AlexVRod
23-05-2005, 14:15
Roma, massaggi hard in spiaggia
Capocotta invasa delle sexy-cinesine
Addio "vu-comprÃ*?", la nuova frontiera dello sfruttamento da spiaggia è il "vu-godè?". Si tratta di massaggi offerti ai bagnanti, non da africani stravolti dal sole e dalla fatica, ma da provocanti cinesine che, pagando un sovrapprezzo, sono disposte a spingersi anche più in lÃ*, lontano, ma non troppo, da occhi indiscreti. La nuova "moda" parte dai lidi di Capocotta (Roma), ma potrebbe dilagare nel resto d'Italia.
Le giovani ragazze cinesi che affollano le spiagge di Capocotta fanno avanti indietro tra Ostia e Torvaianica. Arrivano sul luogo del lavoro di buon'ora, a gruppi da dieci, hanno tra i 20 e i 30 anni, vestite in maniera da invogliare i patiti della tintarella ad approfittare non solo del primo sole stagionale ma anche dei loro servizi. Jeans attillato, che lascia spuntare il perizoma, e camicetta scollata sono la divisa d'ordinanza.
Il resto lo lasciano al buon cuore dei bagnanti che avvicinano con gentilezza per offrire prima un massaggio e, in caso di rifiuto, promettendo qualcosa di più. Dopo due rifiuti se ne vanno, leggere come sono arrivate. I prezzi medi si aggirano sui 10 euro, 15-20 se si sfrutta l'opzione "full", con un'altra orientale che spesso si presta per reggere un separè in uno dei quartieri generali situati dietro le dune. Nessun protettore a controllare il loro lavoro, ma un continuo andirivieni spiaggia-dune che non lascia indifferenti i gestori dei chioschi, che per timore di ritorsioni non denunciano il bordello a cielo aperto con cui si sono trovati a coabitare. Perché dopo un "massaggio", magari ci scappa pure un gelato. In qualche modo la clientela delle sexy-cinesine deve pur recuperare le proprie energie. Andate a dire a loro che il mare, dopo un po', diventa snervante.
http://www.webchapter.it/smiles/cervo.gif http://www.webchapter.it/smiles/oink.gif
http://www.webchapter.it/smiles/happy4.gif (http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo258517.shtml)
Capocotta invasa delle sexy-cinesine
Addio "vu-comprÃ*?", la nuova frontiera dello sfruttamento da spiaggia è il "vu-godè?". Si tratta di massaggi offerti ai bagnanti, non da africani stravolti dal sole e dalla fatica, ma da provocanti cinesine che, pagando un sovrapprezzo, sono disposte a spingersi anche più in lÃ*, lontano, ma non troppo, da occhi indiscreti. La nuova "moda" parte dai lidi di Capocotta (Roma), ma potrebbe dilagare nel resto d'Italia.
Le giovani ragazze cinesi che affollano le spiagge di Capocotta fanno avanti indietro tra Ostia e Torvaianica. Arrivano sul luogo del lavoro di buon'ora, a gruppi da dieci, hanno tra i 20 e i 30 anni, vestite in maniera da invogliare i patiti della tintarella ad approfittare non solo del primo sole stagionale ma anche dei loro servizi. Jeans attillato, che lascia spuntare il perizoma, e camicetta scollata sono la divisa d'ordinanza.
Il resto lo lasciano al buon cuore dei bagnanti che avvicinano con gentilezza per offrire prima un massaggio e, in caso di rifiuto, promettendo qualcosa di più. Dopo due rifiuti se ne vanno, leggere come sono arrivate. I prezzi medi si aggirano sui 10 euro, 15-20 se si sfrutta l'opzione "full", con un'altra orientale che spesso si presta per reggere un separè in uno dei quartieri generali situati dietro le dune. Nessun protettore a controllare il loro lavoro, ma un continuo andirivieni spiaggia-dune che non lascia indifferenti i gestori dei chioschi, che per timore di ritorsioni non denunciano il bordello a cielo aperto con cui si sono trovati a coabitare. Perché dopo un "massaggio", magari ci scappa pure un gelato. In qualche modo la clientela delle sexy-cinesine deve pur recuperare le proprie energie. Andate a dire a loro che il mare, dopo un po', diventa snervante.
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