direttamente dal vigile sul posto dove avete sgarrato. Per poter "disinnescare" il verbale, per intenderci, dovete trovarvelo o sul parabrezza dell'auto, oppure nella cassetta della posta. Poi trovate un complice non italiano, ed è fatta. BasterÃ* dimostrare che la vostra auto l'avevate prestata a questo lui/lei compiacente.
Che non siete stati voi, dunque, a sfrecciare a 100 allora con il semaforo rosso; a parcheggiare nello spazio riservato agli invalidi; a telefonare senza auricolare. I punti a voi non li scaleranno; e al vostro complice nemmeno: se è extracomunitario vi è certezza di impunitÃ*, se è europeo il rischio è davvero ridotto (una banca dati per automobilisti stranieri esiste, ma da noi non è ancora attiva). Impossibile? Troppo semplice? È così. Non solo Napoli eccelle nel mettere in pratica l'antico detto nazionale "fatta la legge trovato l'inganno"; anche Milano si è ingegnata. E ci ha preso gusto. Talmente gusto che sono gli stessi vigili dell'ufficio verbali ad ammettere: sì, è vero, i milanesi, scoperto il trucco per non farsi levare i punti dalla patente, ne stanno addirittura abusando.
Nel senso che, negli ultimi mesi, i casi di "autoannullamento" della sanzione - chiamiamolo così - si sono moltiplicati. VelocitÃ*, semaforo rosso, cinture di sicurezza, telefonino, mancata precedenza, parcheggio su aree per handicappati o autobus: basta un poco di furbizia, e le più diffuse infrazioni per cui scatta la decurtazione dei punti diventano un concetto solo teorico. Centinaia di automobilisti anarchici hanno scoperto che il sistema funziona; lo testimoniano i verbali che ogni giorno ritornano indietro alla polizia municipale con allegata dichiarazione "bluff" dell´immigrato prestanome. Tecnicamente funziona così. Arriva a casa la multa (o ve la trovate sull´auto in sosta vietata).
Insieme alla contravvenzione vi mandano un foglio (da ritornare al mittente) sul quale dovete indicare chi ha commesso le violazioni. Nome, cognome, numero della patente. Qui entra in gioco il complice (la colf filippina va benissimo, molti addirittura la controfigura se la comprano, basta una mancetta di qualche decina di euro). La cedola non bisogna far altro che compilarla e spedirla all'ufficio verbali. Allegare una fotocopia della patente non è obbligatorio, ma è meglio: l'effetto è ancor più convincente. I vigili hanno l´obbligo di andare sulla fiducia: fanno fede i dati sul documento. Lo prevede il codice. Risultato: la multa, quella, dovrete regolarmente pagarla; ma i punti non ve li toglierÃ* nessuno. A questo punto resta solo da perseguire in qualche modo il vero trasgressore, cioè quello immaginario. Ma hai voglia, e poi questa è un´altra storia.
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Multe, l'amico straniero
salva i punti sulla patente
di Paolo Berizzi
Avete preso una multa che prevede il ritiro dei punti dalla patente? Siete passati con il semaforo rosso e ve ne vogliono togliere sei? Ci avete dato dentro con l´acceleratore e rischiate di andare a meno dieci? Tranquilli: non è (più) un problema. Un modo per farla franca, insomma per mantenere la patente immacolata, c'è.
Basta avere un amico/conoscente straniero, meglio se extracomunitario. Importante è che: primo, questa persona abbia la patente (rilasciata nel suo paese); secondo, che sia disposta - ma questo è il meno - a dichiarare ai vigili di essere stato lui/lei, e non il proprietario del veicolo, alla guida dell'autovettura multata. Condizione necessaria per cavarsela è, ovviamente, che la multa non vi sia stata notificata direttamente dal vigile sul posto dove avete sgarrato. Per poter "disinnescare" il verbale, per intenderci, dovete trovarvelo o sul parabrezza dell'auto, oppure nella cassetta della posta. Poi trovate un complice non italiano, ed è fatta. BasterÃ* dimostrare che la vostra auto l'avevate prestata a questo lui/lei compiacente.
Che non siete stati voi, dunque, a sfrecciare a 100 allora con il semaforo rosso; a parcheggiare nello spazio riservato agli invalidi; a telefonare senza auricolare. I punti a voi non li scaleranno; e al vostro complice nemmeno: se è extracomunitario vi è certezza di impunitÃ*, se è europeo il rischio è davvero ridotto (una banca dati per automobilisti stranieri esiste, ma da noi non è ancora attiva). Impossibile? Troppo semplice? È così. Non solo Napoli eccelle nel mettere in pratica l'antico detto nazionale "fatta la legge trovato l'inganno"; anche Milano si è ingegnata. E ci ha preso gusto. Talmente gusto che sono gli stessi vigili dell'ufficio verbali ad ammettere: sì, è vero, i milanesi, scoperto il trucco per non farsi levare i punti dalla patente, ne stanno addirittura abusando.
Nel senso che, negli ultimi mesi, i casi di "autoannullamento" della sanzione - chiamiamolo così - si sono moltiplicati. VelocitÃ*, semaforo rosso, cinture di sicurezza, telefonino, mancata precedenza, parcheggio su aree per handicappati o autobus: basta un poco di furbizia, e le più diffuse infrazioni per cui scatta la decurtazione dei punti diventano un concetto solo teorico. Centinaia di automobilisti anarchici hanno scoperto che il sistema funziona; lo testimoniano i verbali che ogni giorno ritornano indietro alla polizia municipale con allegata dichiarazione "bluff" dell´immigrato prestanome. Tecnicamente funziona così. Arriva a casa la multa (o ve la trovate sull´auto in sosta vietata).
Insieme alla contravvenzione vi mandano un foglio (da ritornare al mittente) sul quale dovete indicare chi ha commesso le violazioni. Nome, cognome, numero della patente. Qui entra in gioco il complice (la colf filippina va benissimo, molti addirittura la controfigura se la comprano, basta una mancetta di qualche decina di euro). La cedola non bisogna far altro che compilarla e spedirla all'ufficio verbali. Allegare una fotocopia della patente non è obbligatorio, ma è meglio: l'effetto è ancor più convincente. I vigili hanno l´obbligo di andare sulla fiducia: fanno fede i dati sul documento. Lo prevede il codice. Risultato: la multa, quella, dovrete regolarmente pagarla; ma i punti non ve li toglierÃ* nessuno. A questo punto resta solo da perseguire in qualche modo il vero trasgressore, cioè quello immaginario. Ma hai voglia, e poi questa è un´altra storia.